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Dado a Punte
Il progetto prevede l’esposizione di un’edizione di stampe originali di Alessandra Angelini, che traggono ispirazione dalle poesie inedite di Gilberto Isella. Le stampe sono accompagnate da un testo in prosa di Matteo Collura, giornalista e scrittore.
Comunicato stampa
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L’intervento di Alessandra Angelini, ispirato dalla più recente ed inedita produzione poetica di Gilberto Isella, nasce da una attenta riflessione sul testo poetico e consiste in una interpretazione grafica in cui la parola e i significati concettuali ed emotivi che essa evoca, trovano una traduzione nel segno inciso e nella ritmica dell’impaginazione.
DADO A PUNTE, impossibile elemento, che peraltro esiste nella parola del poeta, è stato scelto come titolo dell’ edizione. Tratto da un verso contenuto in una delle poesie della cartella, appare in copertina attraverso un “ disegno - segno “ dell’ artista, e apre il percorso della raccolta. Le tecniche incisorie, le diverse modulazioni dei segni, la ricerca cromatica svolta all’interno della scala dei grigi, dell’oro e dell’argento, alludono ai significati più profondi del verso e della sua lettura. Anche i formati delle matrici, creati per l’occasione (un gioco di triangoli e rettangoli, variamente composti in fase di stampa), contribuiscono a questo opera di restituzione del testo poetico.
Come afferma lo scrittore e giornalista, Matteo Collura, il cui testo apre la lettura della raccolta: “ molto spirito ho trovato in questi versi di Gilberto Isella; altrettanto nelle opere grafiche di Alessandra Angelini che li accompagnano come certe creazioni musicali fanno con il buon cinema: una colonna visiva, insomma, capace di trasmettere sensazioni che la parola scritta prepara, annuncia, istiga”.
L’edizione è realizzata in una tiratura complessiva di 70 esemplari, tutti numerati e firmati dall’artista. Le prime 10 copie della tiratura, costituiscono l’edizione di lusso e sono arricchite da una tecnica mista originale dell’artista e da una lirica autografa del poeta.
Secondo la tradizione propria alla stampa originale, la composizione dei testi è stata realizzata in caratteri mobili, con torchi tipografici. L’edizione è interamente stampata su carta a mano Hahnemulhe.
Gilberto Isella
Laureato in lettere italiane e filosofia all'Università di Ginevra, insegna italiano in un liceo di Lugano. È coredattore della rivista di cultura "Bloc notes" e membro del PEN-club internazionale. Collabora a giornali e riviste svizzeri e italiani con articoli di critica letteraria. In veste di autore è stato invitato alla Buchmesse di Francoforte (1998) e al Salone del Libro di Torino (2001, 2002). Attivo come saggista, si è occupato di autori del passato (Dante, Boccaccio, Ariosto) e contemporanei, soprattutto poeti quali Montale, Rebora, Bigongiari, Dupin. Ha curato un'antologia di scritti dell'artista Mario Marioni (Fogli vagabondi, Lugano, Casagrande, 1994) e tradotto una silloge del poeta svizzero-francese Charles Racine (Stupore celeste, Lugano, Casagrande, 2001). Ha pubblicato numerose opere poetiche. Tra le più recenti si segnalano: Apoteca, Torino, L'Angolo Manzoni Editrice, 1996; I boschi intorno a Sils Maria, Sondrio, L'officina del libro, 2000; Krebs, Balerna, Edizioni Ulivo, 2000; Nominare il caos, Locarno, Dadò Editore, 2001.
Alessandra Angelini
Diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive a Bereguardo, Pavia.
E’ titolare della cattedra di Tecniche dell’Incisione a indirizzo sperimentale presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Collabora con la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia e con alcuni Istituti Universitari d’Arte statunitensi. Tiene corsi di disegno di figura dal vero al CSIA - Centro Scolastico Industrie Artistiche di Lugano.
E’ inserita nel Repertorio degli Incisori Italiani nel Gabinetto Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo e nel Repertorio della Xilografia Italiana del Secondo Novecento.
