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Achille Perilli – Opere 1958-2003
La mostra propone un percorso espositivo che dal 1958 giunge alle recenti opere del pittore romano. E¹ un lungo arco temporale, che va dall’ esperienza moderna de Gli amici poeti (1958) alla figurazione fumettistica de L’affare della slot machine (1962) fino alla più recente opera La conversazione erotica (2003). All’inaugurazione della personale sarà presente l’artista.
Comunicato stampa
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Nato a Roma nel 1927, Perilli è uno dei grandi protagonisti delle vicende artistiche italiane dal dopoguerra ad oggi. Con il gruppo "Forma 1", da lui fondato nel 1947 insieme a Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato, la cultura artistica italiana si apriva alla lezione europea dell'astrattismo contro l¹egemonia del realismo, allora personificato da Renato Guttuso. Alla fine degli anni cinquanta, Perilli fonda con Gastone Novelli "L'esperienza moderna". Sono gli anni in cui, sintetizzando l'esperienza informale, l'artista romano percorre le origini dell'arte e della concettualità, lasciando che intrecci di segni indecifrabili costruiscano, sulle vaste superfici delle sue tele, uno spazio memore del vuoto da cui ha tratto origine. Soltanto dopo questo ritorno alle origini della forma, comincerà a ricostruire, organizzando i segni in racconti strutturati come sequenze di fumetti.
Perilli, spaziando dalla pittura al teatro, dalla riflessione teorica alle collaborazioni con letterati e musicisti, ha continuato in seguito ad inventare e sperimentare tutte le varianti dell¹arte astratta, esplorando le diverse possibilità del segno e del colore, della materia e dello spazio. Ha concentrato, tuttavia, la sua arte soprattutto verso una spazialità pittorica che nasce da una personale sintesi, da un lato della forma libera ed astratta di Kandinskij e dall¹altro dello spazio essenziale, rigoroso e geometrico di Mondrian. Lo spazio della tela è una realtà autonoma, immaginativa, in cui l¹artista fa nascere giochi di forme sempre nuove. Metodologia dell¹irrazionale , così la definisce Perilli, perché utopia di una razionalità nuova, fondata sull¹immaginario, che si serve delle regole geometriche per ribaltarle, proponendo spazi improbabili, ma fantasticamente possibili, in cui si forma la folle immagine . Aggregati di forme geometriche si trasformano continuamente: s¹impongono per il loro vitalismo o obbediscono a regole di equilibrio e di rigore compositivo; creano strutture bidimensionali o poliedri frammentati dai cromatismi di varia intensità. Talvolta definiscono figure allusive, «danzanti pupazzi di pezzi geometrici, angeli scaltri sospesi tra il cielo e la terra e nemici del peso.» (Angelo Maria Ripellino).
Perilli, spaziando dalla pittura al teatro, dalla riflessione teorica alle collaborazioni con letterati e musicisti, ha continuato in seguito ad inventare e sperimentare tutte le varianti dell¹arte astratta, esplorando le diverse possibilità del segno e del colore, della materia e dello spazio. Ha concentrato, tuttavia, la sua arte soprattutto verso una spazialità pittorica che nasce da una personale sintesi, da un lato della forma libera ed astratta di Kandinskij e dall¹altro dello spazio essenziale, rigoroso e geometrico di Mondrian. Lo spazio della tela è una realtà autonoma, immaginativa, in cui l¹artista fa nascere giochi di forme sempre nuove. Metodologia dell¹irrazionale , così la definisce Perilli, perché utopia di una razionalità nuova, fondata sull¹immaginario, che si serve delle regole geometriche per ribaltarle, proponendo spazi improbabili, ma fantasticamente possibili, in cui si forma la folle immagine . Aggregati di forme geometriche si trasformano continuamente: s¹impongono per il loro vitalismo o obbediscono a regole di equilibrio e di rigore compositivo; creano strutture bidimensionali o poliedri frammentati dai cromatismi di varia intensità. Talvolta definiscono figure allusive, «danzanti pupazzi di pezzi geometrici, angeli scaltri sospesi tra il cielo e la terra e nemici del peso.» (Angelo Maria Ripellino).
25
ottobre 2003
Achille Perilli – Opere 1958-2003
Dal 25 ottobre al 30 novembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA PAOLA VERRENGIA
Salerno, Via Fieravecchia, 34, (Salerno)
Salerno, Via Fieravecchia, 34, (Salerno)
Orario di apertura
lunedì-venerdì ore 17.00 / 21.00; sabato ore 10.30 / 13.00 - 17.00 / 21.00
Vernissage
25 Ottobre 2003, ore 19.00