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Dada. Cabaret Voltaire
L’esposizione presenta una selezione di opere di artisti che aderirono al movimento o che ebbero con esso un particolare rapporto.La mostra vuole documentare appunto lo spirito internazionale del movimento Dada, sia pure negli anni drammatici della guerra e del dopoguerra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Allestita presso lo spazio Auditorium Arte Parco della Musica dal 31 ottobre al 14 dicembre, l'esposizione presenta una selezione di opere di artisti che aderirono al movimento o che ebbero con esso un particolare rapporto.
Promossa dal Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali, organizzata dall'Azienda Palazzo delle Esposizioni e da Musica per Roma S.p.a. in collaborazione con l'Ambasciata Svizzera in Italia, la mostra intende riproporre, con oltre trenta opere tra dipinti, disegni, collages, fotografie, documenti, quel vitalissimo clima creativo proprio di quello che è considerato uno dei movimenti d'avanguardia più rivoluzionari e innovatori del Novecento. La mostra è a cura di Stefano Cecchetto e Elena Cardenas Malagodi.
Formatosi nel 1916, soprattutto per iniziativa del poeta e autore teatrale Hugo Ball, Dada invase i vari campi dell'arte, pittura, letteratura, grafica, cinema e teatro, espandendosi contemporaneamente da Zurigo a Parigi, a New York, a Berlino. Il gruppo originario del movimento Dada era composto, tra gli altri, da Tristan Tzara, Arp, Apollinaire, Picabia, Marcel Janco, Hans Richter, Huelsenbeck, e nella prima mostra organizzata a Zurigo al Cabaret Voltaire nel 1917 esposero Arp, Man Ray, Duchamp, Janco, Hans Richter, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Enrico Prampolini, Amedeo Modigliani.
La mostra vuole documentare appunto lo spirito internazionale del movimento Dada, sia pure negli anni drammatici della guerra e del dopoguerra, e gli scambi con artisti che pure provenivano da diverse esperienze. In questo senso è importante il rapporto con l'Italia, che la mostra mette in evidenza, con opere di de Chirico, di Prampolini, che fu certamente l'artista più vicino al movimento, di Severini, di De Pisis, di Savinio, di Modigliani.
Le opere esposte nella mostra provengono dalla Kunsthaus di Zurigo, dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, dalla Galleria Civica di Udine, e da gallerie e collezioni private. Da notare la presenza di opere di primaria importanza, entrate nella storia del movimento, come Blauer Mann di Hans Richter, 1917, Senza titolo di Hans Arp, 1917, Hafer in der Sonne di Arthur Segal, 1918, Quadro Merz di Kurt Schwitters, 1924 e, tra gli artisti italiani, Natura morta con chitarra di Severini, 1917, Papier collée di De Pisis,1920, Intervista con la materia di Prampolini.
Promossa dal Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali, organizzata dall'Azienda Palazzo delle Esposizioni e da Musica per Roma S.p.a. in collaborazione con l'Ambasciata Svizzera in Italia, la mostra intende riproporre, con oltre trenta opere tra dipinti, disegni, collages, fotografie, documenti, quel vitalissimo clima creativo proprio di quello che è considerato uno dei movimenti d'avanguardia più rivoluzionari e innovatori del Novecento. La mostra è a cura di Stefano Cecchetto e Elena Cardenas Malagodi.
Formatosi nel 1916, soprattutto per iniziativa del poeta e autore teatrale Hugo Ball, Dada invase i vari campi dell'arte, pittura, letteratura, grafica, cinema e teatro, espandendosi contemporaneamente da Zurigo a Parigi, a New York, a Berlino. Il gruppo originario del movimento Dada era composto, tra gli altri, da Tristan Tzara, Arp, Apollinaire, Picabia, Marcel Janco, Hans Richter, Huelsenbeck, e nella prima mostra organizzata a Zurigo al Cabaret Voltaire nel 1917 esposero Arp, Man Ray, Duchamp, Janco, Hans Richter, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Enrico Prampolini, Amedeo Modigliani.
La mostra vuole documentare appunto lo spirito internazionale del movimento Dada, sia pure negli anni drammatici della guerra e del dopoguerra, e gli scambi con artisti che pure provenivano da diverse esperienze. In questo senso è importante il rapporto con l'Italia, che la mostra mette in evidenza, con opere di de Chirico, di Prampolini, che fu certamente l'artista più vicino al movimento, di Severini, di De Pisis, di Savinio, di Modigliani.
Le opere esposte nella mostra provengono dalla Kunsthaus di Zurigo, dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, dalla Galleria Civica di Udine, e da gallerie e collezioni private. Da notare la presenza di opere di primaria importanza, entrate nella storia del movimento, come Blauer Mann di Hans Richter, 1917, Senza titolo di Hans Arp, 1917, Hafer in der Sonne di Arthur Segal, 1918, Quadro Merz di Kurt Schwitters, 1924 e, tra gli artisti italiani, Natura morta con chitarra di Severini, 1917, Papier collée di De Pisis,1920, Intervista con la materia di Prampolini.
30
ottobre 2003
Dada. Cabaret Voltaire
Dal 30 ottobre al 14 dicembre 2003
arte moderna
Location
AUDITORIUM – PARCO DELLA MUSICA
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Biglietti
1 euro
Orario di apertura
Dal lunedì al giovedì 10.00-18.00
Dal venerdì alla domenica 10.00-21.00
Vernissage
30 Ottobre 2003, ore 19
Curatore