Nel primo ambiente diversi oggetti a carattere simbolico (oggetti presi dal quotidiano rimaneggiati e re-interpretati) sono il richiamo a ricordi e pensieri propri dell’artista, frammenti e segni della memoria. Questi saranno collocati negli scaffali, tra i libri, per stimolare un contatto visivo ravvicinato dello spettatore, sui tavoli per permetterne un’esperienza sensoriale o pendenti dal soffitto come pensieri liberi. Segni che contengono in nuce una verità, ancor prima che il pensiero, con la propria incessante ricerca di senso, ne tragga la direzione. Il secondo ambiente rappresenta il tempo dell’attesa, di qualcosa che sta per accadere, di una verità e una comprensione che non si dà una volta per tutte. È l’attesa che qualcosa si dia: il “dato” ci si offre come un dono assolutamente non prevedibile, legato al “momento”, alla nostra temporalità contingente. Il tutto volto a riconoscere che la propria soggettività non prende le mosse solo dall’interno, da un’esperienza intima e personale, ma soprattutto da quello che l’incontro con l’altro (un oggetto, una parola, un’immagine, un contatto) mette in moto.
Filo conduttore che attraversa l’intera installazione è dunque il Tempo, il tempo proprio, che di volta in volta viene percepito e, al contempo, riformulato. È la dimensione del quotidiano, che rimanda ad un mondo proprio ed a tutta la ricchezza di emozioni e sfaccettature: il tempo vissuto dedicato proprio alla catena di non-eventi, di azioni ripetute e insignificanti, non meritevoli in apparenza di menzione alcuna, ma che portano all’elaborazione e alla possibile, sempre imminente, propria evoluzione.

“In Tempo” è il quarto appuntamento in calendario all’interno della rassegna di arti contemporanee Textures che, inaugurata il 16 dicembre 2003, prosegue fino al mese di luglio 2004 tra pittura, scultura, foto, installazioni, performances: 12 artisti si susseguono nei locali della libreria, creando un ambiente che non si limiti ad ospitare nuove presenze ma che riesca, piuttosto, ad articolarle riconfigurandosi come luogo di scambio. Intento della rassegna è ripensare l’ambiente-libreria attraverso le opere stesse, in questo caso interventi site specific che lavorano sulle caratteristiche “ambientali” del luogo.