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Perino & Vele
La mostra proposta al PAC di Palazzo Massari di Ferrara è la loro prima antologica. Con la presenza di circa una quarantina di opere realizzate dal 1997 a oggi, questa rassegna si delinea come il primo vero momento di riflessione critica sulla loro poetica.
Comunicato stampa
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Emiliano Perino (New York, 1973) e Luca Vele (Rotondi - Avellino, 1975) lavorano assieme dal 1994, e costituiscono uno tra i più interessanti sodalizi artistici del panorama artistico nazionale, tanto da meritarsi la presenza alla XLVIII Biennale di Venezia curata da Harald Szeeman e imporsi all'attenzione del pubblico e del collezionismo internazionali.
La mostra proposta al PAC di Palazzo Massari di Ferrara è la loro prima antologica. Con la presenza di circa una quarantina di opere realizzate dal 1997 a oggi, questa rassegna si delinea come il primo vero momento di riflessione critica sulla loro poetica che, per quanto giovane, mostra una progressiva maturazione e una consapevole trasformazione, manifestando con chiarezza la volontà dei due artisti di sapersi interrogare sulla loro opera, rifiutando fin da subito quegli stereotipi che, per quanto di successo, li avrebbero condannati a un facile manierismo di se stessi. Nell'arco di soli sei anni (tanto è l'intervallo temporale messo in mostra) è possibile registrare l'evoluzione e al contempo il rigore e la continuità dei due artisti, nonché percorrere assieme a loro una ricerca che sa dialogare con la contemporaneità, ma soprattutto con l'autenticità.
Oltre all'ironia, al linguaggio semplice ma contemporaneamente spiazzante, colpisce di Perino & Vele la scelta della cartapesta, cioè di una tecnica tradizionale e apparentemente anacronistica, per la produzione dei loro oggetti. Giustamente Angela Tecce, curatrice della rassegna, sottolinea che questo non è, ''Per dei giovani artisti, senza significato, oggi; significa aver rinunciato consapevolmente alla scorciatoia che per molti è la video arte, alla pretestuosa modernità dell'informatica, al mezzo audiovisivo come gesto autistico. Ne sono ben consapevoli, al punto da 'simulare', nelle opere bidimensionali, un reticolo cartesiano (simbolo della vettorialità che soggiace alla produzione formale computerizzata), reticolo che si inarca e deforma nella definizione prospettica della tridimensionalità ma che si posa, come una rete, o una ragnatela, sulle opere scultoree. Come la paziente struttura base di una ragnatela, su cui si andranno ad innestare più complesse geometrie, così il reticolo che percorre le superfici delle opere plastiche individua in modo quasi ossessivo le linee-forza della strutturazione della massa, i percorsi che ne governano la configurazione e il dispiegarsi tridimensionale.''
La mostra proposta al PAC di Palazzo Massari di Ferrara è la loro prima antologica. Con la presenza di circa una quarantina di opere realizzate dal 1997 a oggi, questa rassegna si delinea come il primo vero momento di riflessione critica sulla loro poetica che, per quanto giovane, mostra una progressiva maturazione e una consapevole trasformazione, manifestando con chiarezza la volontà dei due artisti di sapersi interrogare sulla loro opera, rifiutando fin da subito quegli stereotipi che, per quanto di successo, li avrebbero condannati a un facile manierismo di se stessi. Nell'arco di soli sei anni (tanto è l'intervallo temporale messo in mostra) è possibile registrare l'evoluzione e al contempo il rigore e la continuità dei due artisti, nonché percorrere assieme a loro una ricerca che sa dialogare con la contemporaneità, ma soprattutto con l'autenticità.
Oltre all'ironia, al linguaggio semplice ma contemporaneamente spiazzante, colpisce di Perino & Vele la scelta della cartapesta, cioè di una tecnica tradizionale e apparentemente anacronistica, per la produzione dei loro oggetti. Giustamente Angela Tecce, curatrice della rassegna, sottolinea che questo non è, ''Per dei giovani artisti, senza significato, oggi; significa aver rinunciato consapevolmente alla scorciatoia che per molti è la video arte, alla pretestuosa modernità dell'informatica, al mezzo audiovisivo come gesto autistico. Ne sono ben consapevoli, al punto da 'simulare', nelle opere bidimensionali, un reticolo cartesiano (simbolo della vettorialità che soggiace alla produzione formale computerizzata), reticolo che si inarca e deforma nella definizione prospettica della tridimensionalità ma che si posa, come una rete, o una ragnatela, sulle opere scultoree. Come la paziente struttura base di una ragnatela, su cui si andranno ad innestare più complesse geometrie, così il reticolo che percorre le superfici delle opere plastiche individua in modo quasi ossessivo le linee-forza della strutturazione della massa, i percorsi che ne governano la configurazione e il dispiegarsi tridimensionale.''
06
dicembre 2003
Perino & Vele
Dal 06 dicembre 2003 al 22 febbraio 2004
Location
PAC – PALAZZO MASSARI
Ferrara, Corso Porta Mare, 5, (Ferrara)
Ferrara, Corso Porta Mare, 5, (Ferrara)
Biglietti
Intero: 2,00 euro Ridotto: 1,60 euro
Orario di apertura
9.00 - 13.00 / 15.00 - 18.00
Aperto tutti i giorni, chiuso il lunedì
Vernissage
6 Dicembre 2003, ore 18,30