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City Lights Italia
Un omaggio alla libreria e casa editrice fiorentina chiusa nel 2003
una serie di eventi, di mostre e una memoria permanente.
Comunicato stampa
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City Lights Italia, libreria, casa editrice e organizzatrice di eventi, è stata fondata nel 1997 a Firenze e ha concluso la sua esistenza nel 2003, seguendo il rituale ormai consolidato del famoso ciclo di 7 anni. Un luogo che ha visto passare migliaia di persone e che ha ospitato personaggi come Lawrence Ferlinghetti, Jack Hirschman, John Giorno, Patti Smith, Laurie Anderson, Fernanda Pivano, Gregory Corso, Antonio Tabucchi e altri. Personaggi che sono stati il nucleo dell’avventura editoriale di City Lights Italia insieme ad alcuni nuovi autori italiani (tra i libri pubblicati: “Shards” di L.Ferlinghetti; “La pietra della follia” di F.Arrabal; “Di ciò di cui non si può parlare”, “La scala degli angeli” e “No basta décir” di A.Jodorowsky; “Fast Speaking Woman” di A.Waldman; “Per risplendere devi bruciare” di J.Giorno”; “Lui Oceano” di Sergio Talenti; “”TrasParente” e “Work in regress” di M.Parente; “Letto di sfingi” di P.Lamantia; “Succhà” di A.Infantino; “Parola di passo” di C.Nobbio; ecc.). Numerosi anche gli eventi ideati, organizzati e gestiti da City Lights Italia nella sua “breve” esistenza, sempre con la partecipazione degli artisti citati: dal pullman pieno di artisti e musicisti che ha girato l’Italia (Torino, Cosenza, Firenze, Cagliari, Roma, ecc.: “PullMan My Daisy”) al festival “Fuck Art / Let’s Dance” (Firenze e Genova), dal festival “Poiesis Poesia” (Cagliari) all’esposizione “Dune-Il film che non vedrete mai” (Napoli), dalla tournée teatrale “Opera panica” a concerti e reading di varia portata.
Questa esperienza è finita per diverse ragioni, non ultima quella economica: le piccole strutture mal sopravvivono in una situazione come quella odierna, e men che mai facendo i conti solo sul mercato come ha fatto City Lights Italia, che non ha mai goduto di alcun contributo pubblico.
Ma una ragione più profonda della conclusione di questa esperienza risiede nella velocità con cui ha prodotto tutto quello che ha prodotto, e cioè nello slancio vitale troppo forte –come richiedeva giustamente un’avventura quale City Lights in Italia- il cui naturale sbocco è stato il progressivo coinvolgimento dei fondatori negli specifici di attività, come è effettivamente successo.
Dopo 7 anni di impeto, iniziative, libri, concerti, eventi, ecc., City Lights Italia ha chiuso ufficialmente e formalmente, e lascia di sé non solo ciò che ha prodotto sul piano culturale (eventi, libri, esposizioni, ecc.), ma soprattutto la base su cui è nata e di ogni suo intervento: la pratica artistica come pratica di vita, il collegamento costante tra arte, poesia ed esperienza esistenziale.
E’ su questo piano infatti che lo slancio vitale di City Lights Italia si è espresso ed è sempre su questo piano che ha affrontato l’avventura editoriale, libraria, culturale. Questo spirito di fondo doveva inevitabilmente sfociare nel suo naturale obiettivo: la vita vissuta (come dice Jodorowsky: “non c’è arte se non c’è terapia e se non serve alla vita”). E’ dunque questo il vero motivo della chiusura di City Lights Italia: esaurita questa spinta a livello di organizzazione (libreria, casa editrice, eventi), non rimaneva altro che lanciarsi in nuove avventure che ne rispettassero il fondamento.
Questi quattro giorni al Rashomon di Roma cercano di dare conto di questa esperienza riproponendone i tratti salienti e cercando di rievocarne –riattualizzandoli- i fondamenti. La mostra fotografica sull’inaugurazione del 1997, i readings, i concerti, il collegamento col beat americano, le partecipazioni e gli ospiti, i libri di City Lights Italia che saranno presenti al Rashomon in permanenza: tutto ciò costituisce una specie di omaggio e di rievocazione tempestiva di un’esperienza che –per quanto piccola possa apparire- resta senz’altro tra le più significative dell’ultimo decennio.
Programma:
- merc. 21 gennaio
- ore 19,30 – Inaugurazione della mostra I am waiting sull’inaugurazione della libreria fiorentina (pannelli fotografici scanditi dai versi di L.Ferlinghetti).
