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Nina – Un pudore erotico
Di forma sferica sono tutte le sculture ceramiche presentate. Nina si è lasciata prendere da questa forma ancestrale evocatrice della terra in tutta la sua pienezza. Una sfera primitiva che emana dolcezza, una sfera a volte misteriosa come l’origine del mondo e protettrice come il ventre di una madre.
Comunicato stampa
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Nina Khemchyan è nata a Erevan (Armenia) nel 1964, vive e lavora a Parigi. Ceramista, si è diplomata alla Accademia di Arti Plastiche di Erevan e successivamente all’ Ecole Nazionale des Arts Appliqués et Métiers d’Art di Parigi.
Di forma sferica sono tutte le sculture ceramiche presentate. Nina si è lasciata prendere da questa forma ancestrale evocatrice della terra in tutta la sua pienezza. Una sfera primitiva che emana dolcezza, una sfera a volte misteriosa come l’origine del mondo e protettrice come il ventre di una madre.
Attaccata alla purezza delle sue sfere mistiche, Nina le decora solo con due colori: il nero ed il bianco. Usa gli ossidi per alternare questo duo bicolore che permette al disegno di dominare interamente l’oggetto. Perché è in questo disegno che risiede tutta la bellezza dell’opera: nel disegno si esprime la forza creatrice di Nina.
A chi assiste alla mostra viene offerto il piacere di leggere la conversazione dei personaggi ritratti, nudi o più o meno vestiti con voiles leggeri. Tutto è aereo in questa armonia di corpi e di esseri: un mondo in movimento, sensuale, ma mai erotico.
In questa esuberanza di arabeschi i corpi si cercano, si allacciano, si desiderano senza mai rasentare la volgarità. In questo risiede il segreto di Nina che sembra sfiorare la lussuria senza nessuna oscenità. Ciò è dovuto alla purezza di questa linea a volte finita ed infinita, accarezzante ed incisiva, forte e fragile … come Nina.
Di forma sferica sono tutte le sculture ceramiche presentate. Nina si è lasciata prendere da questa forma ancestrale evocatrice della terra in tutta la sua pienezza. Una sfera primitiva che emana dolcezza, una sfera a volte misteriosa come l’origine del mondo e protettrice come il ventre di una madre.
Attaccata alla purezza delle sue sfere mistiche, Nina le decora solo con due colori: il nero ed il bianco. Usa gli ossidi per alternare questo duo bicolore che permette al disegno di dominare interamente l’oggetto. Perché è in questo disegno che risiede tutta la bellezza dell’opera: nel disegno si esprime la forza creatrice di Nina.
A chi assiste alla mostra viene offerto il piacere di leggere la conversazione dei personaggi ritratti, nudi o più o meno vestiti con voiles leggeri. Tutto è aereo in questa armonia di corpi e di esseri: un mondo in movimento, sensuale, ma mai erotico.
In questa esuberanza di arabeschi i corpi si cercano, si allacciano, si desiderano senza mai rasentare la volgarità. In questo risiede il segreto di Nina che sembra sfiorare la lussuria senza nessuna oscenità. Ciò è dovuto alla purezza di questa linea a volte finita ed infinita, accarezzante ed incisiva, forte e fragile … come Nina.
13
gennaio 2004
Nina – Un pudore erotico
Dal 13 gennaio al 07 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA MAGENTA 52
Milano, Corso Magenta, 52, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 52, (Milano)
Orario di apertura
martedì – sabato 10.30 – 13.30 / 15.00 – 19.30
Vernissage
13 Gennaio 2004, ORE 18,30