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Vincenzo Arena – Dal Segno al Colore
La galleria Arte e Pensieri presenta Vincenzo Arena un maestro dell’astrazione geometrica, fondatore a Parigi nel 1968 del gruppo CO.MO. (Constructivisme et Mouvement). L’opera di Arena anche se nasce da un lungo processo di razionalizzazione del segno e dalla costruzione progettuale come nella migliore “tradizione” dei movimenti dell’arte programmata, sembra comunque prendere spunto dalla lezione di Heidegger.
Comunicato stampa
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Dopo aver vissuto a lungo tra Bruxelles, Parigi, Bordeaux, Singapore ecc. torna in Italia e nel 1981 costituisce a Roma il Gruppo Spazio Documento ricordiamo alcuni tra gli artisti fondatori: Lucia De Luciano, Giovanni Pizzo, Estuario Maldonato, Maria Lai, Attilio Pierelli ecc.
L’opera di Arena anche se nasce da un lungo processo di razionalizzazione del segno e dalla costruzione progettuale come nella migliore “tradizione” dei movimenti dell’arte programmata, sembra comunque prendere spunto dalla lezione di Heidegger, come già sottolineato da un testo di H.Van Lier, dove il nulla è interspazio che genera luoghi imprevisti e movimenti inattesi. La chiave della sua pittura sta proprio nella capacità di instaurare “un rapporto sensoriale con chi fruisce”(A.Rubini) e questo lo avvertiamo specialmente negli ultimi lavori dove il colore è indagato con armonia matematica, “ogni quadro diventa una sinfonia dove ogni tono prende un posto inatteso, ma di una logica perfetta”(M.Galerneau). Certo in un mondo dove trionfa la“logica” destrutturante delle cose, dei significati, dei sentimenti e del pensiero in senso lato delle ideologie, Arena costituisce un’anomalia mentre noi lo riteniamo un’alternativa, una comunicazione limpida e intelligente, qualcosa di autentico che si misura con la storia.
L’opera di Arena anche se nasce da un lungo processo di razionalizzazione del segno e dalla costruzione progettuale come nella migliore “tradizione” dei movimenti dell’arte programmata, sembra comunque prendere spunto dalla lezione di Heidegger, come già sottolineato da un testo di H.Van Lier, dove il nulla è interspazio che genera luoghi imprevisti e movimenti inattesi. La chiave della sua pittura sta proprio nella capacità di instaurare “un rapporto sensoriale con chi fruisce”(A.Rubini) e questo lo avvertiamo specialmente negli ultimi lavori dove il colore è indagato con armonia matematica, “ogni quadro diventa una sinfonia dove ogni tono prende un posto inatteso, ma di una logica perfetta”(M.Galerneau). Certo in un mondo dove trionfa la“logica” destrutturante delle cose, dei significati, dei sentimenti e del pensiero in senso lato delle ideologie, Arena costituisce un’anomalia mentre noi lo riteniamo un’alternativa, una comunicazione limpida e intelligente, qualcosa di autentico che si misura con la storia.
23
ottobre 2003
Vincenzo Arena – Dal Segno al Colore
Dal 23 ottobre al 06 novembre 2003
Location
GALLERIA ARTE E PENSIERI
Roma, Via Ostilia, 3A, (Roma)
Roma, Via Ostilia, 3A, (Roma)
Orario di apertura
lunedì/sabato ore 16/21
Vernissage
23 Ottobre 2003, ore 18