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La parola all’immagine/uno. Illustrazione e satira a Parma tra le due guerre
La mostra è la prima di una serie di iniziative che vedranno coinvolte tre prestigiose istituzioni della città: il Museo Amedeo Bocchi della Fondazione Monte di Parma, lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione e il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Parma ed
Comunicato stampa
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L’iniziativa nasce dalla volontà di rafforzare i legami tra l’Università e i luoghi di cultura della città, al fine di valorizzare un patrimonio artistico e di competenze presenti nel territorio, ma anche di rappresentare un’importante occasione di crescita professionale e culturale per i giovani. Infatti, il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Parma ha chiesto a laureandi e laureati di organizzare l’esposizione appositamente per il Museo Bocchi, improntando il lavoro secondo l’abituale conformazione dello CSAC, realtà, tra l’altro, del tutto particolare nel panorama culturale nazionale.
La mostra intende scandagliare alcuni aspetti della produzione grafica degli anni Venti e Trenta, partendo dall’analisi di un gruppo significativo di opere di alcuni dei protagonisti della cultura figurativa nazionale attivi a Parma nei primi decenni del Novecento.
Filo conduttore sarà la ricerca di Carlo Bisi, autore di cui lo CSAC conserva un importante nucleo di disegni, bozzetti, prove di stampa. Sarà possibile ripercorrere alcune esperienze fondamentali dell’illustrazione nazionale nel suo passaggio dal Liberty al Déco, ma anche mettere in luce la stretta rete di rapporti che legano questo illustratore ad altri artisti estremamente significativi nell’ambito della cultura parmense, come Nullo Musini, Erberto Carboni e Cesare Gobbo.
Le riviste satiriche sorte a Parma tra il primo ed il secondo decennio del Novecento costituiranno il punto di partenza per sondare alcuni elementi del clima culturale in cui maturano le prime esperienze grafiche di questi artisti e per ripercorrere alcuni aspetti del vissuto cittadino.
Una sezione della mostra sarà dedicata all’opera di Cesare Gobbo, artista ancora poco conosciuto al grande pubblico, per poi passare a Carboni, personalità ormai inclusa nei grandi nomi della grafica europea.
Un importante punto di confronto sarà il “Corriere dei Piccoli”, all’epoca la principale testata per ragazzi, dove erano raccolte le più importanti firme dell'illustrazione italiana, da Rubino a Mussino, da Carlo Bisi a Sergio Tofano.
Sarà arrivando agli anni Trenta che la mostra introdurrà una nuova fase e un diverso modo di fare satira e illustrazione, attraverso il confronto con i disegni di Bisi e le prime prove in ambito ancora locale di Giovannino Guareschi.
Attraverso questo sintetico itinerario sarà anche possibile mettere in luce la cultura a Parma negli anni Venti e le diverse modalità del racconto per immagini.
La mostra prevede la realizzazione di un catalogo che vuole presentarsi come quaderno e divenire uno strumento agile, luogo di confronto e di stimolo.
Inoltre, a supporto della mostra sono state progettate le attività didattiche collaterali, articolate in visite guidate alla mostra, incontri nelle scuole, a cura degli studenti dell’Università di Parma, e sarà organizzata una giornata di studio/seminario aperta alla città sui problemi relativi alla satira e alla illustrazione.
La mostra sarà l’occasione per ammirare il Museo permanente dedicato ad Amedeo Bocchi, il pittore nato a Parma nel 1883 e morto a Roma nel 1976, considerato un protagonista di rilievo dell’arte italiana del Novecento. Il Museo consente di ripercorre l’intero iter creativo dell’artista attraverso l’esposizione, in cinque sale, dei nuclei tematici più cari ad Amedeo Bocchi.
Negli spazi del Museo Amedeo Bocchi a Parma seguiranno altri appuntamenti con due mostre che costituiscono ulteriori tappe di un percorso alla scoperta della satira e dell’illustrazione d’autore:
ü la seconda esposizione “La parola all’immagine/due. Il segno satirico di Giovannino Guareschi” si inaugurerà sabato 15 maggio 2004 e costituisce la continuazione cronologica e tematica della prima, caratterizzata dall’analisi della vicenda creativa di Giovannino Guareschi;
ü la rassegna successiva sarà intitolata “Parma si racconta: la città e i suoi miti. I luoghi della pittura.” e si focalizzerà sull’analisi di alcune opere di quattro artisti emblematici come Gaibazzi, Mattioli, Padova, Zoni.
