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La teoria del restauro nel novecento da Riegl a Brandi
La città di Viterbo e l’Università degli Studi della Tuscia ospiteranno nel mese di novembre il Convegno internazionale La teoria del restauro nel novecento da Riegl a Brandi, progettato e curato da Maria Andaloro.
Comunicato stampa
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L’idea nasce dall’esigenza di ricostruire aspetti fondamentali della genesi e del pensiero sul restauro, proprio oggi, quando, alla soglia del terzo millennio, la Teoria del restauro di Cesare Brandi è tradotta in tre lingue, francese, greco, ceco (anno 2000-2001), ampliando la serie delle traduzioni preesistenti in spagnolo, rumeno e quella parziale in inglese.
La Teoria del restauro viene pubblicata nel 1963. Essa si sviluppa nell’alveo del sistema estetico brandiano, grazie anche alle sollecitazioni maturate a contatto dell’attività dell’Istituto Centrale per il Restauro del quale Cesare Brandi fu cofondatore, insieme a Giulio Carlo Argan, e direttore dal 1939 al 1960. Quella teoria continua ad essere così attuale da costituire in ambito sia nazionale che internazionale punto di riferimento essenziale per l’orizzonte teorico sul restauro e fondamento per il versante della prassi.
Dalla stazione della Teoria del restauro, il Convegno intende cogliere le tappe essenziali del percorso che la riflessione sulla conservazione e il restauro hanno compiuto nella prima metà del novecento sino a divenire uno dei concetti centrali dell’intero orizzonte culturale del nostro presente. La riflessione vuole iniziare dal grande storico dell’arte Alois Riegl, uno dei padri della Scuola di Vienna, per continuare, volgendo lo sguardo ad altri protagonisti e concezioni, dalle sporadiche ma lucide prese di posizione di Roberto Longhi, a quelle di altri storici dell’arte quali Adolfo Venturi, Corrado Ricci, Giulio Carlo Argan, Carlo Ludovico Ragghianti.
Il Convegno si snoda in sessioni e vede la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, i quali, da approcci metodologici diversi, hanno fatto della teoria del restauro un canale di studi e di ricerca privilegiato.
Varie e stratificate le tematiche che si affronteranno, fra le quali:
- Gli storici (dell’arte, dell’architettura, ecc…) e le concezioni del restauro nella prima metà del Novecento
- Le Istituzioni e il restauro
- Le radici della Teoria del restauro di Cesare Brandi
- La Teoria del restauro e l’estetica brandiana
- Brandi tradotto (Tavola rotonda con i traduttori)
Naturale la scelta di aprire il Convegno davanti a uno dei luoghi più fertili per le radici della teoria del restauro, qual è la cappella Mazzatosta nella chiesa di Santa Maria della Verità, a Viterbo. Non possiamo, infatti, dimenticare come i dipinti di Lorenzo da Viterbo nella cappella Mazzatosta, frantumatisi per effetto di una bomba nel 1944 in molte migliaia di frammenti, siano stati ricomposti e restaurati dall’I.C.R. secondo l’ottica e i metodi profondamente innovativi - e ancora attuali - maturati proprio in quell’occasione da Cesare Brandi. Per la durata del Convegno, le vicende e il senso di quell’eccezionale restauro, oltre che alimentare in molti modi le maglie riflessive delle giornate di studio, verranno ricordati anche tramite una serie di pannelli documentari.
