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Alfredo Jaar – It is difficult
In un momento così, ci si interroga sull’impegno dell’arte e sulla sua capacità di interagire con il contesto sociale e politico più vasto
Comunicato stampa
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In un momento così, ci si interroga sull’impegno dell’arte e sulla sua capacità di interagire con il contesto sociale e politico più vasto, nonché sulla sua prontezza di ribadire posizioni etiche di fronte a temi difficili e fatti gravi, come genocidi, emergenze umanitarie e ingiustizie sociali, che l’attenzione pubblica spesso tende ad ignorare. ALFREDO JAAR , artista, architetto e film-maker cileno, attivo e riconosciuto sulla scena internazionale fin dalla metà degli anni ottanta, ha sviluppato un lavoro con un forte senso di coerenza e responsabilità sociale, affrontando temi di grande urgenza e rilevanza, che di solito vengono esclusi dall’ informazione pubblica. Cosi ha dato voce e volto alle vittime e ai testimoni del genocidio di massa accaduto in Ruanda, nel corso di un progetto realizzato tra il 1994 e il 1998, utilizzando l’arte come un canale alternativo rispetto ai canali consueti dei main-stream media. Ha affrontato casi pesanti di oppressione politica ed emarginazione sociale presenti sia nel Terzo che nel Primo mondo e con suoi lavori fotografici, istallazioni e progetti pubblici ha cercato di ribadire l’impegno dell’arte nel contesto sociale, la sua efficacia comunicativa e la sua capacità di rappresentazione, per proporre un confronto con le profonde contraddizioni del mondo contemporaneo.
Ultimamente ALFREDO JAAR è impegnato nella realizzazione di una serie di progetti pubblici, che presenterà per la prima volta nella conferenza a Roma, i quali consistono nella progettazione e nella costruzione di spazi per l’arte, come ad esempio i “Culture Box” a Niigata (Giappone), oppure nella realizzazione di spazi per l’arte effimeri, come quello progettato per Skoghall (Svezia), che è stato il più grande edificio mai costruito di carta, incendiato dopo 24 ore, per sollevare le questioni circa la mancanza dell’arte nella nostra vita quotidiana e ribadirne la sua necessità
Ultimamente ALFREDO JAAR è impegnato nella realizzazione di una serie di progetti pubblici, che presenterà per la prima volta nella conferenza a Roma, i quali consistono nella progettazione e nella costruzione di spazi per l’arte, come ad esempio i “Culture Box” a Niigata (Giappone), oppure nella realizzazione di spazi per l’arte effimeri, come quello progettato per Skoghall (Svezia), che è stato il più grande edificio mai costruito di carta, incendiato dopo 24 ore, per sollevare le questioni circa la mancanza dell’arte nella nostra vita quotidiana e ribadirne la sua necessità
23
gennaio 2004
Alfredo Jaar – It is difficult
23 gennaio 2004
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Vernissage
23 Gennaio 2004, ore 18.30
Autore