Joyce & Co. Galleria Artistico Letteraria in Genova Vico del Fieno 13 rosso si inserisce con questa rassegna video negli eventi collaterali organizzati dall'"Associazione degli Amici del Museo di Villa Croce" in affiancamento alla mostra "Il viaggio dell'uomo immobile. Diciotto stanze d'artista per un percorso nell'immaginario" che si inaugurerà il giorno 28 ottobre 2003 alle ore 18:00 presso il Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce, a Genova. Durante la settimana dal 25 al 31 ottobre 2003 dodici gallerie genovesi inaugureranno mostre di video, installazioni e tecnologia. L'iniziativa si svolge in concomitanza con il Primo Festival Internazionale della Scienza che si tiene a Genova dal 23 ottobre al 3 novembre 2003.
La mostra è a cura di Fabrizio Boggiano, che scrive, a proposito della mostra "Travel over video": "Se è vero che l'espressione artistica non ha limiti, questa rassegna video mostra come gli artisti sappiano impossessarsi di qualsiasi tecnica per rappresentare il loro pensiero sollecitando, nello stesso tempo, riflessioni su tematiche che spesso sfuggono alla nostra attenzione. Per questo motivo, ma non solo, si è scelto di strutturare questo evento, che si muove parallelamente alla mostra di videoinstallazioni "Il viaggio dell'uomo immobile" presentata al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, in tre differenti fasi.
Non potendo, per motivi di spazio e tempo, essere più esaustivo, ho pensato di catalizzare l'attenzione su tre temi "eterni" sfruttando il lavoro e la riflessione attraverso il video di artisti storici e di altri più giovani spaziando in un periodo di trent'anni di video-arte. I tre temi e, più precisamente, "introspezione", "esternazione" e "consapevolezza", si prefiggono l'intento di scandagliare le emozioni profonde per riportare in superficie riflessioni che dovrebbero accompagnarci quotidianamente e che invece sono troppo spesso soffocate dall'oblio di una vita frenetica.
Le tre sezioni, ognuna composta da quattro artisti (nella prima in realtà gli artisti sono cinque), pur nel suo limite oggettivo mostra come l'arte possa e, a mio modo di vedere, debba essere non solo piacevole e rassicurante estetica ma anche, e soprattutto, stimolo e sollecitazione per coscienze molto spesso addormentate. Un altro aspetto rilevante penso sia quello di poter vedere lavori realizzati in tempi anche molto diversi e che quindi propongono una lettura differente per rappresentazione ma identica nella forza espressiva interiore. Ultima osservazione ritengo possa essere quella di poter affermare come giovani di provata qualità intellettuale e tecnica riescano a tenere il passo di artisti storici di altissimo livello di pensiero.
Sento pertanto di poter sottolineare che, nello stesso modo in cui la mostra al Museo presenta sapientemente come si possa viaggiare pur restando "immobili", questi tredici artisti (un lavoro è stato realizzato a quattro mani) ci insegnano a riflettere correndo da un pensiero all'altro mostrando, nello stesso tempo, quanto sia pericoloso l'immobilismo intellettuale che troppo spesso ci circonda." (Fabrizio Boggiano)