La mostra intende scandagliare alcuni aspetti della produzione grafica degli anni Venti e Trenta, partendo dall’analisi di un gruppo significativo di opere di alcuni dei protagonisti della cultura figurativa nazionale attivi a Parma nei primi decenni del Novecento.
Filo conduttore sarà la ricerca di Carlo Bisi, autore di cui lo CSAC conserva un importante nucleo di disegni, bozzetti, prove di stampa. Sarà possibile ripercorrere alcune esperienze fondamentali dell’illustrazione nazionale nel suo passaggio dal Liberty al Déco, ma anche mettere in luce la stretta rete di rapporti che legano questo illustratore ad altri artisti estremamente significativi nell’ambito della cultura parmense, come Nullo Musini, Erberto Carboni e Cesare Gobbo.
Le riviste satiriche sorte a Parma tra il primo ed il secondo decennio del Novecento costituiranno il punto di partenza per sondare alcuni elementi del clima culturale in cui maturano le prime esperienze grafiche di questi artisti e per ripercorrere alcuni aspetti del vissuto cittadino.
Una sezione della mostra sarà dedicata all’opera di Cesare Gobbo, artista ancora poco conosciuto al grande pubblico, per poi passare a Carboni, personalità ormai inclusa nei grandi nomi della grafica europea.
Un importante punto di confronto sarà il “Corriere dei Piccoli”, all’epoca la principale testata per ragazzi, dove erano raccolte le più importanti firme dell'illustrazione italiana, da Rubino a Mussino, da Carlo Bisi a Sergio Tofano.
Sarà arrivando agli anni Trenta che la mostra introdurrà una nuova fase e un diverso modo di fare satira e illustrazione, attraverso il confronto con i disegni di Bisi e le prime prove in ambito ancora locale di Giovannino Guareschi.
Attraverso questo sintetico itinerario sarà anche possibile mettere in luce la cultura a Parma negli anni Venti e le diverse modalità del racconto per immagini.
La mostra prevede la realizzazione di un catalogo che vuole presentarsi come quaderno e divenire uno strumento agile, luogo di confronto e di stimolo.
Inoltre, a supporto della mostra sono state progettate le attività didattiche collaterali, articolate in visite guidate alla mostra, incontri nelle scuole, a cura degli studenti dell’Università di Parma, e sarà organizzata una giornata di studio/seminario aperta alla città sui problemi relativi alla satira e alla illustrazione.
La mostra sarà l’occasione per ammirare il Museo permanente dedicato ad Amedeo Bocchi, il pittore nato a Parma nel 1883 e morto a Roma nel 1976, considerato un protagonista di rilievo dell’arte italiana del Novecento. Il Museo consente di ripercorre l’intero iter creativo dell’artista attraverso l’esposizione, in cinque sale, dei nuclei tematici più cari ad Amedeo Bocchi.
Negli spazi del Museo Amedeo Bocchi a Parma seguiranno altri appuntamenti con due mostre che costituiscono ulteriori tappe di un percorso alla scoperta della satira e dell’illustrazione d’autore:
ü la seconda esposizione “La parola all’immagine/due. Il segno satirico di Giovannino Guareschi” si inaugurerà sabato 15 maggio 2004 e costituisce la continuazione cronologica e tematica della prima, caratterizzata dall’analisi della vicenda creativa di Giovannino Guareschi;
ü la rassegna successiva sarà intitolata “Parma si racconta: la città e i suoi miti. I luoghi della pittura.” e si focalizzerà sull’analisi di alcune opere di quattro artisti emblematici come Gaibazzi, Mattioli, Padova, Zoni.
06
febbraio 2004
La parola all’immagine/uno. Illustrazione e satira a Parma tra le due guerre
Dal 06 febbraio al 30 aprile 2004
Location
MUSEO AMEDEO BOCCHI – PALAZZO SANVITALE
Parma, Strada Benedetto Cairoli, (Parma)
Parma, Strada Benedetto Cairoli, (Parma)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10.30 – 13.00 (lunedì chiuso)
Vernissage
6 Febbraio 2004, ore 11