- ore 21,30 – L’assassinio di Giordano Bruno di Jack Hirschman, recita Carlo Salvador.
- ore 22,30 – Work in regress di e con Marco Parente e Antonio Bertoli
- giov. 22 gennaio
- ore 20,30 – Presentazione in Cd Rom di The beat generation a cura di Antonio Bertoli
- ore 21,30 – Video Werther Germondari
- ore 22,30 – Fast Speaking People – letture, musica, performance per City Lights Italia a cura di Antonio Bertoli con A.B., Luca Del Punta, Cristina Abati, Massimo Altomare, Luca Tanzini, Mauro Stagi, Matteo Bennici, Franco Sacchetti, Sergio Talenti, Marco Parente, Luigi Grechi… ….
- ven. 23 gennaio
- ore 22 – Luigi Grechi in Pastore di nuvole
- sab. 24 gennaio
- - ore 22 – Claudio Lolli in Antipatici Antipodi
Questa esperienza è finita per diverse ragioni, non ultima quella economica: le piccole strutture mal sopravvivono in una situazione come quella odierna, e men che mai facendo i conti solo sul mercato come ha fatto City Lights Italia, che non ha mai goduto di alcun contributo pubblico.
Ma una ragione più profonda della conclusione di questa esperienza risiede nella velocità con cui ha prodotto tutto quello che ha prodotto, e cioè nello slancio vitale troppo forte –come richiedeva giustamente un’avventura quale City Lights in Italia- il cui naturale sbocco è stato il progressivo coinvolgimento dei fondatori negli specifici di attività, come è effettivamente successo.
Dopo 7 anni di impeto, iniziative, libri, concerti, eventi, ecc., City Lights Italia ha chiuso ufficialmente e formalmente, e lascia di sé non solo ciò che ha prodotto sul piano culturale (eventi, libri, esposizioni, ecc.), ma soprattutto la base su cui è nata e di ogni suo intervento: la pratica artistica come pratica di vita, il collegamento costante tra arte, poesia ed esperienza esistenziale.
E’ su questo piano infatti che lo slancio vitale di City Lights Italia si è espresso ed è sempre su questo piano che ha affrontato l’avventura editoriale, libraria, culturale. Questo spirito di fondo doveva inevitabilmente sfociare nel suo naturale obiettivo: la vita vissuta (come dice Jodorowsky: “non c’è arte se non c’è terapia e se non serve alla vita”). E’ dunque questo il vero motivo della chiusura di City Lights Italia: esaurita questa spinta a livello di organizzazione (libreria, casa editrice, eventi), non rimaneva altro che lanciarsi in nuove avventure che ne rispettassero il fondamento.
Questi quattro giorni al Rashomon di Roma cercano di dare conto di questa esperienza riproponendone i tratti salienti e cercando di rievocarne –riattualizzandoli- i fondamenti. La mostra fotografica sull’inaugurazione del 1997, i readings, i concerti, il collegamento col beat americano, le partecipazioni e gli ospiti, i libri di City Lights Italia che saranno presenti al Rashomon in permanenza: tutto ciò costituisce una specie di omaggio e di rievocazione tempestiva di un’esperienza che –per quanto piccola possa apparire- resta senz’altro tra le più significative dell’ultimo decennio.
Programma:
- merc. 21 gennaio
- ore 19,30 – Inaugurazione della mostra I am waiting sull’inaugurazione della libreria fiorentina (pannelli fotografici scanditi dai versi di L.Ferlinghetti).
- ore 21,30 – L’assassinio di Giordano Bruno di Jack Hirschman, recita Carlo Salvador.
- ore 22,30 – Work in regress di e con Marco Parente e Antonio Bertoli
- giov. 22 gennaio
- ore 20,30 – Presentazione in Cd Rom di The beat generation a cura di Antonio Bertoli
- ore 21,30 – Video Werther Germondari
- ore 22,30 – Fast Speaking People – letture, musica, performance per City Lights Italia a cura di Antonio Bertoli con A.B., Luca Del Punta, Cristina Abati, Massimo Altomare, Luca Tanzini, Mauro Stagi, Matteo Bennici, Franco Sacchetti, Sergio Talenti, Marco Parente, Luigi Grechi… ….
- ven. 23 gennaio
- ore 22 – Luigi Grechi in Pastore di nuvole
- sab. 24 gennaio
- - ore 22 – Claudio Lolli in Antipatici Antipodi
21
gennaio 2004
City Lights Italia
Dal 21 al 24 gennaio 2004
incontro - conferenza
Location
RASHOMON
Roma, Via Degli Argonauti, 16, (Roma)
Roma, Via Degli Argonauti, 16, (Roma)