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Danilo Jejcic
Il percorso espositivo comprende una quarantina di opere grafiche, dal linguaggio personale e ben caratterizzato che i critici identificano con la formazione dell’artista alla scuola di grafica lubianese.
Comunicato stampa
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La geometria domina le opere di Danilo Jejcic: una successione di triangoli, quadrati, coni, cilindri, si interseca in continue metamorfosi per formare suggestive rappresentazioni geometriche, proprie dell'universo razionale della matematica pura. Tutte queste forme sono ancor più contrastate dall'utilizzo di colori carichi e nitidi, accentuati, avvolte, da una rete di infinitesimali punti che, attraverso un interessante effetto ottico, fanno sì che la superficie sia pervasa da un incessante movimento.
L'estrema nitidezza grafica dei tratti, per esempio l'elisse dei cilindri, rappresentati in cerchio, fa emergere ciascun elemento dall'insieme contestuale del lavoro. Analogamente l'incuneazione dei bordi nel senso tridimensionale nonché la variazione delle forme concave e convesse danno vita ad un'unione dinamica di griglie in movimento, di linee diagonali, verticali e orizzontali, che costituiscono, nell'insieme, una elaborata e intrigante composizione espressiva.
Alfa in Omega è il titolo del ciclo di opere recenti presentato nell'ambito della mostra veneziana, curata da Stane Bernik. In questa serie l'artista rappresenta una interessante convivenza di vecchi e nuovi elementi, utilizzando, su di una base serigrafica, nuovi mezzi come la fotografia. Concettuale il contenuto che evidenzia la ricerca e l'interesse dell'autore per i temi esistenziali.
La scelta dei colori e degli elementi, grazie alla loro autonomia nello spazio, fa sì che il tempo diventi indefinito ed intoccabile. Impossibile la collocazione del ieri e del domani, impossibile l'identificazione dell'attualità dell'oggi, impossibile la nozione del tempo, ma il tutto è governato da un'armonia di base che come un sottile filo di Arianna dà la chiave di lettura del raffinato pensiero creativo dell'artista. Una unicità pittorica che trova la propria espressione profonda nei confini delle forme presentati in maniera quasi ossessiva, non descrittiva, ma diretta, con una sottile provocazione.
Danilo Jejcic nasce nel 1933 ad Aidussina, dove ancor oggi vie e lavora. Consegue il diploma presso la sezione di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Lubiana con il professor Gabrijel Stupica. Dopo gli studi intraprende il cammino dell'insegnamento delle materie artistiche. Dirige la Galleria Pilon, ad Aidussina, dalla sua costituzione, nel 1973, fino al 1996, anno in cui raggiunge il pensionamento.
Ha fatto parte dell'affermato gruppo 2xGO, dell'Associazione degli artisti del litorale del nord (DLUSP) e dell'associazione degli artisti sloveni (DSLU). Il suo lavoro è prevalentemente orientato al campo della grafica, anche se, negli ultimi anni, si è dedicato intensivamente alla fotografia. La sua produzione artistica è stata presentata in numerose mostre personali e in molte collettive di arte grafica all'estero e in Slovenia. Sue opere sono custodite in collezioni pubbliche e private della Slovenia, dell'Italia, della Croazia e degli USA.
L'evento è stato realizzato con il supporto del Ministero della cultura della Repubblica di Slovenia e con il programma europeo Interreg IIIA Phare CBC Italia/Slovenia
La mostra, che resterà aperta fino 15 dicembre 2003, con il consueto orario 11.00/18.00 (chiuso domenica e lunedì), si avvale di un esaustivo catalogo, realizzato per l'appuntamento veneziano, con un saggio critico di Stane Bernik.
La degustazione di prodotti sloveni è offerto da MIP di Nova Gorica ed il vino di Vinakoper, faranno da conviviale corollario al momento inaugurale.
Si ricorda inoltre, che a fine dicembre la Galleria ospiterà le opere di Andrea Contin, un esilarante percorso dove il filo conduttore sarà l'acqua, elemento profondamente amato dall'artista. L'acqua che ha scandito il tempo dei ricordi e della realtà e che ha segnato i luoghi vissuti e amati, ma, non ultimo, anche un sentito omaggio a Venezia.
