” I scritta all’accademia delle belle arti di Venezia, dipinge da molti anni, soggetti femminili intensi e accattivanti, paesaggi, fiori con attraenti tratti di confine, oli ed acrilici che teorizzano metamorfosi tra strumenti musicali e corpi. Donne sinuose che si trasformano in violoncelli, colori accesi, rossi carmini che ricordano la passione, sia per amare una donna che per amare uno strumento che si suona solleticando delle corde. Nudi speculari, ed esseri umani paragonati a manichini, Mariasilvia gioca con la materialità dei corpi, li amalgama, li scolpisce, li fa risaltare sotto una luce del tutto part icolare e sensuale, carica di pathos. Sinuosità e sensualità, tensione spirituale e materialità, contrapposizioni che trovano libero sfogo nelle sue tele, tele che hanno il coraggio di denunciare la fermezza degli oggetti e la leggerezza dell’anima, concetti spesso dimenticati, ma sempre presenti in ogni essere umano. ”