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Anatomy of Melancholy
L’evento nasce dalla collaborazione tra l’artista genovese Francesco Arena e il musicista (ma non solo) americano William Basinski.
I due hanno voluto in questa singolare performance, avvicinare due mondi che solo apparentemente sono differenti. Un mondo più visionario e più romanticamente malinconico e decadente quello di Basinski, un mondo decisamente più asettico e visibilmente più crudo quello di Arena.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Questo particolare viaggio che prende il nome di " The Anatomy Of Melancholy ", avviene in prima assoluta in Italia , il 12 Febbraio 2004 al Museo di Arte Contemporanea " Villa Croce" Di Genova.
"…insieme un corpo e un sentimento sezionati. Basinski suona i suoi loops pervasi da sfumata inquietudine notturna, come spirali nell’acqua. Arena , nella sua installazione di circa 400 piccoli pezzi che ritraggono particolari di un corpo maschile e di uno femminile, compie la sua anatomia, operazione a prima vista fredda a mancante dell’indiscutibile tepore e dolcezza della malinconia. Ma la malinconia,struggente e affilata lama dei poeti si insinua a tratti nell’anatomia di Arena e la priva per un poco della sua apparente "analiticità" , mentre la musica di Basinski mostra il suo aspetto più pulito e algido di un suono creato in maniera assolutamente tecnologica. Ecco che le due vie si incontrano, si intersecano e le tessere del mosaico create da Francesco combaciano perfettamente negli spazi sonori lasciati dalla melodia di William…"(Federica Pinna)
Il progetto si svilupperà in seguito con una incursione "solista" di Francesco Arena in sei gallerie di Genova dove verrà presentato il video " Circular Bodies" con la colonna sonora di William Basinski, e dove verranno esposte installazioni fotografiche tratte dal video.
"… Circular Bodies è un video ipnotico e coinvolgente che sintetizza e completa le ultime ricerche visuali di Francesco Arena: accompagnato dalle note disgregate, ripetitive e minimal di William Basinski un corpo si tocca, un corpo anonimo, quasi asessuato (si scopre poi che è composto in realtà da soggetti diversi, maschili e femminili, montati abilmente in post produzione, ma è irrilevante), "un corpo", dicevamo, si accarezza, si percorre, si manipola. La telecamera segue il gesto e suggerisce viaggi, movimenti, scarti emotivi, definendo contorni e giocando morbosamente con l’ambiguità, i particolari anatomici si confondono, mani sembrano vagine, ombre alludono a organi sessuali, talora il corpo si violenta, sembra autopenetrarsi: mani che spingono la carne…disagio…poi tutto si libera in un volo rasente sul paesaggio umano…"(Elisabetta Rota)
"…insieme un corpo e un sentimento sezionati. Basinski suona i suoi loops pervasi da sfumata inquietudine notturna, come spirali nell’acqua. Arena , nella sua installazione di circa 400 piccoli pezzi che ritraggono particolari di un corpo maschile e di uno femminile, compie la sua anatomia, operazione a prima vista fredda a mancante dell’indiscutibile tepore e dolcezza della malinconia. Ma la malinconia,struggente e affilata lama dei poeti si insinua a tratti nell’anatomia di Arena e la priva per un poco della sua apparente "analiticità" , mentre la musica di Basinski mostra il suo aspetto più pulito e algido di un suono creato in maniera assolutamente tecnologica. Ecco che le due vie si incontrano, si intersecano e le tessere del mosaico create da Francesco combaciano perfettamente negli spazi sonori lasciati dalla melodia di William…"(Federica Pinna)
Il progetto si svilupperà in seguito con una incursione "solista" di Francesco Arena in sei gallerie di Genova dove verrà presentato il video " Circular Bodies" con la colonna sonora di William Basinski, e dove verranno esposte installazioni fotografiche tratte dal video.
"… Circular Bodies è un video ipnotico e coinvolgente che sintetizza e completa le ultime ricerche visuali di Francesco Arena: accompagnato dalle note disgregate, ripetitive e minimal di William Basinski un corpo si tocca, un corpo anonimo, quasi asessuato (si scopre poi che è composto in realtà da soggetti diversi, maschili e femminili, montati abilmente in post produzione, ma è irrilevante), "un corpo", dicevamo, si accarezza, si percorre, si manipola. La telecamera segue il gesto e suggerisce viaggi, movimenti, scarti emotivi, definendo contorni e giocando morbosamente con l’ambiguità, i particolari anatomici si confondono, mani sembrano vagine, ombre alludono a organi sessuali, talora il corpo si violenta, sembra autopenetrarsi: mani che spingono la carne…disagio…poi tutto si libera in un volo rasente sul paesaggio umano…"(Elisabetta Rota)
12
febbraio 2004
Anatomy of Melancholy
12 febbraio 2004
performance - happening
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA CROCE
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Orario di apertura
dalle ore ore 18,30
Sito web
www.francescoarena.it