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Pino D’Ambrosio – Dalla complicità dei cieli
I volti ritratti da Pino D’Ambrosio —dipinti ad olio ed acrilico su tela – appartengono ad una medesima famiglia di “simili”, si direbbe
Comunicato stampa
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Ne è segno quella fronte alta da cui fuoriescono pensieri densi
materializzati in grossi ricci, quegli occhi inverosimilmente grandi e
l’immobilità che incombe sui loro corpi e li pietrifica in un’immagine
che è teofanica e naïf:: una rivelazione nella semplicità.
Con la complicità dei cieli, appunto, le figure dipinte troneggiano nel
quadro come i santi delle antiche icone, a volte isolate, a volte in
gruppo, ed offrono uno sguardo che non fissa né l’osservatore né il
vuoto, ma un "oltre" da cui si sentono accomunati.
Non ci sono parole ma solo echeggi di versi che appartengono all’uomo
da sempre, e simboli, che distinguono questa comunità di apparizioni
semi-divine: un dito fiammeggiante che esce dal mento ed ispira
riflessione, la mano intera che benedice e protegge, la corona in testa
e, a volte, un mantello che sembra piuttosto un residuo d’ali.
Esse prendono le sembianze ora di un contadino, ora di un uomo
d’affari, di un passante incontrato casualmente, di un padre o di una
madre, ma quei segni che indossano parlano inequivocabilmente il
linguaggio del cielo, il cielo dei poeti e il cielo del divino, che qui
è spesso visitato da nuvole leggere o da esseri alati.
Elisa Capitanio
Pino D'Ambrosio - P3 - è nato a Napoli nel 1972. Ha iniziato l'attività
artistica alla metà degli anni '90, dapprima come autore di versi e
poesie e, successivamente, come pittore, cimentandosi subito nella
sperimentazione di varie tecniche esecutive e nell'impiego di diversi
materiali di supporto.
Dal 2002, comincia ad esporre tra Napoli e la provincia e,
successivamente, a Venezia - dove si è trasferito nel 2003 -, in
Sardegna e ad Udine, in varie personali e collettive.
[e-mail: pino.tele@libero.it - Tel.: 339 14 38 510]
materializzati in grossi ricci, quegli occhi inverosimilmente grandi e
l’immobilità che incombe sui loro corpi e li pietrifica in un’immagine
che è teofanica e naïf:: una rivelazione nella semplicità.
Con la complicità dei cieli, appunto, le figure dipinte troneggiano nel
quadro come i santi delle antiche icone, a volte isolate, a volte in
gruppo, ed offrono uno sguardo che non fissa né l’osservatore né il
vuoto, ma un "oltre" da cui si sentono accomunati.
Non ci sono parole ma solo echeggi di versi che appartengono all’uomo
da sempre, e simboli, che distinguono questa comunità di apparizioni
semi-divine: un dito fiammeggiante che esce dal mento ed ispira
riflessione, la mano intera che benedice e protegge, la corona in testa
e, a volte, un mantello che sembra piuttosto un residuo d’ali.
Esse prendono le sembianze ora di un contadino, ora di un uomo
d’affari, di un passante incontrato casualmente, di un padre o di una
madre, ma quei segni che indossano parlano inequivocabilmente il
linguaggio del cielo, il cielo dei poeti e il cielo del divino, che qui
è spesso visitato da nuvole leggere o da esseri alati.
Elisa Capitanio
Pino D'Ambrosio - P3 - è nato a Napoli nel 1972. Ha iniziato l'attività
artistica alla metà degli anni '90, dapprima come autore di versi e
poesie e, successivamente, come pittore, cimentandosi subito nella
sperimentazione di varie tecniche esecutive e nell'impiego di diversi
materiali di supporto.
Dal 2002, comincia ad esporre tra Napoli e la provincia e,
successivamente, a Venezia - dove si è trasferito nel 2003 -, in
Sardegna e ad Udine, in varie personali e collettive.
[e-mail: pino.tele@libero.it - Tel.: 339 14 38 510]
14
gennaio 2004
Pino D’Ambrosio – Dalla complicità dei cieli
Dal 14 gennaio al 14 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
CLUB MALVASIA VECCHIA
Venezia, San Marco, 2586, (Venezia)
Venezia, San Marco, 2586, (Venezia)
Vernissage
14 Gennaio 2004, ore 18:30