Domenica 9 dicembre, alle ore 17.00, al Centro Culturale Il Granaio di Fusignano (RA), inaugura una esposizione di Pietro Meletti dal titolo “Nel sole notturno”. La mostra, che rappresenta la prima personale dell’artista nella sua città, segna anche il suo ritorno alla attività espositiva dopo un lungo periodo di riflessione e di ricerca appartata e solitaria.

Il ciclo di lavori inediti che Meletti presenta in questa occasione ruota attorno al tema della fascinazione allucinatoria della manipolazione dell’immagine. Così che la fotografia, comunemente intesa come arte del reale, tecnica del concreto, specchio e documento oggettivo di luoghi, persone, eventi, in questo caso diventa strumento e oggetto per la creazione di “apparizioni”, a proposito delle quali potrebbe risultare calzante quanto affermato dal fotografo americano Charles Reynold, il quale affermava che “finchè ci saranno macchine fotografiche, ci saranno anche fotografie di spettri”.

I fantasmi di Meletti, tuttavia, non sono quelli che appaiono a mezzanotte nei pressi dei cimiteri o che spaventano il malcapitato che osi entrare nel loro castello. Sono fantasmi che portano alla luce una realtà che fa parte del mondo ma che resta quasi sempre invisibile, una realtà più appropriata e specifica, più attinente all’uomo e alla sua identità.

Sono fantasmi da cui dobbiamo anche aspettarci l’affiorare di un immaginario privato e individuale. Racchiusi nella pura virtualità di un’immagine fotografica, questi fantasmi possono divenire presenze pensanti, coscienze critiche e talvolta provocatorie che accolgono le proiezioni della nostra coscienza, delle paure non rivelate, che così si rivelano accettabili e vivibili.