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Quinto Martini pittore e scultore
27 sculture, 37 dipinti anche di grandi dimensioni, bronzi, gessi, terrecotte, disegni e litografie quasi tutti inediti che ricostruiscono un percorso artistico lungo 65 anni, scelti secondo criteri tematici, profondamente legati ai motivi ispiratori e alle tecniche espressive dell’autore.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Apre i battenti il 7 febbraio la grande mostra antologica dedicata a Quinto Martini, ambientata nelle suggestive sale delle Scuderie medicee di Poggio a Caiano. Le oltre 60 opere esposte nei grandi spazi che comprendono anche l’ampio atrio, ricostruiscono la storia dell’artista dal 1920 agli anni Ottanta e ripropongono una nuova lettura soprattutto della sua attività di pittore.
L’evento, che si annuncia come uno dei più importanti nel panorama culturale e artistico pratese del 2004, è stato presentato a palazzo Novellucci dall’assessore al Turismo della Provincia di Prato, Alessandro Attucci, dall’assessore alla Cultura del Comune di Poggio a Caiano, Angelo Formichella, dal direttore dell’Apt, Alberto Peruzzini, e dai curatori della mostra e del catalogo (edizioni AION), il critico Marco Fagioli e il figlio e la nuora dell’artista Luciano Martini e Teresa Bigazzi.
“Si tratta di una operazione culturale di grande rilievo per il valore dell’allestimento ma anche per quello dello spazio espositivo, strategico dal punto di vista territoriale ed anche di grande bellezza, una struttura adeguata ad ospitare eventi di ampio respiro”, ha detto l’assessore Attucci. L’assessore Formichella ha invece sottolineato come, anche con il contributo del patrimonio artistico e degli spazi espositivi del Comune di Poggio, la Provincia stia in questi anni a rendere visibile, attraverso una serie di manifestazioni mirate, l’identità culturale pratese. “Uno degli elementi fondamentali di questa identità è il patrimonio di autori e movimenti novecenteschi e in questa mostra ne troviamo alcuni essenziali: lo stesso Quinto e la sua opera, ma anche Poggio a Caiano e Ardengo Soffici, ispiratore e maestro di Martini”. Peruzzini ha ricordato il valore della mostra e dello spazio espositivo fortemente connessi e rappresentativi del territorio, tali da garantire un’ottima visibilità a livello regionale e oltre.
“Il nostro obiettivo nel preparare questo allestimento era proporre un’antologica inedita che fornisse, attraverso dipinti e sculture, una panoramica molto ampia di soggetti e tecniche – ha spiegato Luciano Martini – Abbiamo anche incominciato a pubblicare le poesie e i racconti, quasi tutti inediti o apparsi su riviste ormai introvabili, i due primi volumi saranno disponibili già per l’inaugurazione della mostra”. Marco Fagioli infine ha posto l’attenzione sugli elementi di novità dell’antologica, anche rispetto a quella ospitata nel 1999 dal Museo Marini di Firenze. “Finalmente si rende giustizia all’opera di Quinto Martini dal 1945 in poi, e sorprenderà pubblico, critici e studiosi scoprire come abbia lavorato in parallelo a sculture e dipinti fino alla morte. Credo che questa mostra sarà decisiva per riaprire il dibattito critico su Martini e la storia del Novecento”, ha concluso.
Quinto Martini nacque a Seano (Carmignano) nel 1908. Il suo lavoro di pittore e scultore nasce da una ispirazione del tutto personale a “raffigurare ed esprimere“ - sono parole sue - gli aspetti più caratteristici e poetici della vita quotidiana” e di quella della campagna seanese in particolare, ma si apre idealmente in un messaggio universale affidato alla pura poesia della sua arte. Martini è un artista coltissimo, raffinato e lirico che resta tra i maggiori esponenti della cultura figurativa toscana del XX secolo. A Seano è stato inauguratonel 1982 il Parco Museo, con trentanove sculture dell’artista che documentano tutto il percorso della sua opera.
L’evento, che si annuncia come uno dei più importanti nel panorama culturale e artistico pratese del 2004, è stato presentato a palazzo Novellucci dall’assessore al Turismo della Provincia di Prato, Alessandro Attucci, dall’assessore alla Cultura del Comune di Poggio a Caiano, Angelo Formichella, dal direttore dell’Apt, Alberto Peruzzini, e dai curatori della mostra e del catalogo (edizioni AION), il critico Marco Fagioli e il figlio e la nuora dell’artista Luciano Martini e Teresa Bigazzi.
“Si tratta di una operazione culturale di grande rilievo per il valore dell’allestimento ma anche per quello dello spazio espositivo, strategico dal punto di vista territoriale ed anche di grande bellezza, una struttura adeguata ad ospitare eventi di ampio respiro”, ha detto l’assessore Attucci. L’assessore Formichella ha invece sottolineato come, anche con il contributo del patrimonio artistico e degli spazi espositivi del Comune di Poggio, la Provincia stia in questi anni a rendere visibile, attraverso una serie di manifestazioni mirate, l’identità culturale pratese. “Uno degli elementi fondamentali di questa identità è il patrimonio di autori e movimenti novecenteschi e in questa mostra ne troviamo alcuni essenziali: lo stesso Quinto e la sua opera, ma anche Poggio a Caiano e Ardengo Soffici, ispiratore e maestro di Martini”. Peruzzini ha ricordato il valore della mostra e dello spazio espositivo fortemente connessi e rappresentativi del territorio, tali da garantire un’ottima visibilità a livello regionale e oltre.
“Il nostro obiettivo nel preparare questo allestimento era proporre un’antologica inedita che fornisse, attraverso dipinti e sculture, una panoramica molto ampia di soggetti e tecniche – ha spiegato Luciano Martini – Abbiamo anche incominciato a pubblicare le poesie e i racconti, quasi tutti inediti o apparsi su riviste ormai introvabili, i due primi volumi saranno disponibili già per l’inaugurazione della mostra”. Marco Fagioli infine ha posto l’attenzione sugli elementi di novità dell’antologica, anche rispetto a quella ospitata nel 1999 dal Museo Marini di Firenze. “Finalmente si rende giustizia all’opera di Quinto Martini dal 1945 in poi, e sorprenderà pubblico, critici e studiosi scoprire come abbia lavorato in parallelo a sculture e dipinti fino alla morte. Credo che questa mostra sarà decisiva per riaprire il dibattito critico su Martini e la storia del Novecento”, ha concluso.
Quinto Martini nacque a Seano (Carmignano) nel 1908. Il suo lavoro di pittore e scultore nasce da una ispirazione del tutto personale a “raffigurare ed esprimere“ - sono parole sue - gli aspetti più caratteristici e poetici della vita quotidiana” e di quella della campagna seanese in particolare, ma si apre idealmente in un messaggio universale affidato alla pura poesia della sua arte. Martini è un artista coltissimo, raffinato e lirico che resta tra i maggiori esponenti della cultura figurativa toscana del XX secolo. A Seano è stato inauguratonel 1982 il Parco Museo, con trentanove sculture dell’artista che documentano tutto il percorso della sua opera.
07
febbraio 2004
Quinto Martini pittore e scultore
Dal 07 febbraio al 25 aprile 2004
arte contemporanea
Location
MUSEO SOFFICI – SCUDERIE MEDICEE
Poggio A Caiano, Via Lorenzo Il Magnifico, 9, (Prato)
Poggio A Caiano, Via Lorenzo Il Magnifico, 9, (Prato)
Orario di apertura
venerdì, sabato, domenica e festivi con orario continuato (10,30-18,30)
Vernissage
7 Febbraio 2004, ore 16,30