Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Amalia Ciardi Dupré – I Miti
“I Miti” portano dalla favola alla realtà. La materia, sia essa bronzo o terracotta, riacquista un’armonia quasi fraterna con la natura; una sintonia che l’uomo greco non ha mai smesso di cercare: sul piano spirituale…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Presenterà il critico Edo Barzagli; è prevista la presenza del Prof. Ermanno Bonomi, direttore dell’Apt di Firenze
“I Miti” portano dalla favola alla realtà. La materia, sia essa bronzo o terracotta, riacquista un’armonia quasi fraterna con la natura; una sintonia che l’uomo greco non ha mai smesso di cercare: sul piano spirituale
Le opere acquistano così il loro significato più profondo di simbolo e di concreto messaggio
Le opere resteranno esposte fino al 28 Novembre
--------------------------
Opere esposte:
Persefone (marmo statuario), Persefone (refrattario bianco), La dea della messe (refrattario bianco a due fuochi), Il suono del flauto (refrattario bianco patinato), Il sogno (refrattario bianco), Il sogno ( bassorilievo in terracotta), Il sogno di un bambino (refrattario bianco), Nascita di Venere (bronzo), La Venere di Kikinda (bronzo), la Venere di Castiglione (terracotta patinata), La dea della vita (terracotta), Bacco e Arianna (semirefrattario).
--------------------------
Amalia Ciardi Dupré , fiorentina, figlia d’arte (pronipote dello scultore Giovanni), si è rivelata fin dai primi anni ’60 come una delle voci più alte della scultura italiana.
Le sue opere di maggiore impegno si trovano in piazze, chiese e palazzi di Firenze, Fiesole, Prato, Signa, Follonica, Certaldo, Cecina, Casale, Dudda, Roma, Tora, Cerignola, Foggia, Livorno, Udine, Pordenone, Tiene, Siena, Abbadia San Salvatore, Castiglione della Pescaia; ed all’estero, di New York e Parigi.
“I Miti” portano dalla favola alla realtà. La materia, sia essa bronzo o terracotta, riacquista un’armonia quasi fraterna con la natura; una sintonia che l’uomo greco non ha mai smesso di cercare: sul piano spirituale
Le opere acquistano così il loro significato più profondo di simbolo e di concreto messaggio
Le opere resteranno esposte fino al 28 Novembre
--------------------------
Opere esposte:
Persefone (marmo statuario), Persefone (refrattario bianco), La dea della messe (refrattario bianco a due fuochi), Il suono del flauto (refrattario bianco patinato), Il sogno (refrattario bianco), Il sogno ( bassorilievo in terracotta), Il sogno di un bambino (refrattario bianco), Nascita di Venere (bronzo), La Venere di Kikinda (bronzo), la Venere di Castiglione (terracotta patinata), La dea della vita (terracotta), Bacco e Arianna (semirefrattario).
--------------------------
Amalia Ciardi Dupré , fiorentina, figlia d’arte (pronipote dello scultore Giovanni), si è rivelata fin dai primi anni ’60 come una delle voci più alte della scultura italiana.
Le sue opere di maggiore impegno si trovano in piazze, chiese e palazzi di Firenze, Fiesole, Prato, Signa, Follonica, Certaldo, Cecina, Casale, Dudda, Roma, Tora, Cerignola, Foggia, Livorno, Udine, Pordenone, Tiene, Siena, Abbadia San Salvatore, Castiglione della Pescaia; ed all’estero, di New York e Parigi.
10
novembre 2003
Amalia Ciardi Dupré – I Miti
Dal 10 al 28 novembre 2003
arte contemporanea
Location
GRAND HOTEL BAGLIONI
Firenze, Piazza Dell' Unità Italiana, 6, (Firenze)
Firenze, Piazza Dell' Unità Italiana, 6, (Firenze)
Vernissage
10 Novembre 2003, ore 18