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Oscar Mariné – No Money No Honey
Graphic designer, illustratore, artista, noto al pubblico per aver realizzato il poster “Tutto su mia madre” di Almodovar, Oscar Mariné presenta il 2 dicembre 2003 presso Galleria Magenta 52 un’installazione di ritratti e paesaggi
Comunicato stampa
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“La contaminazione e l’interdisciplinarietà sono la vera cifra stilistica di Oscar Mariné, il risultato di un’esperienza nata sotto l’onda d’urto della grande esplosione di creatività, seguita alla caduta del regime di Franco, che ha cancellato e confuso ogni preconcetta separazione tra i generi e i diversi livelli dell’espressione artistica. E nello stesso tempo il tratto di Mariné risulta così personale e distintivo da rivelare inutile se non impossibile ogni ulteriore distinzione e definizione, si tratti di un poster per un film, una campagna pubblicitaria, il disegno di una rivista o, come nel caso di “No money, no Honey”, un quadro.
C’è Mariné in quei segni primitivi, in quei profili scolpiti con l’evidenza di un’incisione, in quei ritratti ieratici in cui sembra a volte di riconoscere una parvenza di anima e un fremito ambiguo. C’è Mariné in quei colori primari, in quei rossi infuocati, in quegli azzurri limpidi, in quegli sfondi carichi di verde, senape e arancio che enfatizzano il contrasto e cedono poi inaspettatamente a un bianco e nero dal sapore di non-finito. E c’è Mariné in quell’uso delle parole, la sua consuetudine con un concetto di grafica che tende a trasformare in disegno ed emozione anche il testo scritto.
Qui paradossalmente il razionalismo svizzero tanto aborrito rende ancora più forte ed evidente l’umanità dei personaggi, come ordini e slogan a cui dare ascolto o disubbidire : Don’t Panic, Soul Food, Have Blue. Ed è proprio in quel contrasto che si coglie un riflesso di vita vera, cui la semplificazione dei gesti e dei segni dà forza rappresentativa e potenza di leggenda.
Perché non c’è semplicemente una mano, un braccio dietro quei segni; c’è un cuore che li muove, una sensibilità speciale, una poetica dell’espressione.
In Marinè tutti gli opposti si ricongiungono e si fondono insieme - realtà e finzione, arte e comunicazione, forma e spirito, e, perché no, money e honey, come suggerisce il titolo stesso della mostra - fino ad arrivare alla più perfetta delle sintesi, quella finale e definitiva tra etica ed estetica”. Renzo di Renzo (Editor in chief – Rivista Colors)
Oscar Marinè sarà presente a Fabrica (centro di ricerca e sviluppo sulla comunicazione – Gruppo Benetton) il giorno 27 novembre per una conferenza aperta al pubblico in cui ripercorrerà le tappe della sua carriera, mentre inaugurerà il giorno 28 novembre, presso lo Studio Camuffo di Venezia, una mostra personale dal titolo “Diamond dogs, little bears”
C’è Mariné in quei segni primitivi, in quei profili scolpiti con l’evidenza di un’incisione, in quei ritratti ieratici in cui sembra a volte di riconoscere una parvenza di anima e un fremito ambiguo. C’è Mariné in quei colori primari, in quei rossi infuocati, in quegli azzurri limpidi, in quegli sfondi carichi di verde, senape e arancio che enfatizzano il contrasto e cedono poi inaspettatamente a un bianco e nero dal sapore di non-finito. E c’è Mariné in quell’uso delle parole, la sua consuetudine con un concetto di grafica che tende a trasformare in disegno ed emozione anche il testo scritto.
Qui paradossalmente il razionalismo svizzero tanto aborrito rende ancora più forte ed evidente l’umanità dei personaggi, come ordini e slogan a cui dare ascolto o disubbidire : Don’t Panic, Soul Food, Have Blue. Ed è proprio in quel contrasto che si coglie un riflesso di vita vera, cui la semplificazione dei gesti e dei segni dà forza rappresentativa e potenza di leggenda.
Perché non c’è semplicemente una mano, un braccio dietro quei segni; c’è un cuore che li muove, una sensibilità speciale, una poetica dell’espressione.
In Marinè tutti gli opposti si ricongiungono e si fondono insieme - realtà e finzione, arte e comunicazione, forma e spirito, e, perché no, money e honey, come suggerisce il titolo stesso della mostra - fino ad arrivare alla più perfetta delle sintesi, quella finale e definitiva tra etica ed estetica”. Renzo di Renzo (Editor in chief – Rivista Colors)
Oscar Marinè sarà presente a Fabrica (centro di ricerca e sviluppo sulla comunicazione – Gruppo Benetton) il giorno 27 novembre per una conferenza aperta al pubblico in cui ripercorrerà le tappe della sua carriera, mentre inaugurerà il giorno 28 novembre, presso lo Studio Camuffo di Venezia, una mostra personale dal titolo “Diamond dogs, little bears”
02
dicembre 2003
Oscar Mariné – No Money No Honey
Dal 02 al 20 dicembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA MAGENTA 52
Milano, Corso Magenta, 52, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 52, (Milano)
Orario di apertura
TUTTI I GIORNI 10.30 – 13.30 / 15.00 – 19.30
Vernissage
2 Dicembre 2003, ore 18.30