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Dario Ballantini – Oltre lo sguardo
Milano dedica una mostra all’opera di Dario Ballantini, l’artista meglio noto come comico trasformista della tv della sera. Fin da ragazzo la sua vena pittorica corre parallela a quella dell’imitatore che, con grande facilità, veste e smette i panni altrui, assume maschere, si fa altro da sé. Con altrettanta naturalezza, Dario stende acrilici e pastelli su grandi tavole, scompone, ricompone, avviluppa linee, forme, colori e si interroga sulla propria identità, va alla ricerca di sé. ‘La pittura ha sempre rappresentato un momento di verifica nella mia vita: su chi sono, su dove sono, per questo forse mi interessa tanto la figura umana.’ Dopo una prima fase di chiara matrice espressionista, Ballantini si confronta con il cubismo e approda, nella produzione più recente, a uno stile più libero e maturo con tracce d’avanguardia.
Nelle opere in mostra, una trentina fra medie e grandi tavole, la figura umana è ormai completamente destrutturata, ne sopravvivono pochi elementi isolati, icone del nostro ‘sentire’ questo mondo febbrile ad alta velocità: l’occhio, la mano, il piede, l’orecchio, la bocca che fluttuano nella composizione, sconnessi come sconnessa è la realtà che appare a Ballantini. Mai uguale a se stessa, sempre doppia, tripla, multiforme, disgregata. L’angoscia qui si fa metropolitana e investe la città tritatutto, della quale ricorrono deformati i simboli più amati e odiati, sconfessati e mai abbandonati: ciminiere, corsie autostradali, case, involucri senz’anima che sopravvivono al mutare continuo della vita. È la città del disincanto, frenetica, allucinata, ipertecnologica su cui incombe un occhio spettrale. Ognuno, se vorrà, potrà trovare nel vortice di queste opere una possibile via di fuga, nel fiore, nel fumo che sembra un raggio di sole, nella ciminiera da cui escono le note di un sax, ma sarà sempre solo una faccia della medaglia.
Dario Ballantini – Oltre lo sguardo
Milano, Via Sansovino, 5, (Milano)