La sua ricerca artistica, principalmente rivolta al mondo del colore e del segno, si realizza attraverso differenti linguaggi, talvolta fusi tra loro: pittura, incisione e stampa originale, scultura, fotografia, video, tecniche ibride.
Interessata alle consonanze tra arti figurative ed altre forme espressive (poesia, musica), ha realizzato in questo settore numerosi interventi di incisione e fotografia in collaborazione con musicisti e poeti, raccolti in edizioni d’arte, quali la Cartella Marecanta, con poesie di Enzo Mastrorilli, testo di Emilio Tadini (edizioni Giorgio Upiglio, Milano, 2000), la serie di luminografie su musiche di Mozart , per la quale è allo studio la realizzazione di un libro d’artista, L’Altro, cartella di stampe originali (edizione Atelier 14, Grafica Upiglio, Milano 2001). Le sue opere sono esposte in numerosi Musei e Fondazioni, tra i quali: la collezione di Stampe Antiche Bertarelli (Milano, Castello Sforzesco), la Civica Raccolta del Disegno, Città di Salò, il Museo Internazionale della Grafica di Francavilla al Mare (Inserito nella struttura del Museo Michetti), il Museo Cantonale di Lugano, il Museo di Villa dei Cedri, Bellinzona, il Museo Civico Ala Ponzone.
DADO A PUNTE
di Matteo Collura
Allorché Alessandra Angelini mi ha proposto di scrivere un testo che accompagnasse le sue opere grafiche ispirate ad alcune poesie di Gilberto Isella, mi è venuto di ricorrere a uno dei preziosi scritti sull'arte di Paul Valéry che dal 1934, per nostra fortuna, sono stati raccolti in volume. Ed ecco cosa ho subito trascritto da un discorso che il poeta tenne agli incisori francesi: "... l'arte più vicina allo spirito è dunque quella che ci rende il massimo delle nostre impressioni o delle nostre intenzioni col minimo dei mezzi sensibili... Bastano pochi tratti, poche incisioni, perché un viso, una campagna, non soltanto ci siano dati nelle loro sembianze, ma suggeriti al punto che il colore assente e la luce più ricca non manchino affatto. E a uno scrittore che non ignori il suo mestiere non bastano poche parole, un solo verso, per risvegliare nell'animo tutte le qualità delle cose, e persino tutte le armonie e le risonanze del ricordo di un momento particolare della vita?...".
Ecco che Valéry ci spiega, come meglio non si potrebbe, questo incontro tra un poeta e una disegnatrice,che è anche pittrice. Un testo poetico, un solo verso, una sola parola possono rappresentare il mondo. Questo lo sanno bene gli artisti che accettano la sfida di tradurre in immagine un testo, un verso, una parola. Lo sanno bene anche coloro i quali, con giusta responsabilità e adeguata competenza, esercitano la difficile professione dell'insegnare ai giovani i fondamenti della cultura. Non si può comprendere la letteratura, non si può avere idea della sua vera forza, anche nella ricerca e nell'affermazione della verità, se non la si apprende di pari passo col divenire delle arti visive e della musica, e del cinema, che delle arti, nel secolo in cui ci è stato dato nascere, è la sintesi più significativa.
La natura generatrice di stupori, dice Paul Valéry in quello stesso scritto, fa molte cose, e straordinarie. Ma per quanto feconda e prodiga possa essere, aggiunge il poeta, essa non ha inventato tutto. Ha lasciato all'uomo qualcosa, qualche occasione di creazione; ragion per cui vengono alla luce opere che essa ignora. E dunque conclude Valery: "Noi comunichiamo col bianco e il nero, da cui la natura non sa ricavare nulla. Non sa fare nulla con un po' d'inchiostro. Ha bisogno di un materiale letteralmente infinito. Noi invece di pochissime cose e, se possibile, di molto spirito".
Bene: molto spirito ho trovato in questi versi di Gilberto Isella; altrettanto nelle opere grafiche di Alessandra Angelini che li accompagnano come certe creazioni musicali fanno con il buon cinema. Una colonna visiva, insomma, capace di trasmettere sensazioni che la parola scritta prepara, annuncia, istiga.
