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Henry Walsh / Massimiliano Miglierina
Il primo appuntamento del White Project propone una doppia personale in cui due artisti totalmente differenti nell’approccio tecnico che hanno nei confronti dell’arte contemporanea si ritrovano a lavorare ad un progetto che li accomuna per temi.
Comunicato stampa
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Henry Walsh , giovane artista inglese che da tempo si sta facendo notare anche in Italia incentra la propria opera su una sorta di autoanalisi compiuta attraverso il disegno. Il tratto fresco e veloce che percorre la carta è il frutto di una sorta di trance in cui l’artista, assorto nell’atto creativo, ripropone le linee principali della sua figura riflessa nello specchio. L’opera, e quindi l’arte diventano il mezzo privilegiato per la conoscenza e l’interpretazione del mondo esterno. Il gesto è mediato dalla mente e lontano dall’essere una mera copia del riflesso, l’opera diventa la sintesi di un elaborazione mentale fatta di ricordi e misticismo. Le figure rappresentate passano, in corso d’opera, dall’essere autoritratti all’essere spiriti metafisici: angeli.
Massimiliano Miglierina nei suoi ultimi lavori propone invece, attraverso le sue opere, una rilettura tecnologica e tecnocratica della realtà e dell’Io. Ed è la fotografia, nelle sue forme più svariate, ad essere il mezzo più adeguato alla rappresentazione. La stampa su acetato si presta, infatti, alla creazione di moderni bassorilievi in cui le forme si sovrappongono nella sovrapposizione dei piani. La fotografia e il montaggio su materiali fustellati ad hoc per un assemblaggio verticale si prestano alla realizzazione di sculture totemiche. Una fotografia assoggettata anch’essa ad un alto grado di tecnologia, lasciando da parte camere oscure e acidi per lo sviluppo, il tutto si svolge, infatti, con un pc ed una web-cam . Uno strumento, quest’ ultimo, che diventa appendice dell’artista, una sorta di sonda che scruta ed indaga i corpi altrui registrandone le minime sfaccettature. Che il risultato fenomenico sia bassorilievo o scultura, alla fine della comprensione
dell’ atto artistico poco importa, gli oggetti stessi della rappresentazione, i corpi, si trasformano infatti in qualcosa di diverso. È importante la carica mistica di queste opere che ricercano in un certo senso una santità comune e metropolitana.
È proprio questa impronta mistica del lavoro che accomuna questi due artisti giustificando un progetto comune. Walsh propone infatti una evoluzione netta della sua poetica passando dall’autoanalisi all’analisi, facendo passare dietro allo specchio altre figure che vengono elaborate ed assorbite nel suo atto creativo. Allo stesso tempo Miglierina sonda queste nuove figure facendole diventare proprie del suo lavoro. Il tutto alla ricerca dell’angelo metropolitano.
Massimiliano Miglierina nei suoi ultimi lavori propone invece, attraverso le sue opere, una rilettura tecnologica e tecnocratica della realtà e dell’Io. Ed è la fotografia, nelle sue forme più svariate, ad essere il mezzo più adeguato alla rappresentazione. La stampa su acetato si presta, infatti, alla creazione di moderni bassorilievi in cui le forme si sovrappongono nella sovrapposizione dei piani. La fotografia e il montaggio su materiali fustellati ad hoc per un assemblaggio verticale si prestano alla realizzazione di sculture totemiche. Una fotografia assoggettata anch’essa ad un alto grado di tecnologia, lasciando da parte camere oscure e acidi per lo sviluppo, il tutto si svolge, infatti, con un pc ed una web-cam . Uno strumento, quest’ ultimo, che diventa appendice dell’artista, una sorta di sonda che scruta ed indaga i corpi altrui registrandone le minime sfaccettature. Che il risultato fenomenico sia bassorilievo o scultura, alla fine della comprensione
dell’ atto artistico poco importa, gli oggetti stessi della rappresentazione, i corpi, si trasformano infatti in qualcosa di diverso. È importante la carica mistica di queste opere che ricercano in un certo senso una santità comune e metropolitana.
È proprio questa impronta mistica del lavoro che accomuna questi due artisti giustificando un progetto comune. Walsh propone infatti una evoluzione netta della sua poetica passando dall’autoanalisi all’analisi, facendo passare dietro allo specchio altre figure che vengono elaborate ed assorbite nel suo atto creativo. Allo stesso tempo Miglierina sonda queste nuove figure facendole diventare proprie del suo lavoro. Il tutto alla ricerca dell’angelo metropolitano.
01
novembre 2003
Henry Walsh / Massimiliano Miglierina
Dal primo al 28 novembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCO MARCONI
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
tutti i giorni 17/20 chiuso domenica
Vernissage
1 Novembre 2003, ore 18.30