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3D
opere di Maurizio Borzì, Emanuele Giannellini, Giuseppe Pietroniro
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Pack di Milano, diretta ora da Giampaolo Abbondio, inaugura la nuova stagione
con la mostra 3D, incentrata su tre grandi lavori installativi che dialogano perfettamente con
le caratteristiche dello spazio espositivo.
Al centro delle grandi sale della galleria vengono collocate opere tridimensionali che rimandano
all’architettura, al paesaggio, all’unità abitativa, in una sorta di excursus spaziale dal particolare
all’universale e ritorno. Le pareti ospitano invece fotografie, bozzetti, disegni e progetti utili
a puntualizzare i concetti percepiti attraverso le installazioni principali.
Fin dal titolo, 3D, il rimando alla fisicità dello spazio è subito immediato. 3D, assume molteplici
significati: dalla tridimensionalità della scultura in senso lato, al curioso effetto ottico che si
ottiene con il supporto di speciali lenti illusionistiche; dal fatto che si tratta di tre artisti ognuno
presente con un intervento diverso, ai reciproci modi di intendere e interpretare culturalmente
il rapporto del proprio vissuto con lo spazio.
Maurizio Borzì (Catania 1970, vive a Torino) espone Condominio (2002), lavoro nato dal
tentativo di creare un documento di un ambiente domestico nell’arco di una settimana
qualsiasi.
Borzì ha riprodotto una palazzina reale, un comune edificio popolare, le cui dimensioni
coincidono con la statura dell’artista (circa 180 cm). Successivamente ha chiesto agli inquilini
di registrare una settimana del loro vissuto all’interno del palazzo, con sensazioni, stati
d’animo, eventi. All’interno del Condominio, Borzì, ha successivamente collocato le registrazioni
ottenute in cui i racconti e le storie degli inquilini lasciano così immaginare gli spazi e la gente
che li abita.
Emanuele Giannelli (Roma 1962, vive a Forte dei Marmi) presenta Blocks, un lavoro che
oltrepassa il concetto di scultura per relazionarsi a un’estesa gamma di linguaggi, quali
l’architettura, la politica, le visioni post-industriali e la musica. Formalmente, Blocks è una
città ottenuta attraverso gli scarti di produzione, luogo marginale, che la società postcapitalista
contribuisce ad incrementare attraverso le 5 tonnellate di rifiuti annui che ognuno
produce: tubi, colonne di metallo, condotte, turbine, residui di materiali plastici inquinanti
formano, secondo Giannelli, il nuovo paesaggio metropolitano.
Giuseppe Pietroniro (Toronto 1968, vive a Roma) espone Welcome, opera anch’essa
costruita con materiali di recupero e collocata su un tappeto di terra come in un ideale esterno.
Dentro la “casa baracca” si scorge, attraverso la porta socchiusa, un video dove scorrono
immagini e rumori di un interno borghese. Spiega Pietroniro: “il mio lavoro è caratterizzato
da un atteggiamento sia di verifica che di analisi dello spazio e della realtà in cui si trova ad
agire. Non è una messa in scena, ma la dichiarata giustapposizione di un reale ad un altro”.
con la mostra 3D, incentrata su tre grandi lavori installativi che dialogano perfettamente con
le caratteristiche dello spazio espositivo.
Al centro delle grandi sale della galleria vengono collocate opere tridimensionali che rimandano
all’architettura, al paesaggio, all’unità abitativa, in una sorta di excursus spaziale dal particolare
all’universale e ritorno. Le pareti ospitano invece fotografie, bozzetti, disegni e progetti utili
a puntualizzare i concetti percepiti attraverso le installazioni principali.
Fin dal titolo, 3D, il rimando alla fisicità dello spazio è subito immediato. 3D, assume molteplici
significati: dalla tridimensionalità della scultura in senso lato, al curioso effetto ottico che si
ottiene con il supporto di speciali lenti illusionistiche; dal fatto che si tratta di tre artisti ognuno
presente con un intervento diverso, ai reciproci modi di intendere e interpretare culturalmente
il rapporto del proprio vissuto con lo spazio.
Maurizio Borzì (Catania 1970, vive a Torino) espone Condominio (2002), lavoro nato dal
tentativo di creare un documento di un ambiente domestico nell’arco di una settimana
qualsiasi.
Borzì ha riprodotto una palazzina reale, un comune edificio popolare, le cui dimensioni
coincidono con la statura dell’artista (circa 180 cm). Successivamente ha chiesto agli inquilini
di registrare una settimana del loro vissuto all’interno del palazzo, con sensazioni, stati
d’animo, eventi. All’interno del Condominio, Borzì, ha successivamente collocato le registrazioni
ottenute in cui i racconti e le storie degli inquilini lasciano così immaginare gli spazi e la gente
che li abita.
Emanuele Giannelli (Roma 1962, vive a Forte dei Marmi) presenta Blocks, un lavoro che
oltrepassa il concetto di scultura per relazionarsi a un’estesa gamma di linguaggi, quali
l’architettura, la politica, le visioni post-industriali e la musica. Formalmente, Blocks è una
città ottenuta attraverso gli scarti di produzione, luogo marginale, che la società postcapitalista
contribuisce ad incrementare attraverso le 5 tonnellate di rifiuti annui che ognuno
produce: tubi, colonne di metallo, condotte, turbine, residui di materiali plastici inquinanti
formano, secondo Giannelli, il nuovo paesaggio metropolitano.
Giuseppe Pietroniro (Toronto 1968, vive a Roma) espone Welcome, opera anch’essa
costruita con materiali di recupero e collocata su un tappeto di terra come in un ideale esterno.
Dentro la “casa baracca” si scorge, attraverso la porta socchiusa, un video dove scorrono
immagini e rumori di un interno borghese. Spiega Pietroniro: “il mio lavoro è caratterizzato
da un atteggiamento sia di verifica che di analisi dello spazio e della realtà in cui si trova ad
agire. Non è una messa in scena, ma la dichiarata giustapposizione di un reale ad un altro”.
09
dicembre 2003
3D
Dal 09 dicembre 2003 al 09 gennaio 2004
Location
GALLERIA PACK
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 13,00 alle 19,30
Vernissage
9 Dicembre 2003, ore 18.30