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Il velo di Maya – Marjane Satrapi o dell’ironia dell’Iran
Saranno nuovamente visibili, dopo la fortunata esposizione di Ravenna gli originali dell’autrice iraniana tratti da Persepolis.
Comunicato stampa
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Mercoledì 3 dicembre 2003 inaugura a Napoli la mostra Il velo di Maya – Marjane Satrapi o dell’ironia dell’Iran: nel suggestivo Castel dell’Ovo; saranno nuovamente visibili, dopo la fortunata esposizione di Ravenna gli originali dell’autrice iraniana tratti da Persepolis
La mostra, curata da Gianluca Costantini ed Elettra Stamboulis, presentata per la prima volta a Ravenna, trova ora nella sensibilità dell’Amministrazione Provinciale partenopea un’ulteriore occasione per il pubblico di gustarsi l’autobiografia a fumetti best seller in Francia. La mostra è organizzata per l’occasione napoletana dall’Accademia delle Arti Audiovisive del capoluogo campano.
Le tavole originali esposte sono arricchite da un ampio apparato didascalico dedicato alla Storia contemporanea dell’Iran e alla storia del fumetto autobiografico, che rende la mostra non solo un’esperienza estetica, ma anche di approfondimento e riflessione sulla storia dell’Iran e della sua rappresentazione.
L’autrice è stata da poco sulle televisioni di tutto il mondo: è stata difatti l’interprete ufficiale della neo vincitrice del Nobel per la Pace Sherin Ebadi, un’esperienza che ha raccontato su Internazionale, rivista sulla quale vengono pubblicate le sue strisce in Italia.
Marjane Satrapi sarà presente all'inaugurazione della mostra il 3 dicembre, mentre la mattina del 4 dicembre terrà una conferenza all’Accademia di Belle Arti. Sarà possibile farsi autografare una copia del libro il 2 dicembre alla libreria Feltrinelli di P.zza dei Martiri.
Nata in Iran nel 1969, Marjane Satrapi è la prima fumettista del suo Paese; è cresciuta in una famiglia fortemente progressista, suo madre era nipote di Nasreddine Shah, un imperatore Qadjar dell’Iran ed alcuni suoi parenti subirono gravi conseguenze per le loro opinioni politiche. Stabilitasi dopo varie peregrinazioni a Parigi, la Satrapi è diventata un’autrice di fama internazionale grazie al romanzo autobiografico a fumetti Persepolis, edito inizialmente in Italia per la Lizard edizioni ed ora per Sperling & Kupfer. In questo fortunato libro l’autrice racconta la storia del proprio Paese attraverso gli occhi di una bambina curiosa e per nulla disincantata. Questa novella Mafalda ci porta a scoprire, con ironia condita dalla malinconia dell’esilio successivo, sfumature e aspetti spesso nascosti della società iraniana.
La narrazione parte dal passaggio dal regime dello scià a quello khomeinista. Tutto il primo libro si sofferma sulla rivoluzione del 1979, in cui la figura della bambina Marjane ci porta ad esplorare le ambiguità. Nel secondo libro la storia coinvolge il drammatico periodo della guerra Iran – Iraq e termina con la partenza di Marjane per una scuola austriaca. L’incipit del secondo volume mostra proprio l’imposizione del velo alle ragazzine: l’aneddoto è quasi umoristico, visto che il chador assume per le bambine un ruolo ludico ed anche charmant!
Il bianco e il nero intensi ed essenziali, la sobrietà della narrazione, vengono arricchiti da un gusto persiano in alcune decorazioni e stilemi che ricordano, più che disegni, xilografie.
In Francia i libri di Persepolis hanno ottenuto un incredibile successo (più di 150.000 copie vendute), e hanno avuto l’attenzione di un pubblico vasto di adulti e giovani adolescenti e sono diventati libri di lettura in molte scuole francesi. L’occhio autobiografico che racconta per aneddoti epigrammatici e con tono scanzonato, una storia a volte complessa ed anche lontana da noi, ci rapisce e diviene uno strumento di conoscenza maggiore di tanti manuali di storia.
La mostra è corredata da un interessante catalogo bilingue (italiano e inglese), edito dalla Lizard edizioni, che contiene testi critici di Antonio Faeti, docente di Grammatiche della fantasia all'Accademia di Belle Arti di Bologna, Igor Prassel, curatore della rivista di fumetto Stripburger di Ljubljana e la critica d’arte Teresa Macrì. La grafica è curata dall’artista visivo Gianluca Costantini.
Inguine.net (per maggiori informazioni sulle attività del gruppo www.inguine.net) continua la collaborazione con le attività espositive di Mirada, presentado un video con le tavole a fumetti di autori italiani e stranieri, ispirate a temi tratti dall’opera della Satrapi. Il video e le tavole originali saranno visibili in mostra.
