Il realismo fotografico e la libertà compositiva dell’elaborazione elettronica sono i fili di una trama perfettamente intesssuta intorno ad una tensione narrativa presente in ogni immagine. Questi paesaggi infatti, come contenitori di una storia di cui essi stessi sono parte, celano ognuno il proprio racconto e appaiono quali affascinanti scenografie di un mondo ‘Fantasy’.
L’aspetto intrigante e sorprendente emerge da un’attenta osservazione dei particolari; tracce di panna montata, per disegnare una nuvola, zollette di zucchero che diventano iceberg, distese di caramello che sembrano paludi, elementi che si avvicendano nelle opere e che portano in campo un divertente ed ironico gioco tra realtà e finzione: un mondo straordinario e insieme casalingo, totalmente immaginato, ma costruito con elementi reali, che coinvolge per la sensazione di meraviglia che questi ‘paesaggi da favola’ sanno suscitare.
Nel gioco illusionistico tra tra realtà e finzione entrano alcuni personaggi; l’artista, che si inserisce fra le sintetiche architetture che colloca nei paesaggi, presenze femminili enigmatiche e sfuggenti, infine figure indefinite e grottesche da saga medioevale.
Un micro-mondo popolato di presenze e storie, che allude ad una trama picaresca, di viaggi, incontri e avventure, di cui i paesaggi sono il favoloso scenario.
Tale propensione al racconto fantastico deriva a Camaioni dalla sua prima formazione come fumettista, espressione che ha praticato nei primissimi anni di attività e di cui ancora oggi emergono tracce significative, filtrate nel linguaggio più denso ed asciutto della pura visualità. Con Landscapes Camaioni è già alla sua terza personale dopo un’esperienza romana presso la Scuola Internazionale di Comics, e dopo aver vinto, nel 2003 l’edizione notturna per la realizzazione del palio della Quintana di Ascoli Piceno.