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Mario Sillani Djerrahian – Inizio e fine del paesaggio
La mostra raccoglierà una selezione delle opere recenti dell’artista che dal lontano 1969 si è contraddistinto per una ricerca analitica tesa alla sperimentazione, prima del mezzo fotografico puro ed ora dei meccanismi della visione e di percezione della realtà.
Comunicato stampa
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E? la terza mostra - dopo quella di Manuela Sedmach e Antonio Sofianopulo - che si tiene presso la Sala Leonardo sotto l?etichetta Revoltella Contemporaneo, una finestra aperta verso l?esterno per promuovere gli artisti cittadini e per fare conoscere in città la realtà esterna, nazionale e internazionale, affidata alla gestione del Museo Civico Revoltella.
La mostra raccoglierà una selezione delle opere recenti dell?artista che dal lontano 1969 si è contraddistinto per una ricerca analitica tesa alla sperimentazione, prima del mezzo fotografico puro ed ora dei meccanismi della visione e di percezione della realtà.
Così se nel ?tempo delle ultime avanguardie? aggrediva il medium fotografico bruciandolo, strappandolo, porgendolo allo specchio per scoprirne le ambiguità, ora la sua ricerca si è orientata all?analisi del paesaggio che diviene pretesto per guardare il mondo da diverse scale di grandezza: dal macro all?infinitesimale. Le sue produzioni, legate alla fotografia e alla pittura, ma anche al mondo digitale, confondono e provocano uno spaesamento. Vi si legge sia la volontà di proporre la continua analisi del reale sia la ricerca di soluzioni impossibili, per il sottile compiacimento di una caparbia volontà ad opporsi a letture stereotipate regolate dai pregiudizi dell?occhio e della mente.
I suoi ?paesaggi? oltre a proporre un rapporto incerto con il visibile diventano anche testimonianze dello spazio privato dell?artista, della sua anima, in bilico tra concessione e negazione.
La mostra raccoglierà una selezione delle opere recenti dell?artista che dal lontano 1969 si è contraddistinto per una ricerca analitica tesa alla sperimentazione, prima del mezzo fotografico puro ed ora dei meccanismi della visione e di percezione della realtà.
Così se nel ?tempo delle ultime avanguardie? aggrediva il medium fotografico bruciandolo, strappandolo, porgendolo allo specchio per scoprirne le ambiguità, ora la sua ricerca si è orientata all?analisi del paesaggio che diviene pretesto per guardare il mondo da diverse scale di grandezza: dal macro all?infinitesimale. Le sue produzioni, legate alla fotografia e alla pittura, ma anche al mondo digitale, confondono e provocano uno spaesamento. Vi si legge sia la volontà di proporre la continua analisi del reale sia la ricerca di soluzioni impossibili, per il sottile compiacimento di una caparbia volontà ad opporsi a letture stereotipate regolate dai pregiudizi dell?occhio e della mente.
I suoi ?paesaggi? oltre a proporre un rapporto incerto con il visibile diventano anche testimonianze dello spazio privato dell?artista, della sua anima, in bilico tra concessione e negazione.
31
ottobre 2003
Mario Sillani Djerrahian – Inizio e fine del paesaggio
Dal 31 ottobre al 30 novembre 2003
arte contemporanea
Location
MUSEI DI CANAL GRANDE
Trieste, Via Gioacchino Rossini, 4, (Trieste)
Trieste, Via Gioacchino Rossini, 4, (Trieste)
Orario di apertura
dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
Vernissage
31 Ottobre 2003, ore 18