La mostra, curata da Gianluca Costantini ed Elettra Stamboulis, presentata per la prima volta a Ravenna, trova ora nella sensibilità dell’Amministrazione Provinciale partenopea un’ulteriore occasione per il pubblico di gustarsi l’autobiografia a fumetti best seller in Francia. La mostra è organizzata per l’occasione napoletana dall’Accademia delle Arti Audiovisive del capoluogo campano.
Le tavole originali esposte sono arricchite da un ampio apparato didascalico dedicato alla Storia contemporanea dell’Iran e alla storia del fumetto autobiografico, che rende la mostra non solo un’esperienza estetica, ma anche di approfondimento e riflessione sulla storia dell’Iran e della sua rappresentazione.
L’autrice è stata da poco sulle televisioni di tutto il mondo: è stata difatti l’interprete ufficiale della neo vincitrice del Nobel per la Pace Sherin Ebadi, un’esperienza che ha raccontato su Internazionale, rivista sulla quale vengono pubblicate le sue strisce in Italia.
Marjane Satrapi sarà presente all'inaugurazione della mostra il 3 dicembre, mentre la mattina del 4 dicembre terrà una conferenza all’Accademia di Belle Arti. Sarà possibile farsi autografare una copia del libro il 2 dicembre alla libreria Feltrinelli di P.zza dei Martiri.
Nata in Iran nel 1969, Marjane Satrapi è la prima fumettista del suo Paese; è cresciuta in una famiglia fortemente progressista, suo madre era nipote di Nasreddine Shah, un imperatore Qadjar dell’Iran ed alcuni suoi parenti subirono gravi conseguenze per le loro opinioni politiche. Stabilitasi dopo varie peregrinazioni a Parigi, la Satrapi è diventata un’autrice di fama internazionale grazie al romanzo autobiografico a fumetti Persepolis, edito inizialmente in Italia per la Lizard edizioni ed ora per Sperling & Kupfer. In questo fortunato libro l’autrice racconta la storia del proprio Paese attraverso gli occhi di una bambina curiosa e per nulla disincantata. Questa novella Mafalda ci porta a scoprire, con ironia condita dalla malinconia dell’esilio successivo, sfumature e aspetti spesso nascosti della società iraniana.
La narrazione parte dal passaggio dal regime dello scià a quello khomeinista. Tutto il primo libro si sofferma sulla rivoluzione del 1979, in cui la figura della bambina Marjane ci porta ad esplorare le ambiguità. Nel secondo libro la storia coinvolge il drammatico periodo della guerra Iran – Iraq e termina con la partenza di Marjane per una scuola austriaca. L’incipit del secondo volume mostra proprio l’imposizione del velo alle ragazzine: l’aneddoto è quasi umoristico, visto che il chador assume per le bambine un ruolo ludico ed anche charmant!
Il bianco e il nero intensi ed essenziali, la sobrietà della narrazione, vengono arricchiti da un gusto persiano in alcune decorazioni e stilemi che ricordano, più che disegni, xilografie.
In Francia i libri di Persepolis hanno ottenuto un incredibile successo (più di 150.000 copie vendute), e hanno avuto l’attenzione di un pubblico vasto di adulti e giovani adolescenti e sono diventati libri di lettura in molte scuole francesi. L’occhio autobiografico che racconta per aneddoti epigrammatici e con tono scanzonato, una storia a volte complessa ed anche lontana da noi, ci rapisce e diviene uno strumento di conoscenza maggiore di tanti manuali di storia.
La mostra è corredata da un interessante catalogo bilingue (italiano e inglese), edito dalla Lizard edizioni, che contiene testi critici di Antonio Faeti, docente di Grammatiche della fantasia all'Accademia di Belle Arti di Bologna, Igor Prassel, curatore della rivista di fumetto Stripburger di Ljubljana e la critica d’arte Teresa Macrì. La grafica è curata dall’artista visivo Gianluca Costantini.
Inguine.net (per maggiori informazioni sulle attività del gruppo www.inguine.net) continua la collaborazione con le attività espositive di Mirada, presentado un video con le tavole a fumetti di autori italiani e stranieri, ispirate a temi tratti dall’opera della Satrapi. Il video e le tavole originali saranno visibili in mostra.
03
dicembre 2003
Il velo di Maya – Marjane Satrapi o dell’ironia dell’Iran
Dal 03 dicembre 2003 al 06 gennaio 2004
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CASTEL DELL’OVO
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 9 alle 17
Festivi dalle 9 alle 14
Vernissage
3 Dicembre 2003, ore 18.00