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Emergenze 2
L’idea della mostra emergenze è nata in conseguenza di un tragico inizio di millennio nel quale l’11 settembre 2001 è stato solo il più eclatante di tanti disastri; e l’anno trascorso dalla prima edizione è stato ancora peggiore: attentati terroristici, guerre, devastazioni ecologiche, sconvolgimenti climatici, paure, disagi, razzismi continuano a costituire lo sfondo costante della nostra presunta civiltà.
Comunicato stampa
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emergenze 2
Altri artisti in un mondo in allarme
AMICI BALSOTTI MOTTO COMMONE CORI
FRANCESCO BRUNO C HOVFING LODI LOMBARDI PERTILE
In una vecchia canzone il grande artista canadese Leonard Cohen canta: "C'è una guerra tra chi dice che c'è una guerra e chi dice che non c'è". E veramente il mondo , o almeno l'Occidente, oggi, è diviso tra chi vuole far finta di niente, godersi l'opulenza, consumare, divertirsi, e chi è sconcertato e preoccupato per tutto ciò che succede. L'idea della mostra emergenze è nata in conseguenza di un tragico inizio di millennio nel quale l'11 settembre 2001 è stato solo il più eclatante di tanti disastri; e l'anno trascorso dalla prima edizione è stato ancora peggiore: attentati terroristici, guerre, devastazioni ecologiche, sconvolgimenti climatici, paure, disagi, razzismi continuano a costituire lo sfondo costante della nostra presunta civiltà. Affondano uno dopo l'altro, per mano delle grandi democrazie occidentali, le istituzioni e i negoziati sui quali si fondava la speranza di un futuro più pacifico. Su Repubblica (4.1.2004) Scalfari ha scritto: "Mani oltremodo incaute hanno aperto l'otre entro il quale erano stati racchiusi i venti di Eolo, che soffiando in tutte le direzioni hanno sconvolto mari, foreste, città, portando nel mondo lutti e rovine".
L'attualità dell'impostazione di emergenze risulta quindi e purtroppo più valida che mai, e la formula dell'anno scorso viene riproposta senza varianti: dieci artisti emergenti, diversi tra loro per estrazione, età, esperienze, stile e tecniche propongono una serie di opere accomunate dalla stessa sensibilità verso le varie emergenze planetarie e dallo stesso impegno di trasmettere il proprio dissenso attraverso lavori densi di tensione e di pathos; i lavoro sono esposti in emergenze architettoniche di particolare fascino collocate nella provincia della Spezia, ma fuori del comune capoluogo, con l'intento di spingere cittadini, turisti e appassionati d'arte alla conoscenza del territorio e delle sue bellezze.
L'accoglienza lusinghiera riservata alla prima edizione ci ha spinto a aumentare l'impegno organizzativo, non tanto nelle dimensioni della mostra quanto nella diversificazione delle tecniche esposte: alla netta prevalenza della pittura nella prima edizione fa riscontro quest'anno il primato di sculture e installazioni complesse, che ampliano il significato e la percezione complessiva: lavori di grande impatto che visualizzano in modo immediato l'emergenza. La particolarità degli ambienti espositivi rende l'allestimento un momento importante delle esposizioni, con effetti profondamente diversi e di suggestione particolare da sede a sede.
Anche il catalogo ha assunto la veste di vero e proprio libretto, sostanziando in qualcosa di più solido e pratico l'elegante grafica del pieghevole della prima edizione.
Inutile sottolineare, infine, il fascino delle sedi espositive e delle località che ospitano la mostra, disposte a triangolo agli estremi di una provincia che ha pochi eguali nel condensare in un'area non vasta un numero impressionante di attrazioni naturali ed artistiche.
Altri artisti in un mondo in allarme
AMICI BALSOTTI MOTTO COMMONE CORI
FRANCESCO BRUNO C HOVFING LODI LOMBARDI PERTILE
In una vecchia canzone il grande artista canadese Leonard Cohen canta: "C'è una guerra tra chi dice che c'è una guerra e chi dice che non c'è". E veramente il mondo , o almeno l'Occidente, oggi, è diviso tra chi vuole far finta di niente, godersi l'opulenza, consumare, divertirsi, e chi è sconcertato e preoccupato per tutto ciò che succede. L'idea della mostra emergenze è nata in conseguenza di un tragico inizio di millennio nel quale l'11 settembre 2001 è stato solo il più eclatante di tanti disastri; e l'anno trascorso dalla prima edizione è stato ancora peggiore: attentati terroristici, guerre, devastazioni ecologiche, sconvolgimenti climatici, paure, disagi, razzismi continuano a costituire lo sfondo costante della nostra presunta civiltà. Affondano uno dopo l'altro, per mano delle grandi democrazie occidentali, le istituzioni e i negoziati sui quali si fondava la speranza di un futuro più pacifico. Su Repubblica (4.1.2004) Scalfari ha scritto: "Mani oltremodo incaute hanno aperto l'otre entro il quale erano stati racchiusi i venti di Eolo, che soffiando in tutte le direzioni hanno sconvolto mari, foreste, città, portando nel mondo lutti e rovine".
L'attualità dell'impostazione di emergenze risulta quindi e purtroppo più valida che mai, e la formula dell'anno scorso viene riproposta senza varianti: dieci artisti emergenti, diversi tra loro per estrazione, età, esperienze, stile e tecniche propongono una serie di opere accomunate dalla stessa sensibilità verso le varie emergenze planetarie e dallo stesso impegno di trasmettere il proprio dissenso attraverso lavori densi di tensione e di pathos; i lavoro sono esposti in emergenze architettoniche di particolare fascino collocate nella provincia della Spezia, ma fuori del comune capoluogo, con l'intento di spingere cittadini, turisti e appassionati d'arte alla conoscenza del territorio e delle sue bellezze.
L'accoglienza lusinghiera riservata alla prima edizione ci ha spinto a aumentare l'impegno organizzativo, non tanto nelle dimensioni della mostra quanto nella diversificazione delle tecniche esposte: alla netta prevalenza della pittura nella prima edizione fa riscontro quest'anno il primato di sculture e installazioni complesse, che ampliano il significato e la percezione complessiva: lavori di grande impatto che visualizzano in modo immediato l'emergenza. La particolarità degli ambienti espositivi rende l'allestimento un momento importante delle esposizioni, con effetti profondamente diversi e di suggestione particolare da sede a sede.
Anche il catalogo ha assunto la veste di vero e proprio libretto, sostanziando in qualcosa di più solido e pratico l'elegante grafica del pieghevole della prima edizione.
Inutile sottolineare, infine, il fascino delle sedi espositive e delle località che ospitano la mostra, disposte a triangolo agli estremi di una provincia che ha pochi eguali nel condensare in un'area non vasta un numero impressionante di attrazioni naturali ed artistiche.
24
aprile 2004
Emergenze 2
Dal 24 aprile al 09 maggio 2004
arte contemporanea
Location
PIAZZALE SAN PIETRO
Portovenere, piazzale san pietro, (La Spezia)
Portovenere, piazzale san pietro, (La Spezia)
Biglietti
(a Sarzana si paga l'ingresso alla Fortezza, tranne il giorno dell'inaugurazione)
Orario di apertura
feriali 15-18, sabato e festivi 11-18. chiuso il lunedì
Vernissage
24 Aprile 2004, ore 11