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Controlled Revolution
Controlled Revolution è un progetto che vede la partecipazione di 30 artisti internazionali, invitati ad esprimersi sul tema della rivoluzione anomica e sequenzializzata a partire dal numero 4 per creare e sovvertire le algebre lineari.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tra mobilitazioni di piazza e voyeurismo di stato, interventismo e infosorveglianza, democrazia e demagogia, la rivoluzione è finalmente tornata.
Un po’ gioco di ruolo, sospesa tra fotogenia e utopismo autentico mentre rispolvera vecchie bandiere, la rivoluzione ricostruisce e aggiorna lo schema di partita delle ultime volte. Ricordando le posizioni delle altre giocate.
Seguendo un’esigenza biologica, la storia crea degli anticorpi che si contrappongano all’equilibrio politico.
Ed è lampante la sensazione di ciclo e di eterno ritorno che accompagna questa sovversione unificata ed uniformata.
Una rivoluzione sequel, quindi, che ama ricreare amatorialmente meccanismi e scenari hollywoodiani.
Fino a poco prima, il pubblico intrattenuto da televisione e videogiochi, da parte del popolo si reinventa ora giocatore attivo.
E “spostamenti virtuali” ed “euforia da joypad” si mescolano così nelle masse creando l’illusione di una persistente azione politica.
Similmente, gli Stati occidentali si risvegliano da un lungo letargo storico, convinti di avere la mano sulla spina, e si ripropongono alle stesse telecamere con make-up già visti, ma dai colori rivisitati.
Chi fa la rivoluzione quindi, e chi la controlla?
L’ultima rivoluzione a cui abbiamo assistito è una rivoluzione disciplinata, pragmaticamente controllata e burocratica - ma sensazionale, la più sensazionale possibile.
In realtà ogni controlled revolution è splendidamente truccata e perfetta nei dettagli: i cameraman sono pronti a scegliere l’inquadratura migliore e i tecnici indicheranno dove inserire l’effetto speciale per mantenere alto lo share.
Controlled Revolution è un progetto che vede la partecipazione di 30 artisti internazionali, invitati ad esprimersi sul tema della rivoluzione anomica e sequenzializzata a partire dal numero 4 per creare e sovvertire le algebre lineari.
La mostra è realizzata dalla Galleria Pianissimo (Milano) in collaborazione con l’Associazione Culturale Prometeo per l’arte contemporanea (Lucca), con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Codogno e dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Lodi. E’ ospitata in oltre 750 mq. nella struttura settecentesca del Vecchio Ospedale Soave di Codogno (LO).
A - 1 53167, Gustavo Antigas, Daniele Bacci, Luca Bestini, Marc Bijl, Massimiliano Ceccherini, Cinzio, Michelangelo Consani, Jose Devila, Armida Gandini, Dario Ghibaudo, Liuba, Zak Manzi, Lola Marazuela, Paco Mesa, Miltos Michailidis, Robert Pettina, Dragana Sapanjos, Marco Saviozzi, Alejandro Vidal, Qi Kai Zhang sono gli artisti invitati.
Attraverso una narrativa composta di video, fotografie, scultura, pittura, installazioni, in particolare la realizzazione di una radio illegale che cattura i suoni dell’ambiente espositivo e li tramuta in parole, essi tradurranno il sequel di rivoluzione controllata che stanno attraversando – insieme alle moltitudini inconsapevoli che li circondano.
Il 25 ottobre suoni e musiche di Reiky+Acquaviva: ‘handmade electronic set’, tracks originali composte prevalentemente con tools, campionatori e voce.
La Galleria Pianissimo ritorna a Codogno con una collettiva di artisti internazionali dopo aver prodotto Nunc (2000), Immagini italiane (2001), Last minute (2002).
Un po’ gioco di ruolo, sospesa tra fotogenia e utopismo autentico mentre rispolvera vecchie bandiere, la rivoluzione ricostruisce e aggiorna lo schema di partita delle ultime volte. Ricordando le posizioni delle altre giocate.
Seguendo un’esigenza biologica, la storia crea degli anticorpi che si contrappongano all’equilibrio politico.
Ed è lampante la sensazione di ciclo e di eterno ritorno che accompagna questa sovversione unificata ed uniformata.
Una rivoluzione sequel, quindi, che ama ricreare amatorialmente meccanismi e scenari hollywoodiani.
Fino a poco prima, il pubblico intrattenuto da televisione e videogiochi, da parte del popolo si reinventa ora giocatore attivo.
E “spostamenti virtuali” ed “euforia da joypad” si mescolano così nelle masse creando l’illusione di una persistente azione politica.
Similmente, gli Stati occidentali si risvegliano da un lungo letargo storico, convinti di avere la mano sulla spina, e si ripropongono alle stesse telecamere con make-up già visti, ma dai colori rivisitati.
Chi fa la rivoluzione quindi, e chi la controlla?
L’ultima rivoluzione a cui abbiamo assistito è una rivoluzione disciplinata, pragmaticamente controllata e burocratica - ma sensazionale, la più sensazionale possibile.
In realtà ogni controlled revolution è splendidamente truccata e perfetta nei dettagli: i cameraman sono pronti a scegliere l’inquadratura migliore e i tecnici indicheranno dove inserire l’effetto speciale per mantenere alto lo share.
Controlled Revolution è un progetto che vede la partecipazione di 30 artisti internazionali, invitati ad esprimersi sul tema della rivoluzione anomica e sequenzializzata a partire dal numero 4 per creare e sovvertire le algebre lineari.
La mostra è realizzata dalla Galleria Pianissimo (Milano) in collaborazione con l’Associazione Culturale Prometeo per l’arte contemporanea (Lucca), con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Codogno e dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Lodi. E’ ospitata in oltre 750 mq. nella struttura settecentesca del Vecchio Ospedale Soave di Codogno (LO).
A - 1 53167, Gustavo Antigas, Daniele Bacci, Luca Bestini, Marc Bijl, Massimiliano Ceccherini, Cinzio, Michelangelo Consani, Jose Devila, Armida Gandini, Dario Ghibaudo, Liuba, Zak Manzi, Lola Marazuela, Paco Mesa, Miltos Michailidis, Robert Pettina, Dragana Sapanjos, Marco Saviozzi, Alejandro Vidal, Qi Kai Zhang sono gli artisti invitati.
Attraverso una narrativa composta di video, fotografie, scultura, pittura, installazioni, in particolare la realizzazione di una radio illegale che cattura i suoni dell’ambiente espositivo e li tramuta in parole, essi tradurranno il sequel di rivoluzione controllata che stanno attraversando – insieme alle moltitudini inconsapevoli che li circondano.
Il 25 ottobre suoni e musiche di Reiky+Acquaviva: ‘handmade electronic set’, tracks originali composte prevalentemente con tools, campionatori e voce.
La Galleria Pianissimo ritorna a Codogno con una collettiva di artisti internazionali dopo aver prodotto Nunc (2000), Immagini italiane (2001), Last minute (2002).
25
ottobre 2003
Controlled Revolution
Dal 25 ottobre al 30 novembre 2003
arte contemporanea
Location
VECCHIO OSPEDALE SOAVE
Codogno, Viale Gandolfi, 6, (Lodi)
Codogno, Viale Gandolfi, 6, (Lodi)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 15.30/19.30
Domenica 10/12 15.30/19.30
Vernissage
25 Ottobre 2003, ore 18.30