Matteo Collura
DADO A PUNTE, impossibile elemento, che peraltro esiste nella parola del poeta, è stato scelto come titolo dell’ edizione. Tratto da un verso contenuto in una delle poesie della cartella, appare in copertina attraverso un “ disegno - segno “ dell’ artista, e apre il percorso della raccolta. Le tecniche incisorie, le diverse modulazioni dei segni, la ricerca cromatica svolta all’interno della scala dei grigi, dell’oro e dell’argento, alludono ai significati più profondi del verso e della sua lettura. Anche i formati delle matrici, creati per l’occasione (un gioco di triangoli e rettangoli, variamente composti in fase di stampa), contribuiscono a questo opera di restituzione del testo poetico.
Come afferma lo scrittore e giornalista, Matteo Collura, il cui testo apre la lettura della raccolta: “ molto spirito ho trovato in questi versi di Gilberto Isella; altrettanto nelle opere grafiche di Alessandra Angelini che li accompagnano come certe creazioni musicali fanno con il buon cinema: una colonna visiva, insomma, capace di trasmettere sensazioni che la parola scritta prepara, annuncia, istiga”.
L’edizione è realizzata in una tiratura complessiva di 70 esemplari, tutti numerati e firmati dall’artista. Le prime 10 copie della tiratura, costituiscono l’edizione di lusso e sono arricchite da una tecnica mista originale dell’artista e da una lirica autografa del poeta.
Secondo la tradizione propria alla stampa originale, la composizione dei testi è stata realizzata in caratteri mobili, con torchi tipografici. L’edizione è interamente stampata su carta a mano Hahnemulhe.
Gilberto Isella
Laureato in lettere italiane e filosofia all'Università di Ginevra, insegna italiano in un liceo di Lugano. È coredattore della rivista di cultura "Bloc notes" e membro del PEN-club internazionale. Collabora a giornali e riviste svizzeri e italiani con articoli di critica letteraria. In veste di autore è stato invitato alla Buchmesse di Francoforte (1998) e al Salone del Libro di Torino (2001, 2002). Attivo come saggista, si è occupato di autori del passato (Dante, Boccaccio, Ariosto) e contemporanei, soprattutto poeti quali Montale, Rebora, Bigongiari, Dupin. Ha curato un'antologia di scritti dell'artista Mario Marioni (Fogli vagabondi, Lugano, Casagrande, 1994) e tradotto una silloge del poeta svizzero-francese Charles Racine (Stupore celeste, Lugano, Casagrande, 2001). Ha pubblicato numerose opere poetiche. Tra le più recenti si segnalano: Apoteca, Torino, L'Angolo Manzoni Editrice, 1996; I boschi intorno a Sils Maria, Sondrio, L'officina del libro, 2000; Krebs, Balerna, Edizioni Ulivo, 2000; Nominare il caos, Locarno, Dadò Editore, 2001.
Alessandra Angelini
Diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive a Bereguardo, Pavia.
E’ titolare della cattedra di Tecniche dell’Incisione a indirizzo sperimentale presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Collabora con la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia e con alcuni Istituti Universitari d’Arte statunitensi. Tiene corsi di disegno di figura dal vero al CSIA - Centro Scolastico Industrie Artistiche di Lugano.
E’ inserita nel Repertorio degli Incisori Italiani nel Gabinetto Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo e nel Repertorio della Xilografia Italiana del Secondo Novecento.
La sua ricerca artistica, principalmente rivolta al mondo del colore e del segno, si realizza attraverso differenti linguaggi, talvolta fusi tra loro: pittura, incisione e stampa originale, scultura, fotografia, video, tecniche ibride.
