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Ciao Anna
287 fotografie in bianco e nero, quasi tutte inedite e la proiezione del video Ciao Anna – video in 4 capitoli (Le risate, Gli animali, Il mare, Luca) per la regia di Elfriede Gaeng.
Omaggio ad Anna Magnani.
Comunicato stampa
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Per ricordare Anna Magnani in occasione del trentennale della sua morte, Edizioni Interculturali, grazie al prezioso contributo di Luca Magnani, Matilde Hochkofler, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Frascati, della Provincia di Roma e della Scuola Nazionale di Cinema-Centro Sperimentale di Cinematografia, che ha fornito immagini particolarmente importanti, si propone di curare e allestire una mostra di fotografie volta a tracciare un profilo intenso e inedito della grande attrice.
La mostra, intitolata Ciao Anna, è allestita presso i locali delle Scuderie Aldobrandini, a Frascati (dal 23 ottobre al 30 novembre 2003) e prevede, oltre alla presentazione di 287 fotografie in bianco e nero, quasi tutte inedite, anche la proiezione del video Ciao Anna – video in 4 capitoli (Le risate, Gli animali, Il mare, Luca) per la regia di Elfriede Gaeng. Immagini appartenenti all’Archivio di Luca Magnani, portano alla luce la bellezza e la vitalità di una donna indimenticabile per il nostro Cinema. A scandire le immagini, la voce stessa di Anna Magnani e le sue canzoni.
Il libro Ciao Anna (Edizioni Interculturali), ispirato alla mostra, è curato da Matilde Hochkofler e Luca Magnani.
Il catalogo della mostra raccoglie tutte le fotografie esposte, i dipinti che le hanno dedicato e i premi vinti e contiene brani tratti dal libro Ciao Anna.
Edito da Edizioni Interculturali anche il volume fotografico a cura di Giuliano Falzone, Magnani the Magnificent. Il libro – con una prefazione di Vincenzo Mollica – raccoglie scatti in bianco e nero (si tratta per la maggior parte di scatti inediti) che ritraggono anche una Magnani meno nota, colta per lo più nel suo quotidiano.
Sono inoltre esposti i Premi: il David di Donatello, l’Oscar, l’Orso d’oro di Berlino e altri e i dipinti a lei dedicati da Renato Guttuso, Renzo Vespignani, Carlo Levi, Leonor Fini, Tabet.
Edizioni Interculturali vuole fare di Ciao Anna un evento che diventi un appuntamento non soltanto per celebrare il ricordo di un personaggio che appartiene alla nostra memoria, ma anche per ricordare il senso e il valore del nostro cinema, di tutto il cinema, del cinema internazionale di ieri e di quello di oggi.
Anna Magnani ha avuto per tutta la vita un legame profondo con il teatro che le ha permesso di esprimersi nella sua totalità, dalla gioia più irrefrenabile alla più nera malinconia. Se la notorietà la deve al cinema, la forza della recitazione le viene dal teatro. Il cinema la “scopre” solo con il neorealismo, in un periodo in cui l’attrice dà vita a personaggi indimenticabili. La sora Pina di Roma città aperta di Roberto Rossellini le dà l’occasione di interpretare la figura femminile destinata a diventare simbolo di un momento irripetibile del cinema italiano. Nei film degli anni successivi le sue doti risultano al meglio, quando non le si chiede di essere solo l’interprete di un testo, ma la testimone di un’attitudine collettiva, la donna che mette in crisi i falsi miti della società, come in Bellissima di Luchino Visconti in cui denuncia le illusioni del mondo del cinema, e in L’onorevole Angelina di Luigi Zampa dove scende in piazza per difendere i diritti degli abitanti della sua borgata. Ai personaggi che interpreta non dà solo le sue sembianze e quello che le chiede il copione, ma vi trasfonde sempre in maniera immediata tutte le sue contraddizioni. Anna è un personaggio più complesso e scomodo di quello che appare sullo schermo. La sua carriera, che ha conosciuto i maggiori successi internazionali, si è come rallentata negli ultimi anni in cui i progetti che le offrivano spesso non erano all’altezza delle sue eccezionali capacità. Per lei recitare era vivere. Come attrice e come donna ha anticipato modelli femminili anticonvenzionali sia sullo schermo che nella vita. Ha scelto di vivere sola ma libera e indipendente. Pur avendo un numero di ammiratori in tutto il mondo forse superiore a quello di qualsiasi altra attrice, i suoi film vengono proiettati solo di rado e la si ricorda con esclamazioni ammirative più che con iniziative che ne celebrino le doti.
