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Marco Luzi – Autoreferenziale Dipinti 2000 – 2003
Per lo più autoritratti, o citazioni dell’ambiente domestico e affettivo, “Autoreferenziale” è il titolo delle prime opere che compongono questo nuovo ciclo pittorico. Questa serie di quadri – secondo le parole del curatore Flavio Arensi – parlano attraverso il linguaggio di una figurazione nuova, indifferente al taglio fotografico che ammicca il mondo della moda e delle pubblicazioni patinate, spesso in uso nella più giovane pittura italiana.
Comunicato stampa
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A Milano, dal 16 marzo all’8 maggio, si terrà la personale di Marco Luzi. Del giovane artista marchigiano (Luzi è nato a Civitanova Marche nel 1971, dove attualmente vive e lavora), saranno esposti alla Galleria pitturaitaliana.com (via Solferino 35), venti olii su tela realizzati negli ultimi tre anni.
La mostra MARCO LUZI, AUTOREFERENZIALE. Dipinti 2000 – 2003 segue l’importante partecipazione alla mostra “Giovanni Testori un ritratto l’omaggio di quaranta artisti contemporanei“ Palazzo Leone da Perego a Legnano, e i riconoscimenti ottenuti al “Premio di Pittura Carlo Della Zorza” di Milano, al “Premio Morlotti” di Imbersago, “Premio la Fenice” di Venezia.
Per lo più autoritratti, o citazioni dell’ambiente domestico e affettivo, “Autoreferenziale” è il titolo delle prime opere che compongono questo nuovo ciclo pittorico. Questa serie di quadri – secondo le parole del curatore Flavio Arensi – parlano attraverso il linguaggio di una figurazione nuova, indifferente al taglio fotografico che ammicca il mondo della moda e delle pubblicazioni patinate, spesso in uso nella più giovane pittura italiana. Le radici affondano nell’atmosfera pensierosa di certo Novecento, con l’intensità del Realismo Esistenziale e dei suoi interpreti, senza però mai abbracciarne completamente i toni. Le realizzazioni più vecchie ancora specchiano nell’ambiente claustrofobico dello studio, in cui il pittore-uomo cerca l’introspezione, anzi l’autoreferenzialità. Le nuove, che arrivano ad una sintesi maggiore delle forme, producono un nuovo tipo di linguaggio, che cerca di mettere in crisi – o discussione - gli stereotipi della società odierna. Difficilmente etichettabile in una corrente precisa, Luzi trova nell’isolamento la voce principale della sua inventiva, e nella taciturnità il risvolto del fare pittura per comprendere il fenomeno del Mondo. I corpi si dilatano e contorcono, la realtà chiude nello spazio angusto della mente, ogni cosa s’incarica di spiegare le sorti personali e dell’intera congerie umana: dal particolarismo emerge perciò l’uomo, la sua affermazione nel tempo e nello spazio, in un dispiego filosofico autoreferenziale, quasi autarchico”.
La mostra MARCO LUZI, AUTOREFERENZIALE. Dipinti 2000 – 2003 segue l’importante partecipazione alla mostra “Giovanni Testori un ritratto l’omaggio di quaranta artisti contemporanei“ Palazzo Leone da Perego a Legnano, e i riconoscimenti ottenuti al “Premio di Pittura Carlo Della Zorza” di Milano, al “Premio Morlotti” di Imbersago, “Premio la Fenice” di Venezia.
Per lo più autoritratti, o citazioni dell’ambiente domestico e affettivo, “Autoreferenziale” è il titolo delle prime opere che compongono questo nuovo ciclo pittorico. Questa serie di quadri – secondo le parole del curatore Flavio Arensi – parlano attraverso il linguaggio di una figurazione nuova, indifferente al taglio fotografico che ammicca il mondo della moda e delle pubblicazioni patinate, spesso in uso nella più giovane pittura italiana. Le radici affondano nell’atmosfera pensierosa di certo Novecento, con l’intensità del Realismo Esistenziale e dei suoi interpreti, senza però mai abbracciarne completamente i toni. Le realizzazioni più vecchie ancora specchiano nell’ambiente claustrofobico dello studio, in cui il pittore-uomo cerca l’introspezione, anzi l’autoreferenzialità. Le nuove, che arrivano ad una sintesi maggiore delle forme, producono un nuovo tipo di linguaggio, che cerca di mettere in crisi – o discussione - gli stereotipi della società odierna. Difficilmente etichettabile in una corrente precisa, Luzi trova nell’isolamento la voce principale della sua inventiva, e nella taciturnità il risvolto del fare pittura per comprendere il fenomeno del Mondo. I corpi si dilatano e contorcono, la realtà chiude nello spazio angusto della mente, ogni cosa s’incarica di spiegare le sorti personali e dell’intera congerie umana: dal particolarismo emerge perciò l’uomo, la sua affermazione nel tempo e nello spazio, in un dispiego filosofico autoreferenziale, quasi autarchico”.
16
marzo 2004
Marco Luzi – Autoreferenziale Dipinti 2000 – 2003
Dal 16 marzo all'otto maggio 2004
arte contemporanea
Location
PITTURA ITALIANA
Milano, Via Palermo, 5, (Milano)
Milano, Via Palermo, 5, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato, 16-19.30, o su appuntamento. Chiuso domenica