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Mario Vespasiani – The Dreamers
Osservando il nuovo ciclo di Mario Vespasiani ciò che salta immediatamente all’occhio è il cambiamento repentino subìto dal lavoro. Un’evoluzione radicale che segna un distacco brutale con il passato, un cordone ombelicale che mentre si rompe libera l’artista proiettandolo verso un futuro nuovo ed inatteso
Comunicato stampa
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Osservando il nuovo ciclo di Mario Vespasiani ciò che salta immediatamente all’occhio è il cambiamento repentino
subìto dal lavoro. Un’evoluzione radicale che segna un distacco brutale con il passato, un cordone ombelicale che mentre si rompe libera l’artista proiettandolo verso un futuro nuovo ed inatteso.
Un'esperienza nuova che si esplicita nella rottura di un rapporto di ciclicità in cui l’effetto fotografico dell’opera finita si ricongiungeva agli scatti preparatori del lavoro stesso.
La patina lucida scompare lasciando spazio ad una dimensione nuova in cui l’artista si riappropria del colore e delle forme che meno puliti diventano testimoni di un forte istinto
gestuale . Sgocciolature accostate a pennellate cariche che sbattono con forza il colore sulla tela, facendo convivere studio e approssimazione dimostrano l’urgenza del ritorno ad un contatto diretto ed incondizionato, senza limiti né mediazioni, con il soggetto, con i materiali, con l’opera.
Vespasiani uccide , con l’eliminazione della patina lucida, l’aspirazione alla perfezione, cercando il massimo della propria potenza espressiva.
Il ciclo The Dreamers diventa, quindi, portavoce della nuova ricerca. Un progetto complesso in cui escono allo scoperto tutte le fasi che da sempre caratterizzano il suo lavoro dalla scelta dei modelli al quadro finito passando attraverso la performance, le fotografie in studio, la rielaborazione digitale e infine, la pittura.
Il soggetto stesso smette di essere quasi pretestuoso, partecipando intensamente a tutta quella carica emozionale che la (nuova) pittura di Vespasiani riesce a trasmettere. In questo caso sono le ansie ed i malesseri giovanili - ispirati da un film di Bernardo
Bertolucci - a prendere corpo sulla tela, tra sguardi distanti, atmosfere sospese e corpi seminudi.
subìto dal lavoro. Un’evoluzione radicale che segna un distacco brutale con il passato, un cordone ombelicale che mentre si rompe libera l’artista proiettandolo verso un futuro nuovo ed inatteso.
Un'esperienza nuova che si esplicita nella rottura di un rapporto di ciclicità in cui l’effetto fotografico dell’opera finita si ricongiungeva agli scatti preparatori del lavoro stesso.
La patina lucida scompare lasciando spazio ad una dimensione nuova in cui l’artista si riappropria del colore e delle forme che meno puliti diventano testimoni di un forte istinto
gestuale . Sgocciolature accostate a pennellate cariche che sbattono con forza il colore sulla tela, facendo convivere studio e approssimazione dimostrano l’urgenza del ritorno ad un contatto diretto ed incondizionato, senza limiti né mediazioni, con il soggetto, con i materiali, con l’opera.
Vespasiani uccide , con l’eliminazione della patina lucida, l’aspirazione alla perfezione, cercando il massimo della propria potenza espressiva.
Il ciclo The Dreamers diventa, quindi, portavoce della nuova ricerca. Un progetto complesso in cui escono allo scoperto tutte le fasi che da sempre caratterizzano il suo lavoro dalla scelta dei modelli al quadro finito passando attraverso la performance, le fotografie in studio, la rielaborazione digitale e infine, la pittura.
Il soggetto stesso smette di essere quasi pretestuoso, partecipando intensamente a tutta quella carica emozionale che la (nuova) pittura di Vespasiani riesce a trasmettere. In questo caso sono le ansie ed i malesseri giovanili - ispirati da un film di Bernardo
Bertolucci - a prendere corpo sulla tela, tra sguardi distanti, atmosfere sospese e corpi seminudi.
11
gennaio 2004
Mario Vespasiani – The Dreamers
Dall'undici gennaio al 06 febbraio 2004
giovane arte
Location
GALLERIA FRANCO MARCONI
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
tutti i giorni 17/20 chiuso domenica
Vernissage
11 Gennaio 2004, ore 18,30
Autore