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Tam Ochiai – Flocculescent
In occasione della sua seconda personale alla galleria francesca kaufmann, il pittore giapponese Tam Ochiai presenta la mostra Flocculescent. Il titolo, neologismo creato dall’artista fondendo i due aggettivi Flocculent e Florescent, è volutamente oscuro e per questo in grado di evocare suggestioni ambigue.
Comunicato stampa
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Tam Ochiai è nato a Yokohama nel 1967. Attualmente vive e lavora a New York.
In occasione della sua seconda personale alla galleria francesca kaufmann, il pittore giapponese Tam Ochiai presenta la mostra Flocculescent. Il titolo, neologismo creato dall'artista fondendo i due aggettivi Flocculent e Florescent, è volutamente oscuro e per questo in grado di evocare suggestioni ambigue, legate all'idea di colori forti in contrasto con l'atmosfera ovattata di paesaggi coperti di neve. Su questo gioco linguistico e sensoriale si basa l'intera concezione della mostra, per la quale Ochiai ha appositamente creato alcuni quadri di grandi dimensioni e un lungo polittico composto da una decina di piccole tele.
Nonostante l'incontenibile passione dell'artista per la cultura pop e l'ossessività tipicamente nipponica per tutto ciò che viene dall'Occidente, la pittura di Tam Ochiai è una pittura evocativa che affonda le radici nella tradizione grafica giapponese. In un certo senso i suoi quadri sono un mix perfetto delle due culture che lo hanno formato, quella del suo paese natale, e in particolar modo della sua capitale, dove è cresciuto ed è rimasto fino ai vent'anni, e quella del paese dove si è trasferito successivamente, gli Stati Uniti, e dove ha compiuto gli studi d'arte. La sua è una pittura fragile e delicata, fatta di segni leggeri e di colori evanescenti sapientemente fusi, fatta di equilibri tra vuoti e pieni, tra sfondi accennati e figure in primo piano che sembrano appena affiorare da paesaggi lontani. Questa sensibilità tutta orientale si accompagna ad una scelta dei soggetti più vicina alla cultura occidentale, a cui Ochiai ha sempre attinto a piene mani. La moda e il mondo luccicante che la circonda, il cinema francese degli anni '60 e la musica rock sono temi che ricorrono costantemente nei suoi quadri, a volte giocando il ruolo di protagonisti assoluti, a volte comparendo solamente come citazioni.
I lavori proposti dall'artista in quest'occasione rappresentano una specie di sintesi di tutto il suo percorso e di quello che fino ad ora lo ha maggiormente influenzato. Avvolte da un'aura leggera e misteriosa, le tele di Tam Ochiai sembrano emergere da un immaginario onirico, offrendoci personaggi e atmosfere ambigui, carichi di strane e indecifrabili simbologie, come le giovani geishe contemporanee, sottili ed eteree, che ci guardano, in piedi, immobili, tenendo in mano un mazzo di fiori o portando un gattino sulla spalla e giocando la sua coda attorno al collo come fosse una sciarpa.
In occasione della sua seconda personale alla galleria francesca kaufmann, il pittore giapponese Tam Ochiai presenta la mostra Flocculescent. Il titolo, neologismo creato dall'artista fondendo i due aggettivi Flocculent e Florescent, è volutamente oscuro e per questo in grado di evocare suggestioni ambigue, legate all'idea di colori forti in contrasto con l'atmosfera ovattata di paesaggi coperti di neve. Su questo gioco linguistico e sensoriale si basa l'intera concezione della mostra, per la quale Ochiai ha appositamente creato alcuni quadri di grandi dimensioni e un lungo polittico composto da una decina di piccole tele.
Nonostante l'incontenibile passione dell'artista per la cultura pop e l'ossessività tipicamente nipponica per tutto ciò che viene dall'Occidente, la pittura di Tam Ochiai è una pittura evocativa che affonda le radici nella tradizione grafica giapponese. In un certo senso i suoi quadri sono un mix perfetto delle due culture che lo hanno formato, quella del suo paese natale, e in particolar modo della sua capitale, dove è cresciuto ed è rimasto fino ai vent'anni, e quella del paese dove si è trasferito successivamente, gli Stati Uniti, e dove ha compiuto gli studi d'arte. La sua è una pittura fragile e delicata, fatta di segni leggeri e di colori evanescenti sapientemente fusi, fatta di equilibri tra vuoti e pieni, tra sfondi accennati e figure in primo piano che sembrano appena affiorare da paesaggi lontani. Questa sensibilità tutta orientale si accompagna ad una scelta dei soggetti più vicina alla cultura occidentale, a cui Ochiai ha sempre attinto a piene mani. La moda e il mondo luccicante che la circonda, il cinema francese degli anni '60 e la musica rock sono temi che ricorrono costantemente nei suoi quadri, a volte giocando il ruolo di protagonisti assoluti, a volte comparendo solamente come citazioni.
I lavori proposti dall'artista in quest'occasione rappresentano una specie di sintesi di tutto il suo percorso e di quello che fino ad ora lo ha maggiormente influenzato. Avvolte da un'aura leggera e misteriosa, le tele di Tam Ochiai sembrano emergere da un immaginario onirico, offrendoci personaggi e atmosfere ambigui, carichi di strane e indecifrabili simbologie, come le giovani geishe contemporanee, sottili ed eteree, che ci guardano, in piedi, immobili, tenendo in mano un mazzo di fiori o portando un gattino sulla spalla e giocando la sua coda attorno al collo come fosse una sciarpa.
15
gennaio 2004
Tam Ochiai – Flocculescent
Dal 15 gennaio al 29 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
KAUFMANN REPETTO
Milano, Via Di Porta Tenaglia, 7, (Milano)
Milano, Via Di Porta Tenaglia, 7, (Milano)
Vernissage
15 Gennaio 2004, h. 19.00
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