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Adriano Nardi – Microdipinta
Le micropitture nascono da una fotografia sulla quale l’artista introduce, anzi impone, la sua corposa e decisa pennellata. Il tutto viene poi ingrandito con tecniche digitali, per dar vita ad una differente scala di proporzioni, che a sua volta stimola lo spettatore ad una riflessione più attenta.
Comunicato stampa
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Artista coerente e determinato, Adriano Nardi si dedica alla pittura da parecchi anni, esplorando le molte possibilità oggi offerteci dalle nuove tecnologie, sempre al fine di applicarle al discorso pittorico.
Le micropitture nascono da una fotografia sulla quale l’artista introduce, anzi impone, la sua corposa e decisa pennellata. Il tutto viene poi ingrandito con tecniche digitali, per dar vita ad una differente scala di proporzioni, che a sua volta stimola lo spettatore ad una riflessione più attenta.
Tale modo di procedere nell’elaborazione delle opere, da una parte ci fa chiedere con curiosità di quale tecnica si tratti, dall’altra ribadisce la sostanziale centralità e insostituibilità della pittura.
Sotto il gioco accattivante e un po’ ruffiano della pittura gestuale e sintetica si nasconde un più profondo ed importante meccanismo concettuale: la tecnologia ha provato ad uccidere la pittura, ma quest’ultima si è fatta beffa della precedente, non ignorandola, non rifiutandola, ma rendendola strumento sul quale imporsi nuovamente e riaffermarsi come uno dei più sinceri linguaggi artistici.
La micropittura sceglie la figura femminile per concretizzarsi, donne da rotocalco prese in prestito da riviste e foto di moda, novelle Muse, artefici e compagne dell’ispirazione dell’artista. Ma è essa stessa, ovvero la pittura, che vuole affermarsi, che “ri-organizza” la propria dignità artistica.
Le micropitture nascono da una fotografia sulla quale l’artista introduce, anzi impone, la sua corposa e decisa pennellata. Il tutto viene poi ingrandito con tecniche digitali, per dar vita ad una differente scala di proporzioni, che a sua volta stimola lo spettatore ad una riflessione più attenta.
Tale modo di procedere nell’elaborazione delle opere, da una parte ci fa chiedere con curiosità di quale tecnica si tratti, dall’altra ribadisce la sostanziale centralità e insostituibilità della pittura.
Sotto il gioco accattivante e un po’ ruffiano della pittura gestuale e sintetica si nasconde un più profondo ed importante meccanismo concettuale: la tecnologia ha provato ad uccidere la pittura, ma quest’ultima si è fatta beffa della precedente, non ignorandola, non rifiutandola, ma rendendola strumento sul quale imporsi nuovamente e riaffermarsi come uno dei più sinceri linguaggi artistici.
La micropittura sceglie la figura femminile per concretizzarsi, donne da rotocalco prese in prestito da riviste e foto di moda, novelle Muse, artefici e compagne dell’ispirazione dell’artista. Ma è essa stessa, ovvero la pittura, che vuole affermarsi, che “ri-organizza” la propria dignità artistica.
17
febbraio 2004
Adriano Nardi – Microdipinta
Dal 17 febbraio al 28 marzo 2004
arte contemporanea
Location
TEATRO SALA UMBERTO – SPAZIO ARTE
Roma, Via Della Mercede, 50, (Roma)
Roma, Via Della Mercede, 50, (Roma)
Orario di apertura
LUNEDÌ – SABATO H 11-20 DOMENICA H 15-20
Vernissage
17 Febbraio 2004, H 19