L'estrema nitidezza grafica dei tratti, per esempio l'elisse dei cilindri, rappresentati in cerchio, fa emergere ciascun elemento dall'insieme contestuale del lavoro. Analogamente l'incuneazione dei bordi nel senso tridimensionale nonché la variazione delle forme concave e convesse danno vita ad un'unione dinamica di griglie in movimento, di linee diagonali, verticali e orizzontali, che costituiscono, nell'insieme, una elaborata e intrigante composizione espressiva.
Alfa in Omega è il titolo del ciclo di opere recenti presentato nell'ambito della mostra veneziana, curata da Stane Bernik. In questa serie l'artista rappresenta una interessante convivenza di vecchi e nuovi elementi, utilizzando, su di una base serigrafica, nuovi mezzi come la fotografia. Concettuale il contenuto che evidenzia la ricerca e l'interesse dell'autore per i temi esistenziali.
La scelta dei colori e degli elementi, grazie alla loro autonomia nello spazio, fa sì che il tempo diventi indefinito ed intoccabile. Impossibile la collocazione del ieri e del domani, impossibile l'identificazione dell'attualità dell'oggi, impossibile la nozione del tempo, ma il tutto è governato da un'armonia di base che come un sottile filo di Arianna dà la chiave di lettura del raffinato pensiero creativo dell'artista. Una unicità pittorica che trova la propria espressione profonda nei confini delle forme presentati in maniera quasi ossessiva, non descrittiva, ma diretta, con una sottile provocazione.
Danilo Jejcic nasce nel 1933 ad Aidussina, dove ancor oggi vie e lavora. Consegue il diploma presso la sezione di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Lubiana con il professor Gabrijel Stupica. Dopo gli studi intraprende il cammino dell'insegnamento delle materie artistiche. Dirige la Galleria Pilon, ad Aidussina, dalla sua costituzione, nel 1973, fino al 1996, anno in cui raggiunge il pensionamento.
Ha fatto parte dell'affermato gruppo 2xGO, dell'Associazione degli artisti del litorale del nord (DLUSP) e dell'associazione degli artisti sloveni (DSLU). Il suo lavoro è prevalentemente orientato al campo della grafica, anche se, negli ultimi anni, si è dedicato intensivamente alla fotografia. La sua produzione artistica è stata presentata in numerose mostre personali e in molte collettive di arte grafica all'estero e in Slovenia. Sue opere sono custodite in collezioni pubbliche e private della Slovenia, dell'Italia, della Croazia e degli USA.
L'evento è stato realizzato con il supporto del Ministero della cultura della Repubblica di Slovenia e con il programma europeo Interreg IIIA Phare CBC Italia/Slovenia
La mostra, che resterà aperta fino 15 dicembre 2003, con il consueto orario 11.00/18.00 (chiuso domenica e lunedì), si avvale di un esaustivo catalogo, realizzato per l'appuntamento veneziano, con un saggio critico di Stane Bernik.
La degustazione di prodotti sloveni è offerto da MIP di Nova Gorica ed il vino di Vinakoper, faranno da conviviale corollario al momento inaugurale.
Si ricorda inoltre, che a fine dicembre la Galleria ospiterà le opere di Andrea Contin, un esilarante percorso dove il filo conduttore sarà l'acqua, elemento profondamente amato dall'artista. L'acqua che ha scandito il tempo dei ricordi e della realtà e che ha segnato i luoghi vissuti e amati, ma, non ultimo, anche un sentito omaggio a Venezia.
17
novembre 2003
Danilo Jejcic
Dal 17 novembre al 15 dicembre 2003
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
A PLUS A GALLERY
Venezia, Calle Malipiero (San Marco), 3073, (Venezia)
Venezia, Calle Malipiero (San Marco), 3073, (Venezia)
Orario di apertura
11.00/18.00 (chiuso domenica e lunedì)
Vernissage
17 Novembre 2003, ore 18.00. con degustazione del famoso prosciutto sloveno del Carso