Interessata alle consonanze tra arti figurative ed altre forme espressive (poesia, musica), ha realizzato in questo settore numerosi interventi di incisione e fotografia in collaborazione con musicisti e poeti, raccolti in edizioni d’arte, quali la Cartella Marecanta, con poesie di Enzo Mastrorilli, testo di Emilio Tadini (edizioni Giorgio Upiglio, Milano, 2000), la serie di luminografie su musiche di Mozart , per la quale è allo studio la realizzazione di un libro d’artista, L’Altro, cartella di stampe originali (edizione Atelier 14, Grafica Upiglio, Milano 2001). Le sue opere sono esposte in numerosi Musei e Fondazioni, tra i quali: la collezione di Stampe Antiche Bertarelli (Milano, Castello Sforzesco), la Civica Raccolta del Disegno, Città di Salò, il Museo Internazionale della Grafica di Francavilla al Mare (Inserito nella struttura del Museo Michetti), il Museo Cantonale di Lugano, il Museo di Villa dei Cedri, Bellinzona, il Museo Civico Ala Ponzone.
DADO A PUNTE
di Matteo Collura
Allorché Alessandra Angelini mi ha proposto di scrivere un testo che accompagnasse le sue opere grafiche ispirate ad alcune poesie di Gilberto Isella, mi è venuto di ricorrere a uno dei preziosi scritti sull'arte di Paul Valéry che dal 1934, per nostra fortuna, sono stati raccolti in volume. Ed ecco cosa ho subito trascritto da un discorso che il poeta tenne agli incisori francesi: "... l'arte più vicina allo spirito è dunque quella che ci rende il massimo delle nostre impressioni o delle nostre intenzioni col minimo dei mezzi sensibili... Bastano pochi tratti, poche incisioni, perché un viso, una campagna, non soltanto ci siano dati nelle loro sembianze, ma suggeriti al punto che il colore assente e la luce più ricca non manchino affatto. E a uno scrittore che non ignori il suo mestiere non bastano poche parole, un solo verso, per risvegliare nell'animo tutte le qualità delle cose, e persino tutte le armonie e le risonanze del ricordo di un momento particolare della vita?...".
Ecco che Valéry ci spiega, come meglio non si potrebbe, questo incontro tra un poeta e una disegnatrice,che è anche pittrice. Un testo poetico, un solo verso, una sola parola possono rappresentare il mondo. Questo lo sanno bene gli artisti che accettano la sfida di tradurre in immagine un testo, un verso, una parola. Lo sanno bene anche coloro i quali, con giusta responsabilità e adeguata competenza, esercitano la difficile professione dell'insegnare ai giovani i fondamenti della cultura. Non si può comprendere la letteratura, non si può avere idea della sua vera forza, anche nella ricerca e nell'affermazione della verità, se non la si apprende di pari passo col divenire delle arti visive e della musica, e del cinema, che delle arti, nel secolo in cui ci è stato dato nascere, è la sintesi più significativa.
La natura generatrice di stupori, dice Paul Valéry in quello stesso scritto, fa molte cose, e straordinarie. Ma per quanto feconda e prodiga possa essere, aggiunge il poeta, essa non ha inventato tutto. Ha lasciato all'uomo qualcosa, qualche occasione di creazione; ragion per cui vengono alla luce opere che essa ignora. E dunque conclude Valery: "Noi comunichiamo col bianco e il nero, da cui la natura non sa ricavare nulla. Non sa fare nulla con un po' d'inchiostro. Ha bisogno di un materiale letteralmente infinito. Noi invece di pochissime cose e, se possibile, di molto spirito".
Bene: molto spirito ho trovato in questi versi di Gilberto Isella; altrettanto nelle opere grafiche di Alessandra Angelini che li accompagnano come certe creazioni musicali fanno con il buon cinema. Una colonna visiva, insomma, capace di trasmettere sensazioni che la parola scritta prepara, annuncia, istiga.
Matteo Collura
11
dicembre 2003
Dado a Punte
Dall'undici al 19 dicembre 2003
arte contemporanea
Location
ISTITUTO SVIZZERO – SEDE DI MILANO
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 3, (Milano)
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 3, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 14.30-18.30
Vernissage
11 Dicembre 2003, ore 18.30, seguirà cocktail