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Mario Vellani Marchi – Simbiosi fra arte e cultura
Quando si affronta una figura come quella di Mario Vellani Marchi (1895-1979), ci si rende subito conto di avere di fronte un protagonista della cultura del primo ‘900 italiano; un intellettuale a tutto campo…
Comunicato stampa
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Con la mostra Mario Vellani Marchi. Simbiosi fra arte e cultura, la Galleria Gio Batta riprende un filone espositivo iniziato nel febbraio 2000 con la mostra dedicata ai Maestri di Brera, in collaborazione con la Galleria Ponte Rosso di Milano, e proseguito l’anno successivo con la monografica di Silvio Consadori.
La costante ricerca sull’arte bresciana dei secoli XIX e XX, al centro, da ormai sette anni, dell’attività della Galleria Gio Batta, non può perdere di vista la storia del contesto artistico milanese che fu, sin dall’800, il referente più vicino per gli artisti di casa nostra.
Quando si affronta una figura come quella di Mario Vellani Marchi (1895-1979), ci si rende subito conto di avere di fronte un protagonista della cultura del primo ‘900 italiano; un intellettuale a tutto campo che è stato cronista ed illustratore per il Corriere della Sera, pittore, disegnatore e caricaturista, litografo, illustratore, scenografo per la Scala, promotore di premi letterari come il “Bagutta” di Milano, di cui ha costantemente illustrato la storia.
Vellani Marchi, e come lui altri famosi artisti della cosiddetta pittura figurativa italiana, non sconvolta dalla moderna sperimentazione, sono dei grandi professionisti dell’arte, la cui vita rispecchia le tappe dell’arte del ‘900.
Vellani, da una cultura pittorica acquisita all’Accademia di Modena e dal maestro Giuseppe Graziosi, e intrisa di echi del colorismo veneto e del naturalismo lombardo di fine ‘800, è influenzato dal novecentismo milanese. Il suo essere partecipa attento del cambiamento, lo porta rapidamente verso una pittura più libera ed aperta, seguendo l’esperienza di Pio Semeghini, capofila della prima scuola buranella, con Moggioli, Scopinich e Gino Rossi. Vellani diviene infatti il pittore più fedele al cenacolo artistico dell’isola lagunare di Burano, frequentandola per circa cinquant’anni con gli amici artisti Novello, Silvio Consadori, Carlo Dalla Zorza ed altri.
La costante ricerca sull’arte bresciana dei secoli XIX e XX, al centro, da ormai sette anni, dell’attività della Galleria Gio Batta, non può perdere di vista la storia del contesto artistico milanese che fu, sin dall’800, il referente più vicino per gli artisti di casa nostra.
Quando si affronta una figura come quella di Mario Vellani Marchi (1895-1979), ci si rende subito conto di avere di fronte un protagonista della cultura del primo ‘900 italiano; un intellettuale a tutto campo che è stato cronista ed illustratore per il Corriere della Sera, pittore, disegnatore e caricaturista, litografo, illustratore, scenografo per la Scala, promotore di premi letterari come il “Bagutta” di Milano, di cui ha costantemente illustrato la storia.
Vellani Marchi, e come lui altri famosi artisti della cosiddetta pittura figurativa italiana, non sconvolta dalla moderna sperimentazione, sono dei grandi professionisti dell’arte, la cui vita rispecchia le tappe dell’arte del ‘900.
Vellani, da una cultura pittorica acquisita all’Accademia di Modena e dal maestro Giuseppe Graziosi, e intrisa di echi del colorismo veneto e del naturalismo lombardo di fine ‘800, è influenzato dal novecentismo milanese. Il suo essere partecipa attento del cambiamento, lo porta rapidamente verso una pittura più libera ed aperta, seguendo l’esperienza di Pio Semeghini, capofila della prima scuola buranella, con Moggioli, Scopinich e Gino Rossi. Vellani diviene infatti il pittore più fedele al cenacolo artistico dell’isola lagunare di Burano, frequentandola per circa cinquant’anni con gli amici artisti Novello, Silvio Consadori, Carlo Dalla Zorza ed altri.
08
novembre 2003
Mario Vellani Marchi – Simbiosi fra arte e cultura
Dall'otto novembre al 07 dicembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIO’ BATTA
Brescia, Via Delle Grazie, 22/B, (Brescia)
Brescia, Via Delle Grazie, 22/B, (Brescia)
Orario di apertura
da mercoledì al venerdì
dalle ore 16 alle 19.30
sabato e domenica
dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30
Vernissage
8 Novembre 2003, ore 17