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Vittorio Grassi – Opere grafiche 1904-1952
Troppo in fretta dimenticato da una critica miope e distratta, Vittorio Grassi è stato in realtà un personaggio di spicco nell’ambiente artistico romano tra Otto e Novecento.
Comunicato stampa
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Accomunato all’amico Duilio Cambellotti dalla stessa versatilità e da un’istintiva curiosità intellettuale verso ogni tipo di manifestazione artistica, contribuì efficacemente ad allargare gli angusti orizzonti culturali dell’Italia giolittiana, traghettando nell’Urbe, insieme agli altri modernisti, i principi innovativi già propugnati in Europa da Morris e Van de Velde.
Le occasioni in cui Grassi è stato ricordato, dopo la sua morte, si riducono a tre: la mostra tenutasi al Palazzo delle Esposizioni nel 1963, in occasione della donazione di un gruppo di opere dello stesso artista e di Pompeo Fabri, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna; l’esposizione presso la Galleria Eleuteri nel 1978, e quella tenutasi alla Galleria dell’Emporio Floreale nel 1984. In quest’ultima occasione, è stata messa in luce la poliedrica attività dell’artista che va dal campo della pittura, alle arti applicate (vetrate, ceramica, gioielli, stoffe, arredi) all’incisione, alla decorazione del libro, al design, alla scenografia, al manifesto pubblicitario
Per inquadrare al meglio la complessa personalità di Vittorio Grassi, ancora non sufficientemente studiata, ciascuno dei campi da lui affrontati meriterebbe di essere specificamente indagato. A quasi vent’anni di distanza dall’ultima esposizione, quella che si tiene oggi alla Galleria Riccardo Rosati, curata da Cinzia Virno e Maurizio Berri, aggiunge un altro tassello utile alla sua conoscenza presentando una piccola ma raffinata collezione di opere prevalentemente grafiche. Si tratta di pezzi in buona parte inediti che ci permettono di approfondire aspetti meno noti dell’attività di questo artista. I soggetti spaziano dalla veduta al ritratto, a studi per ex libris e motivi decorativi vari ed abbracciano un arco cronologico molto ampio: dal 1904 al 1952. Un’occasione preziosa per consentire al pubblico romano di riappropriarsi di uno dei suoi artisti più significativi.
Le occasioni in cui Grassi è stato ricordato, dopo la sua morte, si riducono a tre: la mostra tenutasi al Palazzo delle Esposizioni nel 1963, in occasione della donazione di un gruppo di opere dello stesso artista e di Pompeo Fabri, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna; l’esposizione presso la Galleria Eleuteri nel 1978, e quella tenutasi alla Galleria dell’Emporio Floreale nel 1984. In quest’ultima occasione, è stata messa in luce la poliedrica attività dell’artista che va dal campo della pittura, alle arti applicate (vetrate, ceramica, gioielli, stoffe, arredi) all’incisione, alla decorazione del libro, al design, alla scenografia, al manifesto pubblicitario
Per inquadrare al meglio la complessa personalità di Vittorio Grassi, ancora non sufficientemente studiata, ciascuno dei campi da lui affrontati meriterebbe di essere specificamente indagato. A quasi vent’anni di distanza dall’ultima esposizione, quella che si tiene oggi alla Galleria Riccardo Rosati, curata da Cinzia Virno e Maurizio Berri, aggiunge un altro tassello utile alla sua conoscenza presentando una piccola ma raffinata collezione di opere prevalentemente grafiche. Si tratta di pezzi in buona parte inediti che ci permettono di approfondire aspetti meno noti dell’attività di questo artista. I soggetti spaziano dalla veduta al ritratto, a studi per ex libris e motivi decorativi vari ed abbracciano un arco cronologico molto ampio: dal 1904 al 1952. Un’occasione preziosa per consentire al pubblico romano di riappropriarsi di uno dei suoi artisti più significativi.
22
novembre 2003
Vittorio Grassi – Opere grafiche 1904-1952
Dal 22 novembre al 13 dicembre 2003
disegno e grafica
Location
GALLERIA PEGASO
Roma, Via Giulia, 114, (Roma)
Roma, Via Giulia, 114, (Roma)
Orario di apertura
10,00-13,00 / 16,00 – 19,00 (chiusura lunedì mattina e festivi)
Vernissage
22 Novembre 2003, ore 17