Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marina Anedda – Carne Scialare
È l’aspetto provocatorio e sensuale del Carnevale che l’obiettivo di Marina Anedda ritrae in Carne Scialare, 60 immagini in bianco e nero in mostra al Centro Comunale d’Arte e Cultura EXMA’ di Cagliari.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
È l’aspetto provocatorio e sensuale del Carnevale che l’obiettivo di Marina Anedda ritrae in Carne Scialare, 60 immagini in bianco e nero in mostra al Centro Comunale d’Arte e Cultura EXMA’ di Cagliari.
La mostra Carne Scialare, curata da Margherita Coppola e allestita da Bruno Meloni, con la consulenza scientifica di Gabriella del Re, verrà inaugurata sabato 14 febbraio, e resterà aperta al pubblico fino al 14 marzo 2004. Sarà visitabile dal martedì alla domenica con orario continuato, dalle ore 9,00 alle 20,00.
Insinuandosi tra i teli e gli specchi della Chiesa di Santa Restituta, sede dell’associazione Gioc (Gioventù italiana operaia cattolica), tradizionale organizzatrice del Carnevale del suggestivo quartiere di Stampace a Cagliari, ai piedi del Castello, Marina Anedda racconta in una dimensione silenziosa, quasi intimista, soprattutto il tempo e i momenti della preparazione delle maschere e della vestizione.
Tra i broccati distesi per delimitare l’altare, davanti ai Crocefissi e alle immagini dei Santi, i ragazzi si spogliano, si passano il trucco sul viso, indossano le maschere della festa. E il tempio religioso assume le sembianze di un boudoir per travestiti. Il carnem levare dei latini, che indicava l’astensione dei cibi di carne del successivo periodo quaresimale, diventa ai giorni nostri l’esasperata ostentazione della sensualità. Un tempo eversiva, poiché impedisce l’identificazione, e dunque repressa, la maschera si fa qui posa del corpo, superamento del limite posto dal genere.
Se il Carnevale è tempo cristiano, di certo non è espressione del sentimento religioso ispirato alla cristianità. Eppure, a Stampace, tra profano e sacro persiste un legame profondo.
Su Gattu, Sa Panettera e su Caddemini, maschere tipiche della tradizione cagliaritana, resistono a fatica davanti alla dimensione contemporanea eminentemente carnale e voyeuristica del travestitismo, come se il ribaltamento delle norme etiche condivise, il capovolgimento temporaneo della regola, l’eversione che stravolge l’ordine delle cose mutandone il volto, concetti attraverso i quali il Carnevale è stato comunemente interpretato, fossero anch’essi mutati in fatto personale, riguardante l’intimo rapporto tra il sé e il proprio corpo.
Marina Anedda
Originaria di Nurri (Nuoro), Marina Anedda conduce la sua ricerca nel campo della fotografia da oltre un ventennio. Particolarmente legata alla tradizione della sua isola, ne coglie aspetti originali e attuali. Tra i suoi lavori si segnalano il reportage sul territorio di Villasimius ispirato al diario di viaggio del filosofo tedesco Ernst Jünger, le ricerche sul lavoro artigiano: il ciclo della panificazione, la lavorazione della filigrana e il lavoro pastorale nella Barbagia-Sarcidano; il reportage sui quartieri storici di Cagliari, quello sul rapporto uomo-fiume nel territorio dell'Alta valle del Flumendosa e il reportage sulle maggiori feste popolari della Sardegna (Sartiglia, Ardia, Sant'Efiso, Settimana Santa). Per Tiscali documenta i lavori di costruzione della nuova sede, “Sa Illetta Campus”, a Cagliari.
Pubblicazioni
1985: collabora con sue immagini alla realizzazione del volume di Paolo Pillonca “Sardegna Segreta” edito dalla Newton Compton.
1986: collabora alla realizzazione dell’Almanacco di Cagliari.
1989: collabora alla realizzazione del volume “Carnevale in Sardegna” edito dalla 2D Mediterranea.
1990: realizzato le immagini pubblicate nella “Guida ai quartieri storici di Cagliari: Villanova”. Ed. AIPSA
1999: collabora alla realizzazione del libro "Gente di Miniera " di Dario Coletti edito da Poliedro (NU)
2002: pubblica il libro "Illador - Ernst Junger, Villasimius 1954" - Ed. Navicella
2002: pubblica il libro "Tu nos, Ephysi, protege" - Ed. Navicella
Mostre
1984: Nuoro - mostra fotografica sulla cultura materiale nel territorio del Sarcidano-Barbagia di Seulo
1984 -1988: ha realizzato diverse mostre nei comuni in cui ha condotto le proprie ricerche fotografiche
1992: Cagliari - mostra dal titolo “A nostra immagine” - Libreria delle Donne
1999: Torino - sue immagini, nate dalla osservazione della “memoria gestuale” dei pastori, sono inserite nel progetto “Freezone” – L’Europa dei popoli e delle differenze culturali ed esposte presso il Palazzo Cisterna
2000: Cagliari – Mostra personale sulla “Festa di Sant’Efisio”. – Cripta di Santa Restituta
2001: Spoleto – Mostra personale sulla “Festa di Sant’Efisio” – Palazzo Collicola
2002: Cagliari – Mostra personale dal titolo "Illador - Ernst Junger, Villasimius 1954 - EXMA'.
2002: Spoleto, Festival dei due Mondi - Mostra personale dal titolo "Illador - Ernst Junger a Villasimius, 1954”.
2002: Tortoli (NU) – Museo di Arte Contemporanea - Mostra personale dal titolo "Illador - Ernst Junger a Villasimius, 1954”.
