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Flavio Fracasso – Geometrie Euclidee
Analizzare le opere di questa tematica, che l’artista Flavio Fracasso presenta, è come un excursus quasi alchemico; ma non si può correre e tanto meno valutarle in una prima istanza solo olistica. La struttura geometrica ha delle essenzialità che devono essere raccolte e seguite, strato per strato, quali valori confluenti lungo i confini dello spazio, nonché nelle assonanze armoniche della composizione stessa.
Comunicato stampa
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Già lo sfondo materico si avvale di strati e mescolanze quanto mai eterogenee; l'artista si appropria di ogni componente naturale: dalla sabbia alla calce, dal vinavil alla polvere da caffè o anche carta macerata. Il tutto per creare uno sfondo che, a seconda delle esigenze progettuali e creative, si espone ora levigato, ora finemente granulato o in altri modi di essere. E' un'esigenza che l'autore sente, sia a livello psicologico che tecnico, in quanto la coloritura liquida verrà a creare poi esposizioni, sia nella forma che nel contenuto, di sua aspettativa. Questo primo impatto già denota un'espressività controllata dove poi lo spazio viene come sezionato in filoconduttori naturali e nello stesso tempo con valenza astrale: terra, acqua e cielo, dove il fuoco viene solo percepito dalla pulsione del rosso, ma anche elemento vitale del mondo fisiologico atomistico, se non il simbolo del cuore stesso. Da l'impalcatura per edificare. Come un rito viene esposta la temporalità ludica. Il gioco si fa prezioso. La geometria euclidea e non, ovvero dell'immaginario, regna incontrastata. Le dimensioni si frammistano e, cariche di humus espressivo, pongono in essere il messaggio dell'artista: un messaggio di simulazione che chiarisce, ma nello stesso tempo avvolge, i valori dell'essere e della dialettica che l'esistenza stessa impone. Per Fracasso però è un'imposizione di stimolo che lo porta fino mal paradosso: l'armonia dei contrari, una concezione etica che, da Eraclito a Parmenide e Anassagora, seppe gettare sprazzi di conoscenza ancora speculativi oggigiorno, e l'artista ne è l'esponente più eccellente e consapevole. Così l'autore, a livello subconscio, si avvicina a questi fili di pensiero arcaico: la congiunzione di geometrie e ombre, vere o simulate, gli danno la possibilità di manifestarsi nelle emblematiche che maggiormente avverte. La geometria è la sequenza logica del numero e componente archetipo sia nel micro che nel macrocosmo, come sosteneva Pitagora, e Fracasso se ne avvale per creare paradossi che valgono anche come tautologie tra apparenza e realtà, razionalità e irrazionalità, ma soprattutto un equilibrio della sua fantasia sul labirinto della vita. E il colore ne è il respiro. Come la tonalità del grigio, per l'artista tanto preziosa e ricca di significato, è anch'essa come un paradosso: se è vero che nel bianco sono racchiusi tutti i colori, mentre nel nero regna l'assenza completa della luce, nell'entità del grigio ci sono contemporaneamente tutti i colori e nello stesso tempo nessuno. Da questa pigmentazione dialettica, anch'essa gioco visivo, l'artista si apre ad altri giochi di luce e ombre ed a una didattica che lo contraddistingue per una sete di conoscenza che gli è innata, liceità per un'espressione creativa personalissima e quanto mai ricca di problematiche esistenziali.
25
ottobre 2003
Flavio Fracasso – Geometrie Euclidee
Dal 25 ottobre al 12 novembre 2003
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 16.30 - 19.00
chiuso lunedì e festivo
Vernissage
25 Ottobre 2003, ore 17.30