La Toscana, ben oltre l'immagine alquanto stereotipata di certe sue correnti e un po' banali illustrazioni, è regione dalle insondate molteplicità e dalle abissali profondità, ricca di differenze, "turgida di voci, di colori, di affetti" come ha scritto il maestro Mario Luzi in una sua frase che fa da epigrafe alla mostra stessa.
Il cinema ha spesso, seppure non sempre, aiutato gli stranieri, gli italiani, gli stessi toscani a conoscere, capire, amare questa regione nei suoi aspetti più veri, variegati, assieme antichissimi e modernissimi. Insomma, a vederla con una "vista nova", capace di cogliere la bellezza e la sofferenza, la grazia e la fatica, l'allegria e la mestizia di una terra e di un popolo che da millenni cercano di difendere la propria identità e la propria libertà non, come fanno in troppi, chiudendosi in se stessi, bensì anzi aprendosi all'Italia, all'Europa, al Mondo intero. Da ciò anche la scelta del titolo della mostra, che trae spunto dall’emblematico “Viaggio in italia” scelto dai tanti viaggiatori stranieri del passato e vuol significare il gusto dell’esplorazione di una regione ancora in gran parte misconosciuta.