PROGRAMMA
Venerdì 14 novembre
Aula Magna dell’Università degli Studi della Tuscia
ore 9.00 – 13.00 PRIMA SESSIONE
Presiede Luigi Russo
Alberto Argenton Università degli Studi di Padova, Giuseppe Basile Istituto Centrale per il Restauro
Linee di convergenza fra la teoria del restauro di Cesare Brandi e la psicologia dell’arte
Pietro Petraroia
Direttore Generale Culture, Identità e Autonomie, Regione Lombardia
Brandi, Milano e la “modernità” negli anni Trenta: tracce per uno studio
Mario Micheli
Istituto Centrale per il Restauro - Università degli Studi della Tuscia
Il modello organizzativo dell’Istituto Centrale del Restauro e le conseguenze sul piano metodologico
Maria Ida Catalano
Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano– Università degli Studi della Tuscia
Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro
Maria Cecilia Mazzi
Università degli Studi della Tuscia
“La Museografia come restauro preventivo”
Sergio Angelucci
Restauratore
"Materia struttura e materia aspetto". Dalla teoria alla prassi
Walter Angelelli
Università degli Studi della Tuscia
Brandi, il restauro antiquario e il falso
ore 14.30 Visita alla chiesa e al complesso di Santa Maria in Gradi
ore 15.30 – 19.00 SECONDA SESSIONE
Presiede Viktor Stoichita
Luigi Russo
Università degli Studi di Palermo
Brandi e l’estetica del restauro
Paolo D’Angelo
Università degli Studi “Roma Tre”
La teoria del restauro e l'estetica brandiana
Enrico Petti
Università degli Studi della Tuscia
L’arte contemporanea nella prospettiva teorica di Cesare Brandi
Diego Vaiano
Università degli Studi della Tuscia
Spunti giuridici nella Teoria del restauro
Maria Andaloro
Università degli Studi della Tuscia
“Le Muse in fuga” e l’alveo dei pensieri sul restauro
Enzo Bilardello
Università degli Studi “La Sapienza” di Roma
La cultura di Brandi e i suoi riflessi sulla teoria del restauro
Sabato 15 novembre
Aula Magna dell’Università degli Studi della Tuscia
ore 9.00 – 11.00 PRIMA SESSIONE
Presiede Paolo D’Angelo
Carlo Arturo Quintavalle
Università degli Studi di Parma
Brandi storico del contemporaneo
Daniela Gallavotti Cavallero
Università degli Studi della Tuscia
La materia dell’opera d’arte e il suo restauro negli scritti sulla pittura senese (1931-1961)
Enrico Parlato
Università degli Studi della Tuscia
Il restauro nella scrittura militante di Cesare Brandi
Massimo Carboni
Università degli Studi della Tuscia
Restauro come ermeneutica practica. Brandi e Gadamer
ore 11.30 – 13.30 Tavola rotonda
La Teoria del restauro e le sue traduzioni
Coordina Rosalia Varoli-Piazza
Partecipano Jiri Spacek Università di Praga, Ivi Gabrielides Restauratrice, Christine Mouterde Restauratrice, Dan Mohanu Università di Bucarest
ore 13.30 Conclusioni
I pannelli sul restauro dei dipinti di Lorenzo da Viterbo nella Cappella Mazzatosta sono a cura di: Francesca Romana Moretti, Enrico Petti, Paola Pogliani, Daniela Sgherri, Manuela Viscontini
La Teoria del restauro viene pubblicata nel 1963. Essa si sviluppa nell’alveo del sistema estetico brandiano, grazie anche alle sollecitazioni maturate a contatto dell’attività dell’Istituto Centrale per il Restauro del quale Cesare Brandi fu cofondatore, insieme a Giulio Carlo Argan, e direttore dal 1939 al 1960. Quella teoria continua ad essere così attuale da costituire in ambito sia nazionale che internazionale punto di riferimento essenziale per l’orizzonte teorico sul restauro e fondamento per il versante della prassi.
Dalla stazione della Teoria del restauro, il Convegno intende cogliere le tappe essenziali del percorso che la riflessione sulla conservazione e il restauro hanno compiuto nella prima metà del novecento sino a divenire uno dei concetti centrali dell’intero orizzonte culturale del nostro presente. La riflessione vuole iniziare dal grande storico dell’arte Alois Riegl, uno dei padri della Scuola di Vienna, per continuare, volgendo lo sguardo ad altri protagonisti e concezioni, dalle sporadiche ma lucide prese di posizione di Roberto Longhi, a quelle di altri storici dell’arte quali Adolfo Venturi, Corrado Ricci, Giulio Carlo Argan, Carlo Ludovico Ragghianti.
Il Convegno si snoda in sessioni e vede la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, i quali, da approcci metodologici diversi, hanno fatto della teoria del restauro un canale di studi e di ricerca privilegiato.
