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Daniele Girardi – X-Farm
Personale di DANIELE GIRARDI dal titolo X – FARM . Curata da Gianluca Marziani, la mostra indaga la fauna mutante in un progetto dove si amalgamano diversi linguaggi nella comune tensione espressiva.
Comunicato stampa
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Come dice Marziani in catalogo: “…alcuni animali appaiono dentro le piccole opere, simili a quelli che l’esperienza enciclopedica ci tramanda ma ormai modificati nel loro scheletro d’origine. Non esiste più la vecchia fattoria che consolava i sogni infantili. Oggi, nella nuova fattoria scientifica ci stanno loro, animaloidi muta(n)ti che sgretolano la nostra certezza sul presente…”
L’autore di questa fattoria crea una sorta di laboratorio scientifico in cui natura reale ed artificiale si combinano tra il plausibile e l’impensabile. Dal disegno prendono forma le dissezioni chirurgiche del bestiario in plastica rigida. Avete presente gli animali in Pvc con cui giocano i bambini? In gran numero invadono lo studio di Girardi e attendono la loro sorte bionica. Vengono ricostruiti secondo ibridazioni forti ed ispirate. Finchè, una volta definiti nel nuovo status, diventano il soggetto finale del quadro. I quadri sono formelle di piccolo formato, un preziosismo cesellatorio che stratifica la memoria della superficie. L’artista arriva al risultato per passaggi dialoganti. Attraverso il disegno, come già detto, definisce il senso della visione (e diversi disegni sono presenti nella mostra). Da qui passa agli animali in plastica (presenti con un progetto scultoreo in cui gli animali vengono conservati dentro barattoli da Museo di Storia Naturale). Subito dopo stampa il risultato scultoreo sopra un foglio di grossa grammatura, creando una base su cui pittura ed acidi intervengono in fase definitiva. Il quadro mostra cancellazioni, segni forti, zone che spuntano come fossero di carne viva. La superficie pulsa tra ravvicinamenti e fondali magmatici, tra lampi luminosi e dettagli dove la pelle scarnifica la superficie. Gli acidi tolgono materia, i pigmenti acrilici aggiungono strati epidermici, sciogliendo le grane in una mescolanza bilanciata tra zone lucide ed opache. A cui si somma una resina cerata che immerge l’immagine in una densità ancora maggiore.
Il progetto X - FARM nasce da una precisa attitudine figurativa, da un modello stilistico che attraversa gli ambiti solidi della memoria iconografica. Il fondale diviene un campo acceso di espressionismi visuali. Arde nella sua epidermide astratta ma morbidamente vibrante. Rispetto ai precedenti lavori, questa fauna risulta meno docile, più crudele nelle posture, rabbiosa nei modi, molto più “umana” nel suo esserci. Gli stessi tagli ed angolazioni caricano la tensione formale, creando una sospensione filmica dentro ogni inquadratura. Le opere si dispongono sul muro, secondo gruppi compositivi in cui le storie si scambiano energie comuni, catalogando la propria ossessione in un modello dalle apparenze scientifiche.
L’autore di questa fattoria crea una sorta di laboratorio scientifico in cui natura reale ed artificiale si combinano tra il plausibile e l’impensabile. Dal disegno prendono forma le dissezioni chirurgiche del bestiario in plastica rigida. Avete presente gli animali in Pvc con cui giocano i bambini? In gran numero invadono lo studio di Girardi e attendono la loro sorte bionica. Vengono ricostruiti secondo ibridazioni forti ed ispirate. Finchè, una volta definiti nel nuovo status, diventano il soggetto finale del quadro. I quadri sono formelle di piccolo formato, un preziosismo cesellatorio che stratifica la memoria della superficie. L’artista arriva al risultato per passaggi dialoganti. Attraverso il disegno, come già detto, definisce il senso della visione (e diversi disegni sono presenti nella mostra). Da qui passa agli animali in plastica (presenti con un progetto scultoreo in cui gli animali vengono conservati dentro barattoli da Museo di Storia Naturale). Subito dopo stampa il risultato scultoreo sopra un foglio di grossa grammatura, creando una base su cui pittura ed acidi intervengono in fase definitiva. Il quadro mostra cancellazioni, segni forti, zone che spuntano come fossero di carne viva. La superficie pulsa tra ravvicinamenti e fondali magmatici, tra lampi luminosi e dettagli dove la pelle scarnifica la superficie. Gli acidi tolgono materia, i pigmenti acrilici aggiungono strati epidermici, sciogliendo le grane in una mescolanza bilanciata tra zone lucide ed opache. A cui si somma una resina cerata che immerge l’immagine in una densità ancora maggiore.
Il progetto X - FARM nasce da una precisa attitudine figurativa, da un modello stilistico che attraversa gli ambiti solidi della memoria iconografica. Il fondale diviene un campo acceso di espressionismi visuali. Arde nella sua epidermide astratta ma morbidamente vibrante. Rispetto ai precedenti lavori, questa fauna risulta meno docile, più crudele nelle posture, rabbiosa nei modi, molto più “umana” nel suo esserci. Gli stessi tagli ed angolazioni caricano la tensione formale, creando una sospensione filmica dentro ogni inquadratura. Le opere si dispongono sul muro, secondo gruppi compositivi in cui le storie si scambiano energie comuni, catalogando la propria ossessione in un modello dalle apparenze scientifiche.
08
novembre 2003
Daniele Girardi – X-Farm
Dall'otto novembre al 06 dicembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAN SALVATORE
Modena, Via Canalino, 31, (Modena)
Modena, Via Canalino, 31, (Modena)
Orario di apertura
venerdi e sabato 17.30 – 19.30 altri giorni su appuntamento
Vernissage
8 Novembre 2003, ore 18.30