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Pierpaolo Campanini
La personale di Pierpaolo Campanini propone tre dipinti ad olio e numerosi lucidi in bianco e nero
Comunicato stampa
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Il progetto Spazio Aperto della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, reso possibile grazie al generoso contributo della Regione Emilia Romagna che annualmente sostiene le iniziative proposte dalla Curatrice del Progetto Dede Auregli, presenta la mostra di Pierpaolo Campanini.
La personale di Pierpaolo Campanini propone tre dipinti ad olio e numerosi lucidi in bianco e nero. I tre quadri di ampie dimensioni raffigurano ognuno, su fondo neutro, un aggregato costituito da oggetti, coperture, tiranti ed involucri di diversa natura. Il risultato visivo, nel suo complesso, riconduce all'idea di un accostamento ed interazione di molti elementi di diversa origine, che però non formano un oggetto compiuto e riconoscibile. Sarà in mostra anche un ampio vetro illuminato a disposizione del pubblico nella funzione di macro visore, per potere osservare i lucidi in bianco e nero: scritte realizzate tramite lettering differenti, immagini di pseudo- accessori la cui utilità non appare chiara, dettagli di sculture e calchi costituiscono solo alcune delle sollecitazioni visive proposte allo spettatore. Si tratta infatti di un'ampia panoramica ideata all'insegna di una positiva frammentazione e diversificazione. Punto di partenza e filo conduttore segreto dell'evento espositivo è l'aura di leggenda che avvolge la meteorite rinvenuta nel 1824 a Renazzo, località della provincia bolognese.
Le opere di Pierpaolo Campanini, realizzate attraverso un metodo che utilizza tecniche diverse ma complementari, quali la fotografia e la pittura, sono il risultato di un’operazione complessa che si articola in fasi diverse. La costruzione del modello tridimensionale, la sua messa in scena, lo scatto fotografico e infine la trasposizione su tela.
Le ambiziose costruzioni fantastiche di Campanini, sono prive di una dimensione temporale definita e divengono luoghi irreali, finzioni sintetiche connotate da atmosfere rarefatte.
Gli oggetti così sospesi nel tempo e nello spazio creano delle affascinanti “scenografie” virtuali che da un lato evocano forme conosciute ma dall’altro non corrispondono a nulla di esperibile.
Architetture artificiali, spazi dell’immaginazione e dimensioni sospese di oggetti e strutture alle quali è impossibile attribuire una funzione.
La personale di Pierpaolo Campanini propone tre dipinti ad olio e numerosi lucidi in bianco e nero. I tre quadri di ampie dimensioni raffigurano ognuno, su fondo neutro, un aggregato costituito da oggetti, coperture, tiranti ed involucri di diversa natura. Il risultato visivo, nel suo complesso, riconduce all'idea di un accostamento ed interazione di molti elementi di diversa origine, che però non formano un oggetto compiuto e riconoscibile. Sarà in mostra anche un ampio vetro illuminato a disposizione del pubblico nella funzione di macro visore, per potere osservare i lucidi in bianco e nero: scritte realizzate tramite lettering differenti, immagini di pseudo- accessori la cui utilità non appare chiara, dettagli di sculture e calchi costituiscono solo alcune delle sollecitazioni visive proposte allo spettatore. Si tratta infatti di un'ampia panoramica ideata all'insegna di una positiva frammentazione e diversificazione. Punto di partenza e filo conduttore segreto dell'evento espositivo è l'aura di leggenda che avvolge la meteorite rinvenuta nel 1824 a Renazzo, località della provincia bolognese.
Le opere di Pierpaolo Campanini, realizzate attraverso un metodo che utilizza tecniche diverse ma complementari, quali la fotografia e la pittura, sono il risultato di un’operazione complessa che si articola in fasi diverse. La costruzione del modello tridimensionale, la sua messa in scena, lo scatto fotografico e infine la trasposizione su tela.
Le ambiziose costruzioni fantastiche di Campanini, sono prive di una dimensione temporale definita e divengono luoghi irreali, finzioni sintetiche connotate da atmosfere rarefatte.
Gli oggetti così sospesi nel tempo e nello spazio creano delle affascinanti “scenografie” virtuali che da un lato evocano forme conosciute ma dall’altro non corrispondono a nulla di esperibile.
Architetture artificiali, spazi dell’immaginazione e dimensioni sospese di oggetti e strutture alle quali è impossibile attribuire una funzione.
23
gennaio 2004
Pierpaolo Campanini
Dal 23 gennaio al 29 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
SALA MAGGIORE EX GAM
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Orario di apertura
martedì - domenica dalle 10 alle 19. Lunedì 13-19
Vernissage
23 Gennaio 2004, ore 18
Editore
PENDRAGON
Autore
Curatore