Varie e stratificate le tematiche che si affronteranno, fra le quali:
- Gli storici (dell’arte, dell’architettura, ecc…) e le concezioni del restauro nella prima metà del Novecento
- Le Istituzioni e il restauro
- Le radici della Teoria del restauro di Cesare Brandi
- La Teoria del restauro e l’estetica brandiana
- Brandi tradotto (Tavola rotonda con i traduttori)
Naturale la scelta di aprire il Convegno davanti a uno dei luoghi più fertili per le radici della teoria del restauro, qual è la cappella Mazzatosta nella chiesa di Santa Maria della Verità, a Viterbo. Non possiamo, infatti, dimenticare come i dipinti di Lorenzo da Viterbo nella cappella Mazzatosta, frantumatisi per effetto di una bomba nel 1944 in molte migliaia di frammenti, siano stati ricomposti e restaurati dall’I.C.R. secondo l’ottica e i metodi profondamente innovativi - e ancora attuali - maturati proprio in quell’occasione da Cesare Brandi. Per la durata del Convegno, le vicende e il senso di quell’eccezionale restauro, oltre che alimentare in molti modi le maglie riflessive delle giornate di studio, verranno ricordati anche tramite una serie di pannelli documentari.
PROGRAMMA
Venerdì 14 novembre
Aula Magna dell’Università degli Studi della Tuscia
ore 9.00 – 13.00 PRIMA SESSIONE
Presiede Luigi Russo
Alberto Argenton Università degli Studi di Padova, Giuseppe Basile Istituto Centrale per il Restauro
Linee di convergenza fra la teoria del restauro di Cesare Brandi e la psicologia dell’arte
Pietro Petraroia
Direttore Generale Culture, Identità e Autonomie, Regione Lombardia
Brandi, Milano e la “modernità” negli anni Trenta: tracce per uno studio
Mario Micheli
Istituto Centrale per il Restauro - Università degli Studi della Tuscia
Il modello organizzativo dell’Istituto Centrale del Restauro e le conseguenze sul piano metodologico
Maria Ida Catalano
Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano– Università degli Studi della Tuscia
Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro
Maria Cecilia Mazzi
Università degli Studi della Tuscia
“La Museografia come restauro preventivo”
Sergio Angelucci
Restauratore
"Materia struttura e materia aspetto". Dalla teoria alla prassi
Walter Angelelli
Università degli Studi della Tuscia
Brandi, il restauro antiquario e il falso
ore 14.30 Visita alla chiesa e al complesso di Santa Maria in Gradi
ore 15.30 – 19.00 SECONDA SESSIONE
Presiede Viktor Stoichita
Luigi Russo
Università degli Studi di Palermo
Brandi e l’estetica del restauro
Paolo D’Angelo
Università degli Studi “Roma Tre”
La teoria del restauro e l'estetica brandiana
Enrico Petti
Università degli Studi della Tuscia
L’arte contemporanea nella prospettiva teorica di Cesare Brandi
Diego Vaiano
Università degli Studi della Tuscia
Spunti giuridici nella Teoria del restauro
Maria Andaloro
Università degli Studi della Tuscia
“Le Muse in fuga” e l’alveo dei pensieri sul restauro
Enzo Bilardello
Università degli Studi “La Sapienza” di Roma
La cultura di Brandi e i suoi riflessi sulla teoria del restauro
Sabato 15 novembre
Aula Magna dell’Università degli Studi della Tuscia
ore 9.00 – 11.00 PRIMA SESSIONE
Presiede Paolo D’Angelo
Carlo Arturo Quintavalle
Università degli Studi di Parma
Brandi storico del contemporaneo
Daniela Gallavotti Cavallero
Università degli Studi della Tuscia
La materia dell’opera d’arte e il suo restauro negli scritti sulla pittura senese (1931-1961)
Enrico Parlato
Università degli Studi della Tuscia
Il restauro nella scrittura militante di Cesare Brandi
Massimo Carboni
Università degli Studi della Tuscia
Restauro come ermeneutica practica. Brandi e Gadamer
ore 11.30 – 13.30 Tavola rotonda
La Teoria del restauro e le sue traduzioni
Coordina Rosalia Varoli-Piazza
Partecipano Jiri Spacek Università di Praga, Ivi Gabrielides Restauratrice, Christine Mouterde Restauratrice, Dan Mohanu Università di Bucarest
ore 13.30 Conclusioni
I pannelli sul restauro dei dipinti di Lorenzo da Viterbo nella Cappella Mazzatosta sono a cura di: Francesca Romana Moretti, Enrico Petti, Paola Pogliani, Daniela Sgherri, Manuela Viscontini
14
novembre 2003
La teoria del restauro nel novecento da Riegl a Brandi
Dal 14 al 15 novembre 2003
incontro - conferenza
Location
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA
Viterbo, Via Santa Maria Di Gradi, 4, (Viterbo)
Viterbo, Via Santa Maria Di Gradi, 4, (Viterbo)
Orario di apertura
9-19
Sito web
www.unitus.it