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La storia personale di Steve Jobs e di come ha fondato Apple, la sua azienda multimilionaria, affascina tutti sin dal momento del suo boom. Partito negli anni settanta dal garage della sua casa, Mr Jobs è diventato negli anni un mito, e con il suo motto “Stay Hungry, stay foolish”, ha rappresentato il modo di vivere di una nuova generazione di yuppies, e di giovani rampanti americani e non solo. Forse più per il mito e per il feticismo che gli oggetti con la “mela” scatenano nei fan della categoria, le vendite degli storici prototipi dei primi computer Apple raggiungono sempre record inaspettati.
L’ultima ad entrare nella lista è la vendita avvenuta nella recente asta di Christie’s in cui un Apple-1 del 1976, perfettamente funzionante, comprato all’epoca per 600 dollari è stato battuto a 360mila dollari.
Il computer di antiquariato è corredato di ricevuta autografa di Steve Jobs. E non è neanche una delle cifre più alte mai pagate per un prototipo simile. Lo scorso ottobre la Henry Ford Foundation ha sborsato 905 mila dollari per acquistare un Apple-1 dello stesso periodo. Pare che solo meno di cinquanta Apple-1 siano ancora in circolazione delle poche centinaia prodotte nei tempi del lancio della compagnia, e solo pochissimi sono funzionanti, quindi dall’enorme valore.