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Eduardo, Francesco e Roberto Di Trapani – Mutuo Frastuono
Pittura e fotografia sono legate da una rara qualità: il silenzio. Le immagini su carta e tela fingono forme, colori, movimenti, lasciando alla realtà i suoni che traversano spazi e tempi. Muto frastuono rievoca l’apparente silenzio che segue lo spaventoso fragore di combattimenti e terremoti. Silenzi di vita e di morte che scoprono l’inquietante tremore, ancora nascosto fra le pietre di città colpite da cataclismi e guerre, e il sordo potere della natura, che lentamente riconquista i luoghi abbandonati dall’uomo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 17 al 28 novembre 2003 la galleria d’arte Domenico Li Muli del Palazzo Riccio di Morana, sede della Provincia Regionale di Trapani, ospita la mostra di Eduardo, Francesco e Roberto Di Trapani: tre artisti, due fotografi e un pittore, tre percorsi di immagini e parole, che tracciano un viaggio immaginario dalle architetture razionali delle città contemporanee agli spazi incontaminati della natura.
Pittura e fotografia sono legate da una rara qualità: il silenzio. Le immagini su carta e tela fingono forme, colori, movimenti, lasciando alla realtà i suoni che traversano spazi e tempi. Muto frastuono rievoca l’apparente silenzio che segue lo spaventoso fragore di combattimenti e terremoti. Silenzi di vita e di morte che scoprono l’inquietante tremore, ancora nascosto fra le pietre di città colpite da cataclismi e guerre, e il sordo potere della natura, che lentamente riconquista i luoghi abbandonati dall’uomo.
La prima tappa del percorso è rappresenta dalle foto a colori, realizzate in digitale, di Francesco Di Trapani, che propone delle suggestive immagini della Valle del Belice, colpita da terribile sisma del 1968. I palazzi pericolanti dei vecchi centri disabitati si sovrappongono alle geometriche prospettive delle città della “ricostruzione”: luoghi silenziosi, freddi, labirintici, che appaiono lontani dal consueto frastuono e movimento della vita urbana.
Le foto in bianco e nero di Eduardo Di Trapani continuano il percorso ideale della mostra dall’uomo alla natura. Dalle titaniche architetture contemporanee, simbolo di progresso, si giunge al silenzio agghiacciante che circonda gli edifici di Sarajevo distrutti dalla guerra, fino ad arrivare alla visione del graduale o traumatico ritorno della natura nei luoghi “feriti” dall’uomo. Nel silenzio l’immobilità apparente dei paesaggi riflette la potente sontuosità della natura.
La natura domina, infine, incontrastata nei paesaggi marini di Roberto Di Trapani, che sperimenta la combinazione di tecniche pittoriche, sulla trasparenza dei colori, con materiali come plastica, sale a grani, fogli di rame e di metallo, per simulare bagliori e riflessi. Dal continuo e fluido movimento delle profondità del mare risale il frastuono di battaglie e lunghi viaggi, il rumore della natura stessa. Il mare, come spazio dell’immaginazione, lascia libero l’ascolto del tempo e della storia dell’uomo.
NOTA: La mostra è allestita e promossa in collaborazione con Letteralmente, società di servizi e progetti editoriali.
Pittura e fotografia sono legate da una rara qualità: il silenzio. Le immagini su carta e tela fingono forme, colori, movimenti, lasciando alla realtà i suoni che traversano spazi e tempi. Muto frastuono rievoca l’apparente silenzio che segue lo spaventoso fragore di combattimenti e terremoti. Silenzi di vita e di morte che scoprono l’inquietante tremore, ancora nascosto fra le pietre di città colpite da cataclismi e guerre, e il sordo potere della natura, che lentamente riconquista i luoghi abbandonati dall’uomo.
La prima tappa del percorso è rappresenta dalle foto a colori, realizzate in digitale, di Francesco Di Trapani, che propone delle suggestive immagini della Valle del Belice, colpita da terribile sisma del 1968. I palazzi pericolanti dei vecchi centri disabitati si sovrappongono alle geometriche prospettive delle città della “ricostruzione”: luoghi silenziosi, freddi, labirintici, che appaiono lontani dal consueto frastuono e movimento della vita urbana.
Le foto in bianco e nero di Eduardo Di Trapani continuano il percorso ideale della mostra dall’uomo alla natura. Dalle titaniche architetture contemporanee, simbolo di progresso, si giunge al silenzio agghiacciante che circonda gli edifici di Sarajevo distrutti dalla guerra, fino ad arrivare alla visione del graduale o traumatico ritorno della natura nei luoghi “feriti” dall’uomo. Nel silenzio l’immobilità apparente dei paesaggi riflette la potente sontuosità della natura.
La natura domina, infine, incontrastata nei paesaggi marini di Roberto Di Trapani, che sperimenta la combinazione di tecniche pittoriche, sulla trasparenza dei colori, con materiali come plastica, sale a grani, fogli di rame e di metallo, per simulare bagliori e riflessi. Dal continuo e fluido movimento delle profondità del mare risale il frastuono di battaglie e lunghi viaggi, il rumore della natura stessa. Il mare, come spazio dell’immaginazione, lascia libero l’ascolto del tempo e della storia dell’uomo.
NOTA: La mostra è allestita e promossa in collaborazione con Letteralmente, società di servizi e progetti editoriali.
17
novembre 2003
Eduardo, Francesco e Roberto Di Trapani – Mutuo Frastuono
Dal 17 al 28 novembre 2003
fotografia
Location
PALAZZO RICCIO DI MORANA – GALLERIA DOMENICO LI MULI
Trapani, Via Giuseppe Garibaldi, 91, (Trapani)
Trapani, Via Giuseppe Garibaldi, 91, (Trapani)
Vernissage
17 Novembre 2003, ore 17