Ci sono due momenti che caratterizzano questa operazione artistica: un grande puzzle (mt.3x2 circa) composto da 27 (tante quante sono gli artisti) grandi tessere che comporranno un’immagine complessiva dai molteplici linguaggi e non sappiamo fino a quando verrà assemblata se avrà un corpo linguistico con basi comuni oppure ispirerà osservandola una possibile babele visiva, ma possiamo stabilire fin d’ora che il minimo comune denominatore è da ricercare nel rapporto etico che ogni artista qui presente ha con l’arte.
L’altro momento della mostra consiste in piccoli puzzle di cartoncino dipinti, uno da ogni artista, e che potranno essere ricomposti nella tradizione di questi giochi dagli acquirenti, amatori o collezionisti perché in questo caso si potrà godere di un gioco che è un’opera unica.
Inoltre viene esposta una piccola scultura da viaggio di Bruno Munari come omaggio all’artista che nel mondo tra le altre cose è riconosciuto quale padre dell’arte totale, colui che ha saputo unire “gioco” e conoscenza.