L’esposizione inizia con le opere di Marcello Brizzi che utilizza la tela ed il colore con una gestualità istintiva che ricorda le elaborazioni dei lavori di Pollok o, sul piano nazionale, quelle di Vedova e Scialoja.

Successivamente si possono vedere i lavori di Luigi Del Greco che dirige la sua ricerca sulle tracce dell’arte informale con l’utilizzo di una tecnica raffinata incentrata sui monocromi.

Pier Paolo Parogni presenta, in questa mostra, le sue sculture di metallo in cui rielabora il discorso del disfacimento della materia nello spazio di cui sono maestri Giacometti e Consagra.

Troviamo infine i lavori degli ultimi anni di Bruno Zaffanella; nel corso del tempo il maestro ha spaziato in vari campi di ricerca, fino ad approdare ad uno stile geometrizzante collegato all’arte povera con l’utilizzo di materiali inusuali, quali il tessuto.