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Adalberto Libera – I disegni del Centre Pompidou e dell’Archivio Centrale dello Stato
In occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Adalberto Libera (1903-1963), uno dei più significativi rappresentanti dell’architettura italiana del Novecento, un accordo stipulato tra la DARC e il Centre Pompidou riporta a Roma i preziosi materiali originali dell’architetto trentino, a Parigi dal 1996, per esporli insieme a quelli presenti nell’Archivio Centrale dello Stato.
Comunicato stampa
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Nel 1996 l’archivio Libera era stato acquisito dal Centre Pompidou, e il conseguente trasferimento all’estero del materiale documentario, aveva scosso la cultura architettonica italiana che si vedeva privata di un prezioso patrimonio di disegni e documenti.
La mostra presenta un’ampia selezione dei documenti originali dell’architetto, anche inediti, tratti dalle due raccolte più consistenti di disegni e elaborati di Libera, che saranno presentati al pubblico con l’ausilio di una selezione di immagini e di filmati. Dopo otto anni tornano quindi in Italia i documenti conservati a Parigi, dopo l’anticipazione parziale della Mostra Adalberto Libera nel dopoguerra. L’esperienza di Cagliari che si è svolta in Sardegna nella primavera scorsa. E vengono esposti proprio a Roma, città nella quale Libera ha prevalentemente svolto la sua attività progettuale e di ricerca.
I materiali del Centre Pompidou documentano i più interessanti progetti e le più opere più importanti realizzate da Libera dal 1925 al 1963, anno della sua improvvisa scomparsa. I documenti dell’Archivio Centrale dello Stato provengono dall’Archivio dell’Ente Eur e riguardano i progetti e le opere per l’E42, e da altri fondi relativi al contesto culturale nel quale Libera ha lavorato.
Con l’ausilio di apparati fotografici e filmici, l’esposizione dimostra non solo la ricchezza e l’attualità di Libera ma anche le potenzialità di lettura della sua opera che possono derivare da una conoscenza diretta dei documenti e del complesso intreccio di relazioni che li lega alle vicende architettoniche italiane. E’ un’iniziativa che considera l’archivio come punto di partenza per l'elaborazione storica e per un operante laboratorio di ricerca e che trova nell’attività di raccolta, conservazione e valorizzazione degli archivi di architettura l’impegno istituzionale della DARC - nella prospettiva del nascente Museo nazionale di architettura - e dell’Archivio Centrale dello Stato, istituto che tradizionalmente raccoglie le principali documentazioni dello Stato Italiano.
L’accordo in corso tra la DARC e il Centre Pompidou ha reso possibile il rientro temporaneo dei documenti a Roma, ma non è legato al solo prestito delle opere per l’ esposizione. Prevede un rapporto stabile di attività legate alla cultura architettonica e artistica contemporanea, che produrrà un utile confronto sulle tematiche di interesse comune.
E soprattutto aprirà una strada diretta alla conoscenza dei rispettivi patrimoni, condizione che permette di superare definitivamente quel disagio che aveva investito la cultura architettonica italiana, in occasione dell’acquisizione parigina del fondo Libera. Il clamore e i toni polemici dell’affaire Libera del 1996 hanno però contribuito anche a determinare un rinnovato interesse per i temi della documentazione dell’architettura moderna e contemporanea. Il dibattito e il confronto tra le istituzioni ha portato negli anni successivi ad alcuni importanti iniziative che oggi permettono di descrivere uno stato dell’arte decisamente promettente, di cui questa mostra può essere un passo significativo.
La mostra presenta un’ampia selezione dei documenti originali dell’architetto, anche inediti, tratti dalle due raccolte più consistenti di disegni e elaborati di Libera, che saranno presentati al pubblico con l’ausilio di una selezione di immagini e di filmati. Dopo otto anni tornano quindi in Italia i documenti conservati a Parigi, dopo l’anticipazione parziale della Mostra Adalberto Libera nel dopoguerra. L’esperienza di Cagliari che si è svolta in Sardegna nella primavera scorsa. E vengono esposti proprio a Roma, città nella quale Libera ha prevalentemente svolto la sua attività progettuale e di ricerca.
I materiali del Centre Pompidou documentano i più interessanti progetti e le più opere più importanti realizzate da Libera dal 1925 al 1963, anno della sua improvvisa scomparsa. I documenti dell’Archivio Centrale dello Stato provengono dall’Archivio dell’Ente Eur e riguardano i progetti e le opere per l’E42, e da altri fondi relativi al contesto culturale nel quale Libera ha lavorato.
Con l’ausilio di apparati fotografici e filmici, l’esposizione dimostra non solo la ricchezza e l’attualità di Libera ma anche le potenzialità di lettura della sua opera che possono derivare da una conoscenza diretta dei documenti e del complesso intreccio di relazioni che li lega alle vicende architettoniche italiane. E’ un’iniziativa che considera l’archivio come punto di partenza per l'elaborazione storica e per un operante laboratorio di ricerca e che trova nell’attività di raccolta, conservazione e valorizzazione degli archivi di architettura l’impegno istituzionale della DARC - nella prospettiva del nascente Museo nazionale di architettura - e dell’Archivio Centrale dello Stato, istituto che tradizionalmente raccoglie le principali documentazioni dello Stato Italiano.
L’accordo in corso tra la DARC e il Centre Pompidou ha reso possibile il rientro temporaneo dei documenti a Roma, ma non è legato al solo prestito delle opere per l’ esposizione. Prevede un rapporto stabile di attività legate alla cultura architettonica e artistica contemporanea, che produrrà un utile confronto sulle tematiche di interesse comune.
E soprattutto aprirà una strada diretta alla conoscenza dei rispettivi patrimoni, condizione che permette di superare definitivamente quel disagio che aveva investito la cultura architettonica italiana, in occasione dell’acquisizione parigina del fondo Libera. Il clamore e i toni polemici dell’affaire Libera del 1996 hanno però contribuito anche a determinare un rinnovato interesse per i temi della documentazione dell’architettura moderna e contemporanea. Il dibattito e il confronto tra le istituzioni ha portato negli anni successivi ad alcuni importanti iniziative che oggi permettono di descrivere uno stato dell’arte decisamente promettente, di cui questa mostra può essere un passo significativo.
30
gennaio 2004
Adalberto Libera – I disegni del Centre Pompidou e dell’Archivio Centrale dello Stato
Dal 30 gennaio al 14 marzo 2004
architettura
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
ACS – ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
Roma, Piazzale Degli Archivi, 27, (Roma)
Roma, Piazzale Degli Archivi, 27, (Roma)
Orario di apertura
ore 10.00-14.00 lunedì-sabato; domenica su prenotazione
Vernissage
30 Gennaio 2004, ore 17
Sito web
www.darc.beniculturali.it/sitonew/index.html
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