La mostra Ciao Anna – primo vero omaggio alla più grande attrice del nostro cinema a trent’anni dalla morte – si apre il 23 ottobre 2003 alle Scuderie Aldobrandini di Frascati. Prodotta dalle Edizioni Interculturali di Anna Maria Cuzzolaro con il contributo della Scuola Nazionale di Cinema-Centro Sperimentale di Cinematografia, è curata da Luca Magnani e Matilde Hochkofler.
Ciao Anna segue l’attività artistica dell'attrice dalle prime prove sul palcoscenico ai film degli anni trenta, all'incontro con Totò, alla ripresa dell'attività teatrale, all'affermazione con il neorealismo, alle prove indimenticabili con Roberto Rossellini e Luchino Visconti, all'amicizia con Tennessee Williams che l'ha portata a vincere l'Oscar, all'esperienza con Pier Paolo Pasolini, al ritorno al teatro drammatico con Franco Zeffirelli e Giancarlo Menotti, ai film televisivi diretti da Alfredo Giannetti, alla sua ultima immagine in Roma di Federico Fellini.
Chiudendo il portone di palazzo Altieri, Anna si congeda dalla scena e dalla vita. La mostra, già nella disposizione delle immagini, non dimentica la sua vita privata. Divisa in stanze, vere e proprie tappe esistenziali, conduce il visitatore dalle prime prove cinematografiche all'esplosione di Roma città aperta, dove incontra per la prima volta Roberto Rossellini. Con lui approderà a L'amore, omaggio del regista alla donna che ama e insieme ultimo dono per un rapporto che finisce.
L'attrice continua la sua attività arrivando alla straordinaria interpretazione di Bellissima e dell'episodio di Siamo donne, entrambi diretti da Luchino Visconti. L'Italia le sta stretta. L'America, impersonata da Tennessee Williams, la invita negli studi della Paramount, dove, con La rosa tatuata vince l'Oscar. Dopo il massimo riconoscimento mondiale e altri due film interpretati tra New York, Hollywood, il Nevada e la Florida, risponde all'invito di un regista-poeta. Pier Paolo Pasolini la vuole per Mamma Roma. L'incontro tra le due forti personalità dà vita a un film difficile ma di grande interesse. Soltanto il piacere di ripercorrere episodi importanti della sua vita la induce a interpretare i quattro film televisivi diretti da Alfredo Giannetti, dopo essersi negata per anni alla tv. Le stanze sono circondate, come in un abbraccio, dalle immagini del teatro che corrono lungo il percorso esterno della mostra. Il teatro degli anni trenta si conclude con il matrimonio con il regista Goffredo Alessandrini.
Dopo una breve interruzione, Anna ritorna sulle scene. Con Anna Christie (1939), suo maggiore successo dell'epoca, dà l'addio al dramma per cimentarsi, senza soluzione di continuità, nelle riviste di Michele Galdieri accanto a Totò. Nell'immediato dopoguerra il teatro continua a fiancheggiare le sue interpretazioni cinematografiche, per interrompersi poi fino al 1953. Chi è di scena?, ancora una rivista di Galdieri, la riporta con grande divertimento sul palcoscenico.
E infine, le due ultime scommesse drammatiche: La lupa regia di Franco Zeffirelli e Medea, regia di Giancarlo Menotti. Le fotografie in mostra provengono dall'Archivio personale di Luca Magnani, come i ritratti – tributo alla sua arte e alla sua strana, inquietante bellezza – di Renato Guttuso, Renzo Vespignani, Carlo Levi, Leonor Fini. Con i premi e molti oggetti appartenuti ad Anna, come la scatola per il trucco di Ettore Petrolini, i quadri sono esposti per la prima volta e concorrono a rendere l'attrice e la donna ancora più vicina al pubblico di ammiratori e di appassionati che continua a emozionarsi alle sue indimenticabili interpretazioni.
