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Gemine Muse 2003 – Grimaz / Guatto / Toffolo
testo critico a cura di Alvise Rampini
Non è caso isolato in questi anni il confronto con opere del passato, ma contro esperienze che sfiorano il “sacrilegio” (se di sacro è lecito oggi parlare), la relazione qui cercata è più sottile, per giustapposizione – conservando l’integrità di attuale e antico – e in quel silenzio che senza violare l’esistente e il passato apre a una addizione di significato da scoprire. I tre artisti presentati paiono segnalarsi, pur con individuali percorsi, per un’arte non urlata: intensa.
Comunicato stampa
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lena Grimaz è in costante confronto con lo spazio, da occupare senza invasioni con presenze modellate dal concetto e dalla scelta materica; la stessa collocazione delle opere porta a declinazioni che si rivelano ogni volta "altro": altro titolo, altra opera, esplorando i luoghi - siano boschi o scatole - e suggerendo una riflessione su "chiuso" e "aperto" che bene si colloca nelle carceri udinesi.
Nello stesso luogo, Michela Guatto indaga con gli strumenti multimediali l'uomo contemporaneo in un lavorio di scomposizioni e ricomposizioni che sa d'introspezione. Interno ed esterno sono anch'essi i termini di ricerca: l'artista dichiara che l'uomo è stato condotto dal "continuo rovesciarsi addosso informazioni", dal "cambiamento senza fine a una problematica analisi introspettiva come a un'osservazione esterna, per ritrovare un'armonia primordiale con la realtà circostante". Ma se la realtà è un carcere?
Massimo Toffolo soffre ed esplora i limiti della ragione nel mondo multimediatico ove accumulo e catalogazione di informazioni costringono visione e comunicazione entro i termini già noti, privi "di quel bellissimo fattore che vede l'arte come unico modo di conservare l'identità propria di un singolo". Contro etichette o accademie egli si pone a confronto con un esempio di pittura accademica (Politi) ma scalzando con l'impulso delle sue tele anche questa etichetta
Nello stesso luogo, Michela Guatto indaga con gli strumenti multimediali l'uomo contemporaneo in un lavorio di scomposizioni e ricomposizioni che sa d'introspezione. Interno ed esterno sono anch'essi i termini di ricerca: l'artista dichiara che l'uomo è stato condotto dal "continuo rovesciarsi addosso informazioni", dal "cambiamento senza fine a una problematica analisi introspettiva come a un'osservazione esterna, per ritrovare un'armonia primordiale con la realtà circostante". Ma se la realtà è un carcere?
Massimo Toffolo soffre ed esplora i limiti della ragione nel mondo multimediatico ove accumulo e catalogazione di informazioni costringono visione e comunicazione entro i termini già noti, privi "di quel bellissimo fattore che vede l'arte come unico modo di conservare l'identità propria di un singolo". Contro etichette o accademie egli si pone a confronto con un esempio di pittura accademica (Politi) ma scalzando con l'impulso delle sue tele anche questa etichetta
08
novembre 2003
Gemine Muse 2003 – Grimaz / Guatto / Toffolo
Dall'otto novembre 2003 all'undici gennaio 2004
giovane arte
Location
CIVICI MUSEI E GALLERIE DI STORIA E ARTE – CASTELLO DI UDINE
Udine, Piazzale Di Castello, (Udine)
Udine, Piazzale Di Castello, (Udine)
Sito web
www.giovaniartisti.it/Gm/2003/home.htm
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