L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Faenza in collaborazione con l’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, si inserisce in un ciclo tematico denominato Novecento Secondo Oggi. Percorsi nella pittura romagnola, che intende proporre aspetti significativi dell’attualità delle arti visive in diretta connessione con momenti, fatti, circostanze, esperienze, eventi particolarmente rilevanti nel contesto della vicenda figurativa dell’ultimo mezzo secolo in ambito regionale.

Con Trentaquaranta si pone l’attenzione sui più recenti esiti creativi espressi dalla “leva” di pittori romagnoli che hanno svolto significative esperienze giovanili ed hanno ottenuto le prime affermazioni nel quadro storico della cosiddetta “stagione dei premi” tra gli anni Cinquanta e Settanta. Come è noto, dal “Campigna” al “Silvestro Lega”, dal “Cesenatico” al “Cassiano Fenati” fino alle edizioni delle Biennali Romagnole d’Arte Contemporanea, i “Premi” hanno rappresentato specialmente per i più giovani pittori della “generazione di mezzo” importanti e propizie occasioni di prova, ma anche di stimolo al confronto con la realtà più generale delle arti visive del loro tempo, anche grazie alla presenza ed alla partecipazione a tali manifestazioni di tanti artisti di chiara fama e dei maggiori critici e studiosi d’arte.
Una rappresentanza di questi pittori, che hanno contribuito con il loro lavoro giovanile a definire un nuovo e più dinamico spazio operativo per i successivi sviluppi dell’arte romagnola, è presente alla odierna rassegna faentina. Nella mostra, curata da Orlando Piraccini e accompagnata da un catalogo con presentazioni di Donatella Callegari, Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Faenza e di Rosaria Campioni, Soprintendente per i Beni Librari e Documentari della Regione Emilia-Romagna, figurano con le loro opere dell’ultimo periodo: Franco Aleotti, Nevio Bedeschi, Enzo Bellini, Giancarlo Bugli, Roberto Casadio, Vittorio D’Augusta, Ugo Pasini, Osvaldo Piraccini, Silvano (Aurelio Barducci), Vanni Spazzoli, Alfiero Tavanti.