Nell’ambito della mostra, il video Ciao Anna di Elfriede Gaeng ripropone con immagini curiose e commoventi la vita privata dell’attrice.
La mostra, intitolata Ciao Anna, è allestita presso i locali delle Scuderie Aldobrandini, a Frascati (dal 23 ottobre al 30 novembre 2003) e prevede, oltre alla presentazione di 287 fotografie in bianco e nero, quasi tutte inedite, anche la proiezione del video Ciao Anna – video in 4 capitoli (Le risate, Gli animali, Il mare, Luca) per la regia di Elfriede Gaeng. Immagini appartenenti all’Archivio di Luca Magnani, portano alla luce la bellezza e la vitalità di una donna indimenticabile per il nostro Cinema. A scandire le immagini, la voce stessa di Anna Magnani e le sue canzoni.
Il libro Ciao Anna (Edizioni Interculturali), ispirato alla mostra, è curato da Matilde Hochkofler e Luca Magnani.
Il catalogo della mostra raccoglie tutte le fotografie esposte, i dipinti che le hanno dedicato e i premi vinti e contiene brani tratti dal libro Ciao Anna.
Edito da Edizioni Interculturali anche il volume fotografico a cura di Giuliano Falzone, Magnani the Magnificent. Il libro – con una prefazione di Vincenzo Mollica – raccoglie scatti in bianco e nero (si tratta per la maggior parte di scatti inediti) che ritraggono anche una Magnani meno nota, colta per lo più nel suo quotidiano.
Sono inoltre esposti i Premi: il David di Donatello, l’Oscar, l’Orso d’oro di Berlino e altri e i dipinti a lei dedicati da Renato Guttuso, Renzo Vespignani, Carlo Levi, Leonor Fini, Tabet.
Edizioni Interculturali vuole fare di Ciao Anna un evento che diventi un appuntamento non soltanto per celebrare il ricordo di un personaggio che appartiene alla nostra memoria, ma anche per ricordare il senso e il valore del nostro cinema, di tutto il cinema, del cinema internazionale di ieri e di quello di oggi.
Anna Magnani ha avuto per tutta la vita un legame profondo con il teatro che le ha permesso di esprimersi nella sua totalità, dalla gioia più irrefrenabile alla più nera malinconia. Se la notorietà la deve al cinema, la forza della recitazione le viene dal teatro. Il cinema la “scopre” solo con il neorealismo, in un periodo in cui l’attrice dà vita a personaggi indimenticabili. La sora Pina di Roma città aperta di Roberto Rossellini le dà l’occasione di interpretare la figura femminile destinata a diventare simbolo di un momento irripetibile del cinema italiano. Nei film degli anni successivi le sue doti risultano al meglio, quando non le si chiede di essere solo l’interprete di un testo, ma la testimone di un’attitudine collettiva, la donna che mette in crisi i falsi miti della società, come in Bellissima di Luchino Visconti in cui denuncia le illusioni del mondo del cinema, e in L’onorevole Angelina di Luigi Zampa dove scende in piazza per difendere i diritti degli abitanti della sua borgata. Ai personaggi che interpreta non dà solo le sue sembianze e quello che le chiede il copione, ma vi trasfonde sempre in maniera immediata tutte le sue contraddizioni. Anna è un personaggio più complesso e scomodo di quello che appare sullo schermo. La sua carriera, che ha conosciuto i maggiori successi internazionali, si è come rallentata negli ultimi anni in cui i progetti che le offrivano spesso non erano all’altezza delle sue eccezionali capacità. Per lei recitare era vivere. Come attrice e come donna ha anticipato modelli femminili anticonvenzionali sia sullo schermo che nella vita. Ha scelto di vivere sola ma libera e indipendente. Pur avendo un numero di ammiratori in tutto il mondo forse superiore a quello di qualsiasi altra attrice, i suoi film vengono proiettati solo di rado e la si ricorda con esclamazioni ammirative più che con iniziative che ne celebrino le doti.
