Riccardo Riccardi, infatti, non ha mai abbandonato la musica,alla quale si lega la sua fisionomia professionale più consolidata, anche se, dagli inizi degli anni '90, le ha affiancato l'esercizio della pittura e dell'architettura, nella quale dopo un regolare percorso di studi, ha conseguito a Firenze la laurea.

Nelle sue opere, scrive Daniela Fonti nella presentazione, sembra di avvertire una sorta di urgenza espressiva motivata dalla necessità di superare la invisibile incorporeità del suono opponendole la tangibile concretezza della visione.

Il suo impegno multiforme si riflette in pieno nella sua attività pittorica; già il titolo dell'esposizione, "Lo specchio", rimanda ad una molteplicità di immagini, ad un riflettersi con mille sfaccettature dei soggetti.

Le opere che vengono presentate, infatti, diventano in alcuni casi l'una l'inverso dell'altra in una visione ribaltata; emblematica è poi la serie che porta lo stesso titolo dell'esposizione, lo specchio, in cui l'immagine viene moltiplicata e dilatata nel tempo e nello spazio.

Da questo punto di vista Riccardi è artista contemporaneo che riporta a cifra unitaria ed emozionale la contaminazione dei linguaggi e della sua stessa variegata esperienza dell'arte.

La mostra si avvale del Patrocinio del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali, e della Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche della Cultura, della Comunicazione e dei Sistemi Informativi.