Pochi mesi fa è stata inaugurata la Nuova Fiera di Bergamo e il suo fiore all’occhiello non poteva mancare, data la dimensione artistica e culturale della città, la sua storia e il dinamismo dei suoi abitanti. Un fiore all’occhiello particolare perché si concentrano a Bergamo oltre settanta antiquari che costituiscono una bella selezione di gallerie, un circuito che va dalla stessa Bergamo a Brescia, Milano, Verona, Venezia, Firenze, Assisi, Orvieto, Spoleto, Roma, per citare solamente alcune città di provenienza degli espositori.
Sono nomi forti di gallerie che si sono preparate a raccogliere opere importanti per un mercato in cui si infittiscono i segnali di risveglio. L’amore per l’arte antica e l’antiquariato di qualità non possono venire meno ai nostri giorni perché rappresentano uno stile di vita che supera i consumi, le mode, le tendenze di un mondo pieno d’ansia, per cercare appagamento nella bellezza.

Icona della nuova mostra di Bergamo è Sant’Alessandro, patrono della città, che porta l’armatura e la spada del centurione della Legione Tebea, lo stendardo con tre gigli in campo rosso e un’aureola in capo. Alessandro infatti fu guerriero romano, si convertì al cristianesimo nel 300 d.C. e divenne martire. Il dipinto, firmato da Francesco di Simone Santacroce, pittore bergamasco attivo a Venezia nella seconda metà del Quattrocento e capostipite di una numerosa famiglia di artisti, si trova all’Accademia Carrara di Bergamo.







In Mostra
Jacopo Negretti detto Palma il Vecchio (Serina 1480 - Venezia 1528) era conterraneo di Santacroce. Di Palma il Vecchio si potrà ammirare in mostra l’olio su tela “Nuda in paesaggio non finito”, mentre un altro capolavoro presente sarà l’”Allegoria della Nascita dell’Amore” di Jacopo Tintoretto, olio su tela e cornice coeva, 1562. Siamo al top.
Non solo dipinti: sculture preziose come una deliziosa Madonna con Bambino in legno policromo e dorato, fine Quattrocento, Alto Veneto, e un Angelo in legno policromo prima patina, Veneto, Cinquecento. Fra i mobili, importanti librerie, scrivanie e credenze; citiamo un raro divano lombardo del Settecento con copertura in pelle.
Per l’Ottocento un “Globo Terrestre” disegnato e dipinto da Giovanni Albricci, cartografo e studioso bergamasco assai celebre, e una scultura in marmo statuario “L’innocenza”, Francia fine secolo.
Chiudiamo questa brevissima rassegna di una mostra che riserverà molte sorprese, con il Novecento segnalando un gioiello particolare: un bracciale spilla in platino e diamanti con smeraldo centrale, Chiappe, 1938.

Che cosa abbiamo trascurato? Argenti, icone, ceramiche, bronzi, vetri, stampe, tappeti e altro ancora: tutto il repertorio scintillante di una mostra firmata da espositori di prestigio.
BergamoAntiquaria si svolgerà su 7500 metri quadri della Nuova Fiera di Bergamo in Via Lunga e avrà a sua disposizione un ristorante, tre bar e ampi parcheggi.
Per raggiungere la Nuova Fiera: A4 Milano-Venezia uscita Bergamo.