Carlo Colli sperimenta le composizioni e le tecniche della figurazione, e inventa, infine, un’azione radicale che smitizza il senso prestabilito dell’arte da cavalletto. Intorno al rapporto tra l’artista e la sua opera si snoda il suo ultimo lavoro: un’indagine sulle traslazioni semantiche del gesto pittorico e sull’apertura della tela verso attese anche imprevedibili (oltre gli squarci di Lucio Fontana). Il corpo straripante di fisicità, il corpo lascivo, il corpo terreno e femminile, il corpo centro dei metalinguaggi visivi, il corpo maltrattato e contaminato, il corpo. Il corpo è sempre protagonista indiscusso della ricerca pittorica di Carlo Colli.