2003- Sedilo (OR)- Mostra personale dal titolo “ Il sogno di Costantino “
La mostra Carne Scialare, curata da Margherita Coppola e allestita da Bruno Meloni, con la consulenza scientifica di Gabriella del Re, verrà inaugurata sabato 14 febbraio, e resterà aperta al pubblico fino al 14 marzo 2004. Sarà visitabile dal martedì alla domenica con orario continuato, dalle ore 9,00 alle 20,00.
Insinuandosi tra i teli e gli specchi della Chiesa di Santa Restituta, sede dell’associazione Gioc (Gioventù italiana operaia cattolica), tradizionale organizzatrice del Carnevale del suggestivo quartiere di Stampace a Cagliari, ai piedi del Castello, Marina Anedda racconta in una dimensione silenziosa, quasi intimista, soprattutto il tempo e i momenti della preparazione delle maschere e della vestizione.
Tra i broccati distesi per delimitare l’altare, davanti ai Crocefissi e alle immagini dei Santi, i ragazzi si spogliano, si passano il trucco sul viso, indossano le maschere della festa. E il tempio religioso assume le sembianze di un boudoir per travestiti. Il carnem levare dei latini, che indicava l’astensione dei cibi di carne del successivo periodo quaresimale, diventa ai giorni nostri l’esasperata ostentazione della sensualità. Un tempo eversiva, poiché impedisce l’identificazione, e dunque repressa, la maschera si fa qui posa del corpo, superamento del limite posto dal genere.
Se il Carnevale è tempo cristiano, di certo non è espressione del sentimento religioso ispirato alla cristianità. Eppure, a Stampace, tra profano e sacro persiste un legame profondo.
Su Gattu, Sa Panettera e su Caddemini, maschere tipiche della tradizione cagliaritana, resistono a fatica davanti alla dimensione contemporanea eminentemente carnale e voyeuristica del travestitismo, come se il ribaltamento delle norme etiche condivise, il capovolgimento temporaneo della regola, l’eversione che stravolge l’ordine delle cose mutandone il volto, concetti attraverso i quali il Carnevale è stato comunemente interpretato, fossero anch’essi mutati in fatto personale, riguardante l’intimo rapporto tra il sé e il proprio corpo.
Marina Anedda
Originaria di Nurri (Nuoro), Marina Anedda conduce la sua ricerca nel campo della fotografia da oltre un ventennio. Particolarmente legata alla tradizione della sua isola, ne coglie aspetti originali e attuali. Tra i suoi lavori si segnalano il reportage sul territorio di Villasimius ispirato al diario di viaggio del filosofo tedesco Ernst Jünger, le ricerche sul lavoro artigiano: il ciclo della panificazione, la lavorazione della filigrana e il lavoro pastorale nella Barbagia-Sarcidano; il reportage sui quartieri storici di Cagliari, quello sul rapporto uomo-fiume nel territorio dell'Alta valle del Flumendosa e il reportage sulle maggiori feste popolari della Sardegna (Sartiglia, Ardia, Sant'Efiso, Settimana Santa). Per Tiscali documenta i lavori di costruzione della nuova sede, “Sa Illetta Campus”, a Cagliari.
Pubblicazioni
1985: collabora con sue immagini alla realizzazione del volume di Paolo Pillonca “Sardegna Segreta” edito dalla Newton Compton.
1986: collabora alla realizzazione dell’Almanacco di Cagliari.
1989: collabora alla realizzazione del volume “Carnevale in Sardegna” edito dalla 2D Mediterranea.
1990: realizzato le immagini pubblicate nella “Guida ai quartieri storici di Cagliari: Villanova”. Ed. AIPSA
1999: collabora alla realizzazione del libro "Gente di Miniera " di Dario Coletti edito da Poliedro (NU)
2002: pubblica il libro "Illador - Ernst Junger, Villasimius 1954" - Ed. Navicella
2002: pubblica il libro "Tu nos, Ephysi, protege" - Ed. Navicella
Mostre
1984: Nuoro - mostra fotografica sulla cultura materiale nel territorio del Sarcidano-Barbagia di Seulo
1984 -1988: ha realizzato diverse mostre nei comuni in cui ha condotto le proprie ricerche fotografiche
1992: Cagliari - mostra dal titolo “A nostra immagine” - Libreria delle Donne
1999: Torino - sue immagini, nate dalla osservazione della “memoria gestuale” dei pastori, sono inserite nel progetto “Freezone” – L’Europa dei popoli e delle differenze culturali ed esposte presso il Palazzo Cisterna
2000: Cagliari – Mostra personale sulla “Festa di Sant’Efisio”. – Cripta di Santa Restituta
2001: Spoleto – Mostra personale sulla “Festa di Sant’Efisio” – Palazzo Collicola
2002: Cagliari – Mostra personale dal titolo "Illador - Ernst Junger, Villasimius 1954 - EXMA'.
2002: Spoleto, Festival dei due Mondi - Mostra personale dal titolo "Illador - Ernst Junger a Villasimius, 1954”.
2002: Tortoli (NU) – Museo di Arte Contemporanea - Mostra personale dal titolo "Illador - Ernst Junger a Villasimius, 1954”.
2003- Sedilo (OR)- Mostra personale dal titolo “ Il sogno di Costantino “
14
febbraio 2004
Marina Anedda – Carne Scialare
Dal 14 febbraio al 14 marzo 2004
fotografia
Location
EXMA’
Cagliari, Via San Lucifero, 71, (Cagliari)
Cagliari, Via San Lucifero, 71, (Cagliari)
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica: dalle ore 9 alle 20
Vernissage
14 Febbraio 2004, ore 18