La mostra Ciao Anna – primo vero omaggio alla più grande attrice del nostro cinema a trent’anni dalla morte – si apre il 23 ottobre 2003 alle Scuderie Aldobrandini di Frascati. Prodotta dalle Edizioni Interculturali di Anna Maria Cuzzolaro con il contributo della Scuola Nazionale di Cinema-Centro Sperimentale di Cinematografia, è curata da Luca Magnani e Matilde Hochkofler.
Ciao Anna segue l’attività artistica dell'attrice dalle prime prove sul palcoscenico ai film degli anni trenta, all'incontro con Totò, alla ripresa dell'attività teatrale, all'affermazione con il neorealismo, alle prove indimenticabili con Roberto Rossellini e Luchino Visconti, all'amicizia con Tennessee Williams che l'ha portata a vincere l'Oscar, all'esperienza con Pier Paolo Pasolini, al ritorno al teatro drammatico con Franco Zeffirelli e Giancarlo Menotti, ai film televisivi diretti da Alfredo Giannetti, alla sua ultima immagine in Roma di Federico Fellini.
Chiudendo il portone di palazzo Altieri, Anna si congeda dalla scena e dalla vita. La mostra, già nella disposizione delle immagini, non dimentica la sua vita privata. Divisa in stanze, vere e proprie tappe esistenziali, conduce il visitatore dalle prime prove cinematografiche all'esplosione di Roma città aperta, dove incontra per la prima volta Roberto Rossellini. Con lui approderà a L'amore, omaggio del regista alla donna che ama e insieme ultimo dono per un rapporto che finisce.
L'attrice continua la sua attività arrivando alla straordinaria interpretazione di Bellissima e dell'episodio di Siamo donne, entrambi diretti da Luchino Visconti. L'Italia le sta stretta. L'America, impersonata da Tennessee Williams, la invita negli studi della Paramount, dove, con La rosa tatuata vince l'Oscar. Dopo il massimo riconoscimento mondiale e altri due film interpretati tra New York, Hollywood, il Nevada e la Florida, risponde all'invito di un regista-poeta. Pier Paolo Pasolini la vuole per Mamma Roma. L'incontro tra le due forti personalità dà vita a un film difficile ma di grande interesse. Soltanto il piacere di ripercorrere episodi importanti della sua vita la induce a interpretare i quattro film televisivi diretti da Alfredo Giannetti, dopo essersi negata per anni alla tv. Le stanze sono circondate, come in un abbraccio, dalle immagini del teatro che corrono lungo il percorso esterno della mostra. Il teatro degli anni trenta si conclude con il matrimonio con il regista Goffredo Alessandrini.
Dopo una breve interruzione, Anna ritorna sulle scene. Con Anna Christie (1939), suo maggiore successo dell'epoca, dà l'addio al dramma per cimentarsi, senza soluzione di continuità, nelle riviste di Michele Galdieri accanto a Totò. Nell'immediato dopoguerra il teatro continua a fiancheggiare le sue interpretazioni cinematografiche, per interrompersi poi fino al 1953. Chi è di scena?, ancora una rivista di Galdieri, la riporta con grande divertimento sul palcoscenico.
E infine, le due ultime scommesse drammatiche: La lupa regia di Franco Zeffirelli e Medea, regia di Giancarlo Menotti. Le fotografie in mostra provengono dall'Archivio personale di Luca Magnani, come i ritratti – tributo alla sua arte e alla sua strana, inquietante bellezza – di Renato Guttuso, Renzo Vespignani, Carlo Levi, Leonor Fini. Con i premi e molti oggetti appartenuti ad Anna, come la scatola per il trucco di Ettore Petrolini, i quadri sono esposti per la prima volta e concorrono a rendere l'attrice e la donna ancora più vicina al pubblico di ammiratori e di appassionati che continua a emozionarsi alle sue indimenticabili interpretazioni.
Nell’ambito della mostra, il video Ciao Anna di Elfriede Gaeng ripropone con immagini curiose e commoventi la vita privata dell’attrice.
23
ottobre 2003
Ciao Anna
Dal 23 ottobre al 30 novembre 2003
fotografia
Location
SCUDERIE